L’ANGOLO DELLA COMPLIANCE
Autore: Enzo Furgiuele
ASSINEWS 375 – Giugno 2025
24 gennaio 2012: il decreto legge n°1 decretò la fine del contrassegno cartaceo che certificava la vigenza di una assicurazione RCA. Un sospiro di sollievo si levò dalle imprese di assicurazione e dagli intermediari. Un adempimento in meno e costi tipografici risparmiati. Finalmente.
La prova dell’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli sarebbe stata fornita esclusivamente mediante l’accesso telematico ai dati relativi alla copertura assicurativa comunicati dalle imprese assicuratrici ad un data-base da organizzare appositamente.
Il Ministero dei Trasporti, insieme all’IVASS, adottò successivamente i provvedimenti attuativi e i chiarimenti operativi per l’accesso e l’utilizzo, da parte degli utenti e delle forze dell’ordine, del sistema informativo centralizzato della banca dati del Ministero stesso.
L’entrata in vigore effettiva della nuova norma risale però al 18 ottobre 2015.
Da quella data, in base al decreto del Mise (Ministero dello sviluppo economico, ora rinominato Ministero delle Imprese del made in Italy) non è più obbligatorio esporre sul parabrezza il contrassegno.
Senonché, dal 2015 fino ad oggi (sono passati ben dieci anni) è rimasto in vigore il Regolamento Isvap n° 13 del 2008, che prevedeva in origine le regole istitutive del contrassegno, della sua esposizione sul parabrezza del veicolo, del certificato di assicurazione e della modalità di rilascio di questi documenti insieme ai moduli di denuncia di sinistro.

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