Il panorama geopolitico in rapida evoluzione sta creando nuovi rischi e nuove sfide per un settore marittimo già alle prese con la transizione energetica e l’eredità della pandemia Covid-19, secondo la Safety and Shipping Review di Allianz Commercial.

Il settore si trova ad affrontare un ambiente operativo sempre più volatile e complesso, caratterizzato da attacchi contro il trasporto marittimo, fermi di navi, sanzioni, nonché dalle conseguenze di incidenti che hanno danneggiato cavi sottomarini critici. Inoltre, l’effetto a catena del crescente protezionismo e delle tariffe doganali minaccia di rimodellare le catene di approvvigionamento e di scuotere le relazioni commerciali consolidate.

Dato che il 90% del commercio internazionale è trasportato attraverso gli oceani, questi sviluppi sono preoccupanti, soprattutto perché il settore continua a vedere il potenziale di grandi sinistri dovuti a rischi tradizionali come incendi, collisioni e incagli, che sono ancora i principali responsabili delle perdite totali delle grandi navi.

Tuttavia, ci sono anche buone notizie. Negli ultimi anni l’industria navale ha compiuto notevoli miglioramenti in materia di sicurezza marittima. Negli anni ’90 la flotta mondiale perdeva oltre 200 navi all’anno. Questo totale si è dimezzato 10 anni fa e ora è sceso al minimo storico di 27 alla fine del 2024 (da 35 nel 2023).

Il conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina e la crescente flotta ombra portano incertezza e sfide La Cina è stata il principale bersaglio delle misure protezionistiche dell’amministrazione statunitense, con tariffe che hanno raggiunto il 145%, prima che entrambi i Paesi concordassero di ridurle per 90 giorni. Gli sviluppi hanno avuto un impatto significativo sul commercio marittimo globale, con circa il 18% di esso soggetto a dazi a metà aprile 2025, rispetto al 4% di inizio marzo, e un drastico calo delle spedizioni registrato subito dopo gli annunci del “Giorno della Liberazione”.

Mentre il futuro delle politiche commerciali statunitensi rimane incerto, un altro fenomeno sta rappresentando una sfida crescente per le industrie marittime e assicurative: la flotta ombra. Dall’inizio della guerra in Ucraina, le dimensioni della flotta ombra sono cresciute in modo significativo. Oggi si ritiene che circa il 17% della flotta mondiale di navi cisterna appartenga alla flotta ombra: le stime indicano che ci sono quasi 600 navi cisterna che commerciano solo petrolio russo. Le navi della flotta ombra sono state coinvolte in decine di incidenti in tutto il mondo, tra cui incendi, collisioni e fuoriuscite di petrolio.

Con la continua volatilità geopolitica in Medio Oriente, molti operatori navali hanno deviato le navi intorno al Capo di Buona Speranza, aggiungendo tempo e costi ai transiti tra Asia ed Europa. Ad esempio, questa deviazione aggiunge circa 1 milione di dollari di costi e almeno 10 giorni a un transito tipico tra la Cina e l’Europa. Secondo le stime, a settembre 2024 i volumi di carico nello stretto erano diminuiti di due terzi, e il dirottamento sarebbe costato all’economia globale circa 200 miliardi di dollari in quell’anno. Anche la qualità e la sicurezza delle navi potrebbero risentire di questo spostamento.

Nel 2024 sono state registrate sette perdite totali per tutti i tipi di imbarcazioni, lo stesso numero dell’anno precedente. Il numero complessivo di incidenti è aumentato rispetto all’anno precedente, raggiungendo il massimo del decennio di 250, sempre per tutti i tipi di nave. Circa il 30% di questi incendi si è verificato su navi portacontainer, cargo o roll-on roll-off (ro-ros) (69).

Nell’ultimo decennio, più di 100 perdite totali di navi sono state causate da incendi. Sono in corso sforzi per mitigare questi rischi, con modifiche normative e progressi tecnologici volti a risolvere il problema del carico dichiarato in modo errato, uno dei principali responsabili di questi incendi. Si tratta di un aspetto critico, poiché l’elettrificazione dell’economia globale pone ulteriori sfide, dato il numero crescente di batterie agli ioni di litio e di sistemi di accumulo di energia a batteria trasportati.