Secondo il Global Insurance Report 2024 di Allianz, il settore assicurativo globale è cresciuto del 7,5% nel 2023, registrando la crescita più rapida dal 2006. Complessivamente, gli assicuratori di tutto il mondo hanno raccolto premi per 6,2 miliardi di euro, di cui 2,62 miliardi nei rami vita, 2,15 mld nel comparto P&C e 1,42 miliardi nel malattia.

Negli ultimi tre anni, la raccolta premi globale è aumentata di 1,1 miliardi di euro, pari al 21,5%. Tuttavia, questo robusto sviluppo va contestualizzato considerando l’elevata inflazione. In termini reali, quindi, il quadro si ridimensiona decisamente: in realtà i premi reali hanno quasi ristagnato, crescendo solo dello 0,7% dal 2020.

A differenza del 2022, quando l’aumento dei premi globali è stato trainato principalmente dal segmento P&C, nel 2023 la crescita è stata più equilibrata. Tutti e tre i segmenti hanno registrato aumenti piuttosto simili, con il ramo vita all’8,4%, il ramo P&C al 7,0% e il ramo malattia al 6,6%. La ripresa del segmento vita – che nel 2022 è cresciuto solo del 3,1% – è trainata soprattutto dall’Asia (+14,9%), il più grande mercato mondiale del ramo vita, con una quota di mercato globale del 39,0%. Nel settore P&C, il Nord America (+7,1%) rimane di gran lunga il mercato più grande (quota di mercato globale: 54,2%).

Mentre in molti altri settori i mercati tradizionali stanno perdendo importanza rispetto ai nuovi mercati emergenti, il settore assicurativo mondiale è ancora dominato dagli Stati Uniti. Anzi, nell’ultimo decennio il mercato assicurativo statunitense ha addirittura aumentato la propria quota di mercato globale, passando dal già impressionante 41,3% all’enorme 44,2%. Tuttavia, altri mercati maturi come l’Europa occidentale (-6,7 punti percentuali) e il Giappone (-2,8 punti percentuali) si sono sviluppati più o meno come previsto, perdendo quote di mercato, in primo luogo a vantaggio della Cina, che ha potuto quasi raddoppiare la sua quota globale, raggiungendo il 10,6%.

L’Italia ha assistito a un incremento dei premi nei rami Danni del 7,4%, mentre i rami vita sono in calo. Tuttavia per Allianz le prospettive sul Paese sono positive: la ripresa nel prossimo decennio porterà a una crescita annua media dei premi totali del 4,5% in Italia, a fronte del 5,5% previsto a livello globale.

Assicurabilità al centro dell’attenzione

Con l’aumento dei rischi in tutto il mondo, i limiti dell’assicurabilità sono al centro dell’attenzione. Misure preventive, nuove tecnologie e partnership intelligenti possono spostare i limiti dell’assicurabilità, ma non possono eliminarli. L’inassicurabilità va rispettata. La finzione dell’assicurabilità – attraverso prezzi artificialmente bassi e non adeguati al rischio – porta a un’eccessiva esposizione al rischio e a sinistri sempre più elevati.

I compromessi tra accessibilità economica e assicurabilità – o, più in generale, tra il nostro stile di vita attuale e quello sostenibile – possono ancora essere risolti; ma i compromessi necessari non saranno indolori o privi di costi.

Colmare il gap

Nel prossimo decennio, Allianz prevede che il mercato assicurativo globale crescerà a un tasso annuo del 5,5%, ossia esattamente allo stesso ritmo del PIL mondiale; nei decenni precedenti, la crescita assicurativa è stata inferiore a quella economica. I pesi dei tre segmenti si sposteranno. Il segmento P&C crescerà del 4,7% all’anno, dopo il 5,0% annuo dei dieci anni precedenti, poiché gli aumenti dei prezzi legati all’inflazione si attenueranno. Anche il segmento salute dovrebbe crescere un po’ più lentamente, ma con un incremento del 7,3% annuo. Il segmento vita, invece, potrebbe crescere del 5,1% annuo (dal 3,5% annuo), beneficiando dell’aumento dei tassi di interesse. Complessivamente, il monte premi globale è destinato ad aumentare di quasi 5 miliardi di euro.

La maggior parte di questa crescita riguarderà il segmento vita (1,887 miliardi di euro), con l’Asia (escluso il Giappone) che rimarrà il motore di crescita del business vita globale (+7,3% annuo). La regione dovrebbe rappresentare la metà della crescita assoluta dei premi (928 miliardi di euro), più del Nord America (377 miliardi di euro) e dell’Europa (323 miliardi di euro) messi insieme. Mentre la Cina (+7,7% annuo) continuerà a dominare la regione in termini assoluti, il vero campione di crescita nel prossimo decennio sarà probabilmente l’India (+13,6% annuo).

Nel segmento P&C, i premi aggiuntivi ammonteranno a 1.427 miliardi di euro entro il 2034. Nonostante la crescita decisamente più elevata in Asia (Giappone escluso: 7,1% annuo) rispetto al Nord America (3,8% annuo), in termini assoluti sarà quest’ultima regione a dominare: 584 miliardi di euro di premi aggiuntivi in Nord America contro 376 miliardi di euro in Asia (senza Giappone) e 184 miliardi di euro in Europa occidentale.

Nonostante le buone prospettive, secondo Allianz la sfida più grande per il settore è difendere la propria rilevanza da uno Stato sempre più invadente. La crescente polarizzazione e la disuguaglianza minacciano di minare il tessuto sociale. Come affrontare queste sfide, mantenendo la propria rilevanza sociale come forza di uguaglianza e unità, è il compito centrale del settore assicurativo nei prossimi anni.

L’Intelligenza Artificiale (IA) è destinata a sconvolgere le industrie a livelli fondamentali, dal modello di business alla catena del valore. Tuttavia, pochi settori si appoggiano sulle fondamenta dell’IA – i dati – in modo così profondo come il settore assicurativo, rendendo la padronanza dell’IA un fattore chiave di differenziazione competitiva. L’adozione dell’IA generativa ha un forte potenziale per il risparmio dei costi e l’aumento dell’efficienza, ma non è comunque un dispositivo magico che risolve tutti i problemi. Ha un potenziale significativo per contribuire a ridurre le lacune di protezione, migliorando la disponibilità, l’economicità e l’accessibilità delle assicurazioni grazie a una maggiore personalizzazione e a una migliore efficienza dei costi.