Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Piazza Affari torna ad accendere i riflettori su quella che una volta era la «galassia del Nord» ovvero i titoli di Mediobanca e Assicurazioni Generali il cui 13,1% rappresenta la principale partecipazione della merchant bank milanese. Le azioni sono finite sotto la lente degli investitori dopo che la scorsa settimana dal gruppo Caltagirone hanno confermato che l’imprenditore romano è salito al 9,9% del capitale di Piazzetta Cuccia. La mossa è da leggersi come una continuazione del pressing del costruttore-editore -che del Leone è grande azionista con il 6,23%- sul cambio di governance a Trieste, obiettivo di lungo periodo che potrebbe passare prima per un azzeramento dell’attuale board di Mediobanca che a ottobre deve rinnovare il mandato.
Mediobanca si avvia a tornare al centro delle cronache. Il prossimo 24 maggio – una data storica – presenterà il nuovo piano industriale, come è stato ricordato il 3 maggio su queste colonne segnalando la «salita» della partecipazione del gruppo Caltagirone al 9,9%. Prima, l’11 prossimo, si conoscerà la semestrale. In quella occasione aleggeranno le previsioni su ciò che potrà accadere il 28 ottobre, ulteriore riferimento storico, quando, con l’assemblea annuale, si dovrà procedere all’elezione per il rinnovo degli organi deliberativi e di controllo.
La Commissione Ue mette da parte le proposte sul divieto di inducement, ovvero sulle commissioni che vengono retrocesse dai produttori di uno strumento finanziario (per esempio i fondi) ai distributori che fanno anche la consulenza (come le banche). La volontà di Bruxelles di introdurre lo stop è stata criticata dai maggiori Stati Ue (in primis dalla Germania) e da banche, assicurazioni e fondi. Così la Commissione è stata obbligata a fare un passo indietro nell’ambito della cosiddetta Retail Investment Strategy, che dovrà essere discussa ora da Parlamento e Consiglio Ue. Secondo le bozze consultate da MF-Milano Finanza, Bruxelles ritiene ancora che un divieto pieno di inducement sia «la misura più efficace» per ridurre i possibili conflitti di interesse, ma «comporterebbe impatti significativi sugli attuali sistemi di distribuzione, con conseguenze difficili da prevedere». Perciò la Commissione ha proposto un approccio in due fasi.
Italia bocciata negli investimenti in insurtech. Secondo l’indice elaborato per il terzo anno consecutivo dal Politecnico di Milano e dall’Italian Insurtech Association (IIA), che monitora lo stato di avanzamento degli investimenti in innovazione tecnologica del settore assicurativo, il Paese non è riuscito a raggiungere la sufficienza. Con 450 milioni di euro investiti complessivamente nel 2022, comunque in crescita rispetto ai 280 milioni del 2021, l’Italia è riuscita infatti a ottenere un punteggio dell’Insurtech Investment Index 2023 pari ad appena 14 su 30. Più in basso dello scorso anno, quando prendendo a riferimento i dati del 2021 l’Italia aveva ottenuto dal Politecnico una valutazione di 20/30, e inferiore anche rispetto al primo anno di rilevazione, quando l’insuterch italiano aveva portato a casa la sufficienza con un voto di 18/30.
Niente vendita, almeno per ora. Tecnocasa sceglie di rilanciare la controllata assicurativa, Cf Assicurazioni, con un nuovo vertice che punterà ad aumentare le sinergie con il gruppo specializzato nell’intermediazione immobiliare. Poi, per le cessione si vedrà, magari con un Cf Assicurazioni nel frattempo cresciuta e con condizioni di mercato migliori di quelle attuali che non consentirebbero di valorizzare al meglio la compagnia. Secondo quanto risulta a milanofinanza.it, a insediarsi nei giorni scorsi, rispettivamente come presidente e come direttore generale di Cf Assicurazioni, che a sua volta controlla la compagnia vita, Cf Life, sono stati Biagio Massi e Germano Donadio, che hanno preso il posto di Giovan Battista Mazzucchelli e di Mauro Rocchi. Massi, è stato in passato direttore generale di Italiana Assicurazioni (gruppo Reale Mutua), oltre che amministratore delegato di Cba Vita (gruppo Banca Sella) e presidente di Amissima Assicurazioni. Mentre Donadio, il cui ultimo incarico è stato di amministratore delegato di Sella Broker, la società di brokeraggio del gruppo bancario di Biella, prima ancora è stato direttore generale e vice ceo della compagnia Cba Vita.

Per il prossimo anno scolastico e il prossimo anno accademico, tutte le attività di insegnamento-apprendimento nell’ambito del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore saranno coperte dalla assicurazione obbligatoria dell’Inail. Lo prevede l’articolo 18 del decreto legge 4 maggio 2023, n. 48, il cosiddetto decreto lavoro. Questa norma, seppur al momento solo sperimentale, «allo scopo di valutare l’impatto dell’estensione della tutela assicurativa», disciplina e estende quindi a tutti quanto fino a oggi riconosciuto da alcune sentenze, ovvero che non solo le attività laboratoriali devono essere coperte con l’assicurazione, ma anche il cosiddetto «rischio in aula» e includendo senza esclusione alcuna anche gli studenti.
Entro il 30 giugno 2023 gli allevatori italiani che hanno sottoscritto polizze agevolate per la copertura del rischio di perdite economiche dovuta a epizoozie e a mancata produzione di latte e miele per fenomeni di tipo climatico, relativo all’annualità 2021 e 2022, devono provvedere alla informatizzazione delle polizze. Ed entro il 31 dicembre successivo devono presentare la domanda di sostegno all’Agea. Lo stabilisce uno dei provvedimenti varati nei giorni scorsi dal ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare che intervengono sull’applicazione degli strumenti di gestione del rischio in agricoltura ed in zootecnia.