Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Sono le banche e i consulenti finanziari le principali vittime della fuga dalle polizze vita che si sta registrando da inizio anno, mentre le reti degli agenti tentano di parare il colpo. Il dato emerge dall’ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato da Banca d’Italia, che include il settore assicurativo. «La flessione è stata guidata dall’incremento dei requisiti patrimoniali, riconducibile all’aumentata esposizione ai rischi di tasso d’interesse e di estinzione anticipata dei contratti vita», spiegano da Banca d’Italia, aggiungendo che i riscatti hanno accelerato nella prima parte del 2023. I dati di Bankitalia aggiornati a fine marzo mostrano che i riscatti nel terzo mese dell’anno hanno accelerato, in particolare per le compagnie che distribuiscono le polizze tramite banche e consulenti finanziari. Lo studio sulla stabilità finanziaria evidenzia in particolare che il rapporto tra riscatti e premi a fine marzo aveva raggiunto l’83% rispetto al 53% di marzo dello scorso anno e il fenomeno è particolarmente evidente tra gli sportelli bancari e tra i consulenti finanziari, dove il rapporto a fine marzo era schizzato al 119%. In pratica nelle filiali e tra le reti di consulenti le chiusure anticipate dei contratti Vita hanno abbondantemente superato i premi, mentre le agenzie di assicurazioni e le Poste tengono con un rapporto di circa al 50%.
Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Xoldy, l’istituto di pagamento specializzato nel settore assicurativo, sarebbe già stato autorizzato da Banca d’Italia. A lanciarlo è Sermetra Holding, società che fornisce servizi a oltre 6.000 operatori professionali tra agenzie di pratiche auto, autoscuole, centri di revisione e intermediari assicurativi. L’intenzione è fare sinergie considerando che nel corso degli ultimi tre anni il gruppo Sermetra ha generato 35 milioni di pagamenti per un controvalore di oltre 3 miliardi di euro, affidandoli finora a un operatore esterno.
Cresce ad aprile, per il nono mese consecutivo, il mercato dell’auto in Italia, segnando un incremento del 29,2% del numero di immatricolazioni e recuperando un terzo dei volumi rispetto al 2022. Nei primi quattro mesi dell’anno l’incremento è stato invece del 26,9% sullo stesso periodo del 2022, anno però particolarmente negativo per le quattro ruote in Italia e in Europa, a causa delle difficoltà legate alla carenza di componenti. Le auto elettriche hanno una quota del 3,2% nel mese e del 3,7% nei primi quattro mesi, mentre le vendite crescono del 31,3% in aprile e del 42% nel cumulato. Guardando alle singole case produttrici, sempre in Italia Stellantis ha chiuso il mese di aprile con immatricolazioni in crescita del 23,4% a 42.791 unità, pari a una quota di mercato del 34,1% rispetto al 35,6% dello stesse mese ma dell’anno scorso. Nei primi quattro mesi, le immatricolazioni hanno raggiunto quota 186.918 (+17,7%) pari al 33,9% (36,4%) del mercato. Fiat invece ha registrato il 15%, con una crescita delle immatricolazioni del 5,1% ad aprile, un aumento più basso rispetto all’andamento generale del mercato. Sempre ad aprile Peugeot ha sfiorato il raddoppio dei volumi, mentre Jeep ha evidenziato un +45,7%. Volkswagen ha registrato invece una crescita delle immatricolazioni del 37,1% e del 40% da inizio 2023, mentre Tesla è passata dalle 27 immatricolazioni del 2022 alle 740 di aprile 2023.
Oggi i longevi attivi vengono trattati come giovani-vecchi. Basta guardarsi intorno per vedere le centinaia di migliaia di artigiani, commercianti, professionisti di oltre 80/85 anni che continuano regolarmente la propria attività. Non sono interessati alle crociere, alle spa e ad altri momenti di relax, ma molto più interessati a essere aggiornati. È indispensabile iniziare a pianificare i 30 e probabilmente anche più anni che vanno dalla quiescenza ordinaria in poi, innanzi tutto dal punto di vista patrimoniale, per poi programmare serenamente tutto il resto. Negli Usa la pianificazione finanziaria è finalizzata ai 100 anni, in Italia ai 65; bisogna capire come cambiare la pianificazione.

Il gruppo Bcc Iccrea ha chiuso il 2022 con una crescita della produzione complessiva nel comparto ramo danni del 17% su base annua, avvicinandosi a 200 milioni di euro di premi realizzati e confermandosi tra i primi cinque operatori del mercato della bancassicurazione in Italia. Un risultato cui ha contribuito per il 37% la produzione delle Bcc sui prodotti protection delle due compagnie partner Bcc assicurazioni e Bcc vita. Un ulteriore impulso alla nuova produzione danni si è avuta grazie ai prodotti Cpi e Rami elementari, che hanno visto una crescita del 25%. Intanto il cda ha confermato alla presidenza Amedeo Manzo.

corsera

Fiumi esondati, frane, strade chiuse, decine di famiglie evacuate: in Emilia-Romagna il maltempo con la pioggia caduta per 24 ore ha causato diversi problemi. Ieri sera la Regione ha attivato h24 il Centro operativo per far fronte a un evento definito «di portata rilevante». Peraltro le previsioni parlano di una persistenza di precipitazioni sul settore centro-orientale della regione. Tra gli osservati speciali, il torrente Sillaro, affluente del Reno, che nel pomeriggio ha visto la formazione di una breccia. Solo nella zona compresa tra i comuni di Massa Lombarda e Conselice (Ravenna) e Imola circa 35 famiglie sono state sfollate. I residenti nel raggio di tre chilometri dal punto di rottura dell’argine. A Reggio Emilia, intanto, i vigili del fuoco sono intervenuti per trarre in salvo un uomo che si era rifugiato sul tetto della propria auto. La Regione ha invitato i suoi cittadini alla massima prudenza. Predisposto un centro di accoglienza. L’emergenza maltempo, però, non risparmia nemmeno il Sud Italia: sul Messinese, nella giornata di ieri, si sono abbattute piogge torrenziali, creando diverse criticità.


Handelsblatt

 

Munich Re ha iniziato l’anno con un utile sorprendentemente alto. Nei mesi da gennaio a marzo ha registrato un risultato netto dell’1,3%. Lo ha annunciato il gruppo quotato al DAX venerdì pomeriggio. La stima di consenso di undici analisti era significativamente più bassa, pari a 1,01 miliardi di euro. Il titolo ha reagito con mezzo punto percentuale a 338,40 euro. Il prezzo dell’azione è quindi a breve distanza dal suo massimo di 52 settimane di 339,50 euro. Il buon andamento dei primi tre mesi è stato evidente in tutti i segmenti di attività. Nel segmento più grande, la riassicurazione danni/infortuni, il Gruppo non ha ancora registrato un utile preciso.