NELLE RACCOMANDAZIONI UE ALL’ITALIA UNA VALUTAZIONE DELLA MISURA A SOSTEGNO DELL’EDILIZIA
di Matteo Rizzi
L’Europa approva il superbonus e spinge per ampliarlo alle imprese. All’interno delle raccomandazioni primaverili della commissione europea, Bruxelles spinge sugli investimenti agli edifici green nell’ambito del Programma nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’Italia ad oggi «ha raggiunto il traguardo dell’entrata in vigore del superbonus», ma secondo l’esecutivo europeo, «eventuali nuovi schemi di finanziamento per la ristrutturazione energetica degli edifici dovranno essere adeguatamente mirati a ristrutturazioni energetiche più profonde, a migliorare gli edifici con le peggiori prestazioni e ad aiutare le famiglie a basso reddito». La commissione sostiene che c’è anche «spazio per includere misure di efficienza energetica più incisive nelle imprese, in particolare nell’industria».

Attualmente, «la strategia di efficienza energetica per il settore edilizio si basa per lo più su misure temporanee» e, secondo Bruxelles, dovrebbe essere quindi «integrata da una strategia a medio e lungo termine». C’è quindi spazio «per accelerare i progressi verso gli obiettivi 2030 sull’efficienza energetica». L’ambizione dell’Italia di migliorare le prestazioni energetiche del proprio patrimonio edilizio (attraverso i 13,95 miliardi di euro destinati all’efficienza energetica e alla ristrutturazione sismica di 32 milioni di metri quadrati di abitazioni) «dovrebbe essere calibrata in modo da estendersi oltre l’arco temporale dello schema superbonus e dei finanziamenti nell’ambito del Pnrr» scrive Bruxelles. La commissione parala anche di ulteriori benefici, oltre quelli ambientali. L’attuazione degli investimenti del Pnrr nell’efficienza energetica e nelle ristrutturazioni edilizie “potrebbe avere un impatto positivo sulla ripresa del settore delle costruzioni, che è stato uno dei principali responsabili del picco di crediti deteriorati (Npl) raggiunto dopo la grande recessione.Mario Turco (M5S) direziona verso il governo gli annunci arrivati da Bruxelles. «Il Superbonus è citato per ben tre volte all’interno delle Raccomandazioni europee all’Italia, sempre positivamente e con esplicita richiesta di rendere l’agevolazione strutturale ed estenderla al mondo delle imprese per finanziare investimenti in risparmio energetico ed energia rinnovabile». Inoltre continua Turco, «c’è anche spazio per includere misure di efficienza energetica più forti per le imprese, in particolare nell’industria. Quest’ultimo passaggio, in particolare, legittima», sottolinea Turco, «la nostra proposta di un “Superbonus energia imprese”, avanzata più di un anno fa per estendere l’agevolazione, e il meccanismo della cessione dei crediti d’imposta, agli investimenti verdi delle imprese, per esempio quelli previsti nel nostro piano Transizione 4.0».Il Pnrr finanzierà 191,5 miliardi di euro di investimenti in Italia fino al 2026. Il piano dell’Italia comprende 190 misure, con 132 investimenti e 58 riforme. L’Italia è, in termini assoluti, il maggior beneficiario del Pnrr e uno dei quattro stati membri ad aver richiesto prestiti. Il piano darà impulso agli investimenti pubblici per sostenere la transizione verde e digitale dell’Italia: prevede investimenti nell’efficienza energetica degli edifici residenziali e pubblici (15,3 miliardi di euro), nella mobilità sostenibile (34 miliardi di euro) e nelle energie rinnovabili, nell’economia circolare e nel miglioramento della gestione dei rifiuti e delle acque (11,2 miliardi di euro). Il programma prevede inoltre investimenti per 13,4 miliardi di euro per la digitalizzazione delle imprese, 6,7 miliardi di euro per il 5G e la banda larga e 6 miliardi di euro per la digitalizzazione della pubblica amministrazione.
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