Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Sono ancora le polizze a giocare un ruolo da protagoniste nei conti di Poste Italiane. Nella trimestrale presentata ieri emerge che dai servizi assicurativi è arrivato un risultato operativo di 329 milioni (+14%), che rappresenta quasi la metà del risultato complessivo ottenuto dall’intero gruppo, pari a 694 milioni (+11,8%), che ha fruttato un utile netto di 495 milioni (+10,6%). Del resto la raccolta netta del comparto assicurativo Vita è aumentata nei tre mesi a 2,6 miliardi, con una crescita del 32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anni e pure quella Danni è salita dell’11,7%, a 39 milioni.
Diversificazione, mercati privati, rapporto con le reti. Sullo sfondo, sempre presente, l’investimento come arma anti-inflazione presentato dal presidente di Assogestioni, Carlo Trabattoni, come la stella polare che dovrà muovere l’industria nei prossimi mesi. Dal Salone del Risparmio di Milano, arrivato ieri ai titoli di coda, è emersa la necessità forte di contrastare la paura di investire, che riguarda, stando ai dati Assogestioni-Censis, più di un italiano su due. «Il paradosso», ha spiegato a MF-Milano Finanza Fabio Galli, direttore generale dell’associazione di categoria del risparmio gestito, «è che spesso si percepisce il rischio dell’agire e non quello dello stare fermi: nel contesto attuale il vero rischio per i risparmiatori è proprio la liquidità».
Bper è pronta a completare l’acquisizione di Carige. Entro i prossimi 20 giorni Modena dovrebbe incassare la luce verde di Bce, Bankitalia e Antitrust all’operazione che di fatto porrà un nuovo tassello a quel terzo polo che sta prendendo forma grazie all’attenta opera di regia del ceo Piero Montani e del numero uno di Unipol, Carlo Cimbri.
Torna il clima di tensione nel consiglio di Generali tra Francesco Gaetano Caltagirone e il ceo Philippe Donnet. Al board di ieri, terminato a tarda serata, che aveva all’ordine del giorno la creazione dei comitati interni e la nomina dei loro componenti si è consumata la prima rottura dopo il rinnovo del board.
È arrivato il momento Soros per le criptovalute. Quello che sta accadendo in questi giorni ricorda lo storico 16 settembre 1992, quando lira e sterlina furono costrette a uscire dallo Sme, il Sistema monetario europeo a seguito dell’attacco speculativo del fondo Quantum di George Soros. Oggi non si tratta di spingere la lira oltre la fascia di oscillazione consentita dallo Sme, bensì di spezzare il rapporto di parità col dollaro delle stablecoin, ormai diventate l’architrave di tutto il sistema delle criptovalute.
Meno di un mese fa sulle pagine di MF-Milano Finanza il direttore dell’Autorità per la cybersicurezza nazionale Roberto Baldoni aveva messo in guardia sull’impennata degli attacchi hacker contro i siti web italiani in seguito allo scoppio del conflitto in Ucraina. L’ennesima conferma si è avuta mercoledì 11 con l’offensiva Ddos (distributed denial of service) nei confronti dei portali, tra gli altri, del Senato e del ministero della Difesa, rivendicata dal collettivo russo Killnet.
  • Azimut punta a 6-8 miliardi di raccolta sui 12 mesi
Azimut ha chiuso il primo trimestre con un utile di 95,53 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 96,8 milioni del 2021. In forte miglioramento invece il risultato operativo, che è salito da 113,99 milioni a 135,3 milioni. Ad aumentare nel periodo sono stati anche i ricavi consolidati della società di gestione, che sono saliti da 273,5 a 327,2 milioni. Le commissioni ricorrenti sono cresciute del 18% a 257 milioni, la raccolta netta a fine aprile è stata di 1,9 miliardi, dato che porta il patrimonio complessivo a 83,8 miliardi, il 15% in più rispetto ad aprile 2021. La cassa netta migliora nel trimestre da 408,5 a 508,4 milioni e non include il dividendo in pagamento il 25 maggio.Sulla base dei risultati ottenuti nei tre mesi, il presidente di Azimut, Pietro Giuliani, ha parlato di risultati «solidi» guidati «da flussi resistenti e dalla crescita delle commissioni ricorrenti». «Restiamo determinati a raggiungere i nostri obiettivi di 6-8 miliardi di euro di raccolta netta e di almeno 400 milioni di euro di utile netto per l’esercizio 2022 in condizioni di mercato normali», ha aggiunto.

Più di 188 mila nuove partite Iva aperte nei primi tre mesi dell’anno. Alla guida il settore delle professioni. Così nel primo trimestre del 2022 si conferma il trend del 2021, con lo 0,2% di nuove aperture rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A dirlo sono i nuovi dati dell’osservatorio sulle partite Iva per gennaio, febbraio e marzo 2022, pubblicati ieri dal dipartimento delle finanze del Mef.
  • Allianz, lavoro agile premiato
Il progetto Smart Working di Allianz, è stato riconosciuto per il secondo anno consecutivo dall’ente Top Employers Institute, come best practice. «Lo smart working in Allianz rappresenta una scelta strategica importante che abbiamo fatto già partire dal 2017 per incoraggiare la produttività attraverso la promozione di un maggior livello di benessere tra i dipendenti, supportandoli nel bilanciare la loro vita personale e professionale», ha dichiarato Letizia Barbi, direttore delle risorse umane di Allianz.  Il progetto di lavoro agile del gruppo e altre 8 best practice sono descritte nel Top Employers Italia eBook 2022, che oltre a mostrare le tendenze dei prossimi anni, suggerisce strategie da adottare per migliorare l’ambiente di lavoro.

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  • Generali, consiglio ad alta tensione. Prima spaccatura sui comitati
Primo test sulla governance in Generali il cui consiglio, presieduto da Andrea Sironi, ha deciso a maggioranza la nomina di cinque comitati endoconsiliari, punto d’arrivo dell’architettura societaria. Sembrava che si potesse trovare subito un punto di equilibrio con i rappresentanti delle minoranze nell’ambito di un’architettura pienamente condivisa per il Leone. Ma così non è stato. Bisognerà forse aspettare ancora per la soluzione definitiva, visto che l’intesa si è bloccata al primo scoglio. Cioè quando è stata proposta l’eliminazione del Comitato per le operazioni strategiche, l’organismo che nella precedente edizione vedeva Clemente Rebecchini, Francesco Gaetano Caltagirone, Romolo Bardin e Lorenzo Pellicioli, con il ceo Philippe Donnet presidente. Su questo punto sembrerebbe essersi consumata la rottura con Francesco Gaetano Caltagirone, Marina Brogi e Flavio Cattaneo che vedevano in questo Comitato anche un modo per portare il contributo anche degli azionisti al dibattito. Visto che Caltagirone in Generali ha investito circa 3 miliardi per salire al 9,95%. Al pari di Leonardo del Vecchio.
  • Incidenti sul lavoro: 3 morti e 2 feriti in un giorno
tre persone hanno perso la vita nelle ultime ventiquattro ore nel nostro Paese mentre lavoravano, facendo salire il bilancio dal 1° gennaio a ieri a 238 vittime, poco meno di due decessi ogni giorno. Non ce l’ha fatta l’operaio caduto l’altro ieri nel vuoto durante un sopralluogo presso la piscina comunale di Secondigliano a Napoli. Walter Carbone, 48 anni, è deceduto ieri verso le 12. Nel Bresciano, a Bedizzole, c’è stato un altro grave incidente: l’operaio, Marcello Fusi, di 38 anni, è deceduto intorno alle 11.30 in un’azienda agricola. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato tra una piattaforma e delle travi. Nel Potentino un 90enne è rimasto travolto, per cause in fase di accertamento, dal trattore su cui stava lavorando in un terreno di sua proprietà. Il fatto è accaduto nel pomeriggio ad Atella. In mattinata, nel Milanese, due persone erano rimaste ferite in modo grave in altri due incidenti sul lavoro: un muratore 42enne è caduto su un tondino di ferro e si è procurato una ferita profonda dall’addome alla schiena, mentre un operaio di 45 anni è rimasto schiacciato sotto un macchinario di oltre 300 chili in un’azienda di Caleppio di Settala.

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  • La pace di Generali può attendere Rottura sui comitati
Il cda di ieri pomeriggio, secondo del nuovo mandato aperto dall’assemblea del 29 aprile che votò la lista del cda uscente, contrariamente alle aspettative non ha inserito i tre consiglieri della lista di minoranza presentata da Francesco Gaetano Caltagirone nei comitati interni sui singoli temi. Ed è accaduto per lo strappo dell’imprenditore romano, che con i suoi ha rifiutato di parteciparvi a causa della proposta del cda di abolire il vecchio Comitato operazioni strategiche. «I consiglieri Marina Brogi, Francesco Gaetano Caltagirone e Flavio Cattaneo hanno rinunciato, allo stato, a far parte dei Comitati – si legge in una nota di Generali – , richiedendo la creazione di un Comitato sull’esame preventivo di operazioni strategiche che, nella proposta presentata, sarebbero state esaminate direttamente dal plenum del cda». Per trovare una quadra, il cda «ha incaricato il Comitato nomine e governance di predisporre una proposta in merito, alla luce del benchmark di mercato».
  • Polizze e pagamenti, i servizi spingono Poste
Un trimestre che è «il caposaldo di un 2022 di successo». Così l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha commentato l’aumento dei ricavi a 2,97 miliardi (+1,4%) nei primi 3 mesi dell’anno che hanno portato 495 milioni di utili (+10,6%). «Dal 2020 abbiamo conseguito una performance costante e in miglioramento — ha detto Del Fante —. È stato possibile grazie al duro lavoro di tutte le nostre persone dall’inizio della pandemia, che ha determinato uno spostamento strutturale verso l’alto della traiettoria di crescita».

  • I produttori responsabili dei beni diventati rifiuto
  • Poste Italiane, crescita sostenuta da assicurazioni e pagamenti
  • Generali, sui comitati interni è subito scontro in consiglio

Handelsblatt

 

  • Allianz soffre per le calamità naturali, ma conferma le previsioni di utile operativo
I costi per i danni causati dalle tempeste sono stati quattro volte superiori nel primo trimestre rispetto all’anno precedente. L’aumento maggiore degli utili proviene dalla gestione patrimoniale, che è stata recentemente criticata.
  • Zurigo non vede un onere elevato dalla guerra
Gli svizzeri hanno aumentato la raccolta premi dell’8% nel primo trimestre. Si vedono in procinto di superare tutti gli obiettivi finanziari.