Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Il cda delle Generali oggi è chiamato a nominare i componenti dei vigenti cinque comitati endoconsiliari. L’attenzione alle nomine è, questa volta, maggiore rispetto alle altre passate circostanze successive all’elezione dei componenti i nuovi organi, per tutto quanto ha preceduto l’elezione stessa e per gli attuali rapporti tra la lista, del consiglio di amministrazione, che si è affermata nel voto e quella, di Franco Caltagirone, risultata minoritaria. Mentre si diffonde qualche voce, priva, però, di qualsiasi conferma, circa un progetto ad ampio raggio che vorrebbe l’uscita di Mediobanca dall’azionariato del Leone, più concretamente sarà interessante verificare se l’occasione della nomina dei membri dei comitati in questione sarà colta dalla maggioranza, al di là del rispetto delle minoranze, come un passaggio per una distensione dei rapporti con gli eletti della lista dell’imprenditore romano
L’attesa è che i rappresentati in cda della lista di minoranza di Generali, presentata da Francesco Gaetano Caltagirone all’assemblea del 29 aprile, abbiano un’ampia rappresentanza nei comitati, sei in tutto, che oggi verranno nominati dal consiglio di amministrazione della compagnia triestina.
Se finora i numeri hanno dato ragione alla strategia del top management, la governance di Mediobanca rimane in bilico. Leonardo Del Vecchio deciderà entro luglio se mantenersi sotto la soglia del 20% oppure avviare le procedure per superarla in tempo utile per l’assemblea del 28 ottobre.
Grandi fondi alla finestra per Facile.it. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è partita l’asta fra i private equity per rilevare il controllo del gruppo specializzato nei servizi di comparazione di prodotti assicurativi, finanziari ed energetici. A gestire il processo è il consulente Goldman Sachs che avrebbe ricevuto manifestazioni d’interesse da diversi operatori, fra cui Apax, Cinven e Permira.
La previdenza complementare italiana si prepara ad accogliere il nuovo strumento del Pepp (Prodotto Pensionistico Individuale Paneuropeo), dopo la ricezione nell’ordinamento nazionale del regolamento Ue dello scorso 22 marzo. Un prodotto che, nonostante gli elementi positivi legati ai costi ridotti, alla sua natura totalmente digitale (è stato pensato anche per i giovani che entrano adesso nel mondo del lavoro) e soprattutto al suo «passaporto» continentale che permette al lavoratore di proseguire i versamenti anche se si trasferisce in un altro Paese del blocco, ha fatto storcere il naso soprattutto per un aspetto cruciale: in Italia non sarà possibile contribuire con il proprio tfr.
Il settore italiano della tutela del credito, in prima linea nel recupero e nell’acquisto di Npl e performing loan, tiene gli occhi puntati sul recepimento della direttiva «Credit servicers and credit purchasers» destinata ad intervenire in un mercato eterogeneo, ancora regolato dal Regio Decreto del 1931.

Stop alla responsabilità amministrativa della società dopo l’incidente sul lavoro in azienda. E ciò perché a far scattare l’illecito ex articolo 25 septies, comma terzo, del decreto legislativo 231/01 non basta rimproverare all’impresa la mancanza di un modello organizzativo per la sicurezza sul lavoro, in particolare di un organo di vigilanza che verifichi la conformità dei macchinari alle normative europee; risulta invece necessario spiegare in che cosa consiste la colpa organizzativa da cui sarebbe derivato il reato presupposto, cioè le lesioni personali colpose contestate al legale rappresentante della società. È quanto emerge dalla sentenza 18413/22, pubblicata dalla quarta sezione penale della Cassazione.
Dal 1° luglio 2023 per fruire dei bonus edilizi si rende necessario far eseguire gli interventi da imprese certificate. Per i lavori sopra i 516 mila euro, infatti, è necessario il possesso della certificazione SOA (società organismo di attestazione). La novità è contenuta in un emendamento al decreto legge 21/03/2022 n. 21, al voto di fiducia dell’aula del senato (si veda ItaliaOggi dell’11/05/2022).
Mediobanca, nei primi nove mesi dell’esercizio 2021-2022, ha realizzato un utile netto di 716 milioni di euro, in aumento del 19% su base annua. Il risultato netto dei tre mesi (-28% su base trimestrale a 190 milioni) sconta il maggior onere dei fondi sistemici. I ricavi sono saliti del 9,3% a 2,15 miliardi. In miglioramento anche l’utile operativo a 994,5 milioni (+13,4%). Le commissioni nette sono migliorate del 12,9% a 645,1 milioni, di cui 201,9 mln nel trimestre, riflettendo le performances del wealth management (+28,4%) e del Corporate e investment banking (+6,9%). Il cost-income si è posizionato al 45%. La raccolta netta ha raggiunto 6,9 miliardi, di cui 4 mln di raccolta indiretta. Complessivamente le attività gestite per conto della clientela sono ammontate a 80,3 miliardi, di cui 34,5 mld nel premier, 34 mld nel private e 24,9 mld nell’asset management.

Repubblica_logo

  • Attacco degli hacker russi ai siti di Senato e Difesa “Inizia la vostra fine”
«Potrebbe essere l’inizio della vostra fine». Con questo messaggio la cyber gang russa Killnet porta l’Italia nell’incubo del terrorismo cibernetico, scatenando un attacco informatico che per ore ha preso di mira siti istituzionali e che molti analisti ritengono parte di una campagna lanciata in tutti i Paesi europei della Nato. I siti web del Senato, dell’Istituto superiore di sanità e poi quello dell’Automobile club d’Italia, il portale Kompass che raggruppa migliaia di aziende e analisi di mercato e ancora l’Istituto di studi avanzati di Lucca, che si occupa di tecnologia digitale per alcune ore ieri sono andanti in tilt. Il gruppo ha sostenuto di avere colpito anche il ministero della Difesa, che però ha smentito: in quel momento il portale sarebbe stato fermo per un’attività di manutenzione programmata.
  • Nagel fa il pieno di utili e raffredda il mercato “Non lasciamo Generali”
Il capo di Mediobanca Alberto Nagel chiede la «fine degli antagonismi su Generali», ma esclude che questa possa avverarsi tramite una vendita di quote da parte del suo primo socio: «Siamo molto soddisfatti di Generali, ciò non vuol dire che non monitoriamo le opportunità, ma oggi non ci sono colloqui in corso o dossier aperti».

  • Il welfare aziendale premia anche il terzo settore
  • Mediobanca corre con il Leone «Monitoriamo le opportunità»


  • Assicurazioni, l’altra arma finanziaria per indebolire la Russia
Oltre all’embargo sul petrolio, l’UE sta prendendo in considerazione l’assicurazione mirata per rendere le sanzioni ancora più restrittive. Si pensa a impedire l’assicurazione delle navi che trasportano il petrolio russo