Il 5 aprile 2022 l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) e l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni (Eiopa) hanno pubblicato le rispettive relazioni statistiche annuali sui costi e sulle performance di prodotti d’investimento e assicurativi del 2020, in un periodo sostanzialmente condizionato dalla pandemia.

Il report di Esma si focalizza principalmente sugli investimenti collettivi in valori mobiliari (OICVM), poiché rappresentano la più grande categoria di investimento retail all’interno dell’Unione europea. L’indagine di Esma ha constatato che la performance lorda di questi investimenti è ampiamente diminuita nel corso del 2020, risentendo in modo particolare degli effetti del Covid-19, che la volatilità ha raggiunto livelli record ma con una rapida ripresa nel secondo periodo e che i costi totali si sono mantenuti alti, soprattutto per gli investitori al dettaglio. La performance degli ETF OICVM è risultata in linea con gli altri OICVM passivi, con un rendimento nettamente migliore rispetto agli OICVM attivi azionari e obbligazionari su un orizzonte di dieci anni. Mediamente, i fondi azionari, obbligazionari e misti ESG hanno ottenuto buone prestazioni nel 2020 e, nel complesso, hanno mantenuto la propria convenienza, a livello di costi, rispetto ai fondi non ESG, ad eccezione degli ETF.

Anche i rendimenti lordi e netti dei fondi di investimento alternativi (FIA), il secondo mercato per dimensioni degli investimenti al dettaglio nell’Unione europea, sono stati colpiti dalla pandemia. Per esempio per i fondi di fondi il rendimento lordo è sceso dall’11% del 2019 al 4% del 2020, mentre il rendimento netto dal 10% al 3%. Nonostante l’incentivo ad investire nei FIA, dato dai potenziali rendimenti superiori alla media, la poca trasparenza e una minore liquidità ne aumentano la rischiosità rispetto agli investimenti tradizionali. Infine, i prodotti strutturati per la vendita al dettaglio (SRP) rimangono un mercato molto piccolo rispetto agli OICVM e ai FIA anche per il 2020.

Contrariamente alle conclusioni emerse dall’indagine di Esma, quella di Eiopa evidenzia come gli investimenti retail nei mercati delle assicurazioni e delle pensioni abbiano avuto buone performance nonostante le sfide poste dalla pandemia. I rendimenti netti sono stati complessivamente positivi e in linea con la tendenza quinquennale. I prodotti di investimento assicurativo (IBIP) hanno offerto rendimenti costantemente positivi, con le unit-linked che hanno superato i prodotti ibridi e di partecipazione agli utili, nonostante i costi più elevati. I dati sui prodotti ESG, anche se non rappresentativi, mostrano una buona performance. Le grandi differenze nei mercati dei prodotti pensionistici personali (PPP) degli Stati membri ne limitano la comparabilità ma si possono trarre alcune tendenze generali che evidenziano come anche i PPP, nel complesso, abbiano avuto rendimenti positivi. In generale, il 2020 è stato caratterizzato da un rendimento netto positivo ma basso, pari al 3% per i PPP simili a IBIP unit-linked e dell’1,5% per i PPP simili agli IBIP con partecipazione agli utili, con una leggera diminuzione rispetto ai cinque anni precedenti. Anche i costi sono stati superiori a quelli degli ultimi anni. Il rapporto fornisce anche alcune limitate analisi aggiuntive sui fondi pensione per la previdenza professionale (IORP). Infine, le spese corrispondenti a regimi a contribuzione definita (DC) sono state inferiori (circa € 2 miliardi) al reddito da investimenti (circa € 18 miliardi). (riproduzione riservata)
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