A marzo la nuova produzione vita  si attesta a € 7,6 mld, in linea con il mese precedente e in diminuzione rispetto all’analogo mese del 2021 (-15,8%)

A marzo la nuova produzione vita  di polizze individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 7,6 mld, in linea con il mese precedente e ancora in diminuzione rispetto all’analogo mese del 2021 (-15,8%), quando il volume di nuovi affari registrava l’importo più alto dell’intero anno (€ 9,0 mld) con un incremento dell’89,6% rispetto a marzo 2020.

Nel primo trimestre dell’anno – secondo quanto riporta l’ANIA – i nuovi premi vita emessi sono stati pari a € 21,4 mld, registrando una contrazione cumulata pari a -11,5% rispetto allo stesso periodo del 2021, quando si osservava invece un incremento annuo del 13,8%. Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 1,2 mld, in calo del 26,6% rispetto al corrispondente mese del 2021, i nuovi affari vita complessivi nel mese di marzo sono stati pari a € 8,8 mld (-17,4%) mentre da inizio anno hanno raggiunto € 24,9 mld, il 12,1% in meno rispetto all’analogo periodo del 2021.

Nuova produzione vita: analisi per ramo

A marzo, con riferimento alle imprese italiane ed extra U.E., il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a € 4,8 mld (il 64% dell’intera nuova produzione vita), l’importo più alto da aprile 2021 ma ancora in calo rispetto all’analogo mese dello scorso anno (-8,0%); di tale importo, il 58% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III) che registrano anch’essi una raccolta in diminuzione (-8,5%). Nel primo trimestre dell’anno i premi di ramo I sono ammontati a € 13,1 mld, in calo dell’11,9% rispetto all’analogo periodo del 2021, quando il ramo registrava invece un incremento del 6,0%.

In aumento, dopo otto mesi consecutivi di variazione negativa, la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (+5,2% rispetto al mese di marzo 2021), a fronte di un importo pari a € 33 mln che, sommato a quello emesso nei due mesi precedenti, ammonta a un totale di € 126 mln, il 25,5% in meno rispetto al I trimestre del 2021.

La restante quota della nuova produzione vita, pari al 36% del totale, ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per € 2,7 mld, in calo, per il secondo mese consecutivo, rispetto all’anno precedente (-27,0%); il 58% dei nuovi premi di ramo III raccolti sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, in calo del 10,0%. Da gennaio la raccolta del new business di ramo III è stata pari a € 8,1 mld, in calo del 10,6% rispetto al I trimestre del 2021, quando si registrava invece un incremento del 33,7%.

Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), nel mese di marzo si osserva un volume di nuovi premi in diminuzione del 7,3% rispetto al corrispondente mese del 2021, a fronte di un ammontare pari a € 5,2 mln che, aggiunto a quello raccolto nei due mesi precedenti, assomma a € 12,3 mln, con un decremento annuo del 4,9%. I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati invece in aumento (+15,0%) rispetto all’analogo mese del 2021, per un importo pari a € 12,1 mln, raggiungendo nel I trimestre dell’anno un ammontare pari a € 33,0 mln, il 3,6% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.  Da gennaio il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 744 mila, in calo del 7,1% rispetto al corrispondente periodo del 2021.

Tipologie di prodotti

I nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultino in linea (+0,4%) rispetto allo stesso mese del 2021, registrando nel I trimestre un volume di raccolta pari a € 329 mln, con un decremento annuo del 9,0%. Appena il 10% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la quota restante è rappresentata da PIP, di cui il 45% è costituito da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo, anch’essi in calo (-15,1%).

La raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio è risultata in aumento del 28,4% rispetto allo stesso mese del 2021, raggiungendo nel I trimestre dell’anno un importo pari a € 185 mln, il 10,1% in più rispetto all’analogo periodo del 2021; circa la metà di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, in aumento del 18,8%.

I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari a € 4,3 mld, in calo del 6,2% rispetto al mese precedente e ancor più rispetto a marzo 2021 (-9,0%), di cui il 64% afferente al ramo I e pari al 57% del totale new business del mese. Nel I trimestre dell’anno tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a € 12,7 mld, con un incremento annuo che si attesta al 5,2%.

Con riferimento alla composizione, si osserva che la raccolta premi cumulata dei prodotti multiramo a fine marzo è costituita per il 65% da premi afferenti al ramo I e per il restante 35% da premi di ramo III, mentre quella dei prodotti “mono-ramo” è composta per il 58% da premi di ramo I. Inoltre, la quota di premi di ramo I, raccolta nel I trimestre dell’anno mediante prodotti multiramo, costituisce il 62% dei nuovi premi di ramo I complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo III rappresenta il 56% del new business totale di tale ramo.

Il volume di new business afferente a contratti PIR, intermediati per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali di un numero ristretto di compagnie, è stato nel mese di marzo pari a € 83 mln, contro € 19 mln di nuovi premi incassati nell’analogo mese del 2021; considerando anche quanto raccolto nei primi due mesi dell’anno, il volume premi ammonta a € 222 mln (l’1% del new business totale), quasi quintuplicato rispetto all’analogo periodo del 2021.

Da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi e a quasi il 60% in termini di numero di polizze; sempre nei primi tre mesi dell’anno, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 45.400, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 700 e € 6.500.

Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi da inizio anno passa da -11,5% a -10,6%.

Fonte: ANIA Trend

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