Il gruppo Crédit Agricole in Italia ha realizzato nel primo trimestre un utile netto aggregato di 265 milioni di euro (+15% su base annua) al netto delle poste straordinarie derivanti dall’operazione di acquisizione del Creval, di cui 201 milioni di pertinenza del gruppo francese. Nel suo insieme l’Agricole ha ottenuto un utile netto reported di 1,331 miliardi di euro, con ricavi pari a 9,68 miliardi di euro.

L’attività commerciale ha visto finanziamenti all’economia per 92 miliardi di euro e una raccolta totale in crescita a 329 miliardi. Il Crédit Agricole è presente in Italia, secondo mercato domestico, con 5,2 milioni di clienti. Il gruppo è composto, oltre che da Crédit Agricole Italia, dal Corporate e investment banking e dalle società di servizi finanziari specializzati (Agos, Fca Bank), leasing e factoring (Ca Leasing e Ca Eurofactor), asset management e asset services (Amundi, Caceis), assicurazioni (Ca Vita, Ca Assicurazioni, Ca Creditor Insurance) e wealth management (Ca Indosuez Wealth Management in Italia e Ca Indosuez Fiduciaria).

Positiva l’evoluzione delle masse, con gli impieghi alla clientela in miglioramento dell1% rispetto a dicembre e il comparto agri-agro in aumento del 6%. Il risparmio gestito è cresciuto dell’1% rispetto a dicembre. I proventi ordinari pro-forma sono in aumento (+1%), sostenuti dalla performance del comparto commissionale (+3%) e da oneri operativi pro-forma in contenimento (-2%). Si è verificato un ulteriore miglioramento della qualità del credito, che ha beneficiato di flussi a default al minimo storico: Npe ratio lordo e netto rispettivamente al 3,2 e al 2,1%. Per quanto riguarda la liquidità, l’Lcr è pari a 295% e la posizione patrimoniale vede un Total Capital Ratio al 17,3%.

Nei giorni scorsi Ariberto Fassati e Giampiero Maioli erano stati confermati rispettivamente presidente e amministratore delegato dell’istituto. Confermati alla vicepresidenza anche l’imprenditrice Annalisa Sassi insieme a Xavier Musca, deputy ceo di Crédit Agricole.
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