CALTAGIRONE E CATTANEO VOTANO CONTRO LA CONFERMA DEL CEO DONNET. BROGI ASTENUTA
di Anna Messia
Il consiglio di amministrazione di Generali ha nominato Philippe Donnet amministratore delegato per un terzo mandato, con due voti contrari e un’astensione. Mentre Andrea Sironi è stato nominato, all’unanimità, nuovo presidente della compagnia. Dopo l’assemblea di venerdì, che ha visto la vittoria della lista del board con il 55,9% delle preferenze, oggi pomeriggio il consiglio di amministrazione di Generali Assicurazioni ha riconfermato Donnet, chiamando alla presidenza l’ex rettore della Bocconi. Ma l’atteso atto di distensione tra gli azionisti della compagnia di Trieste non c’è stato, o almeno non del tutto. Se sulla nomina del presidente c’è stata unanimità, su quella dell’amministratore delegato il via libera ha avuto il voto contrario di Francesco Gaetano Caltagirone, che in assemblea aveva presentato una lista alternativa (candidato come ceo Luciano Cirinà) che si è fermata al 41,73%. L’imprenditore capitolino, azionista con il 9,95% e già vicepresidente di Generali che lo scorso gennaio si era dimesso in polemica, ha espresso voto contrario, proprio come Flavio Cattaneo, consigliere eletto nella sua lista. Mentre la professoressa Marina Brogi, terza consigliera indicata dalla lista Caltagirone, ha optato per l’astensione. Con il voto favorevole di tutti gli altri consiglieri indicati dal precedente board (ad eccezione di Donnet e Sironi che si sono astenuti) in un board composto complessivamente da 13 membri. La spaccatura che nei mesi scorsi aveva portato alla contrapposizione della lista del consiglio, sostenuta da Mediobanca, con quella di Caltagirone (sostenuta tra l’altro da Leonardo Del Vecchio, Crt e dei Benetton) resta quindi evidente anche nella nuova governance della compagnia. Per ora non c’è traccia di ricomposizione nonostante i Benetton (saliti nel frattempo al 4,75% del capitale) nei giorni scorsi avessero tentato di proporsi con un ruolo di mediatori. Lo stesso Donnet, dopo l’assemblea di venerdì aveva sottolineato il fatto che la maggioranza si è espressa con chiarezza e senza ambiguità consentendo «di metterci al lavoro per portare a termine il piano industriale e lavorare con determinazione e serenità per interessi di tutti gli stekeholder per il successo delle Generali». Mentre Caltagirone, evidenziando il sostegno degli investitori italiani, aveva aggiunto che un consiglio di amministrazione «eletto al 55% non potrà non tenere conto dell’altro 45%». Per ora però non arrivano segnali di cambiamento sostanziali rispetto alle frizioni dei mesi scorsi mentre la nomina dei sei comitati della compagnia (a partire da quello per le parti correlate su cui l’ingegnere capitolino ha alzato l’attenzione) è stata rinviata ad un nuovo consiglio, che si terrà probabilmente la prossima settimana. Se le armi legali per Caltagirone sembrano spuntate con la vittoria della lista del board che è stata ben più ampia dell’ormai famoso prestito titoli utilizzato da Mediobanca per salire nel capitale (4,41%) resta da capire come verrà ricomposta la frattura. Sul tavolo c’è la nomina di un vicepresidente, ma anche di un eventuale direttore generale («che resta una mia prerogativa», aveva detto Donnet nell’intervista rilasciata a MF-Milano Finanza nei giorni scorsi) e probabilmente anche un’ulteriore stretta delle norme per le operazioni con parti correlate. Sul fronte dei titoli emerge poi che il prestito di Mediobanca arriverà a scadenza a fine maggio, ma in ballo c’è anche un’opzione su circa il 3% di azioni in mano a Caltagirone con la controparte che potrebbe esercitarla e comprare i titoli il prossimo 17 giugno, nel caso in cui le azioni valessero meno dello strike price pari a 18,5 euro. Si vedrà, intanto ieri il consiglio di Generali ha anche nominato il nuovo organo amministrativo della Fondazione Generali The Human Safety Net Onlus composto dall’ex presidente della compagnia Gabriele Galateri di Genola, che ne è stato eletto presidente, Simone Bemporad, Cristiano Borean, Donnet, Aldo Minucci, Monica Alessandra Possa e Lucia Silva. Fabio Cleva è stato nominato intanto head of Investor and rating agency relations, mentre Giulia Raffo è chief financial officer di Generali country Italia & global business lines subentrando a Cristina Morgan che lascia la compagnia dopo oltre 30 anni nel gruppo Generali. (riproduzione riservata)
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