LO HA STABILITO LA CORTE DI GIUSTIZIA UE (GRANDE SEZIONE). IL CASO? ITALIANO
di Dario Ferrara
Tutela no limits per il consumatore: va protetto anche oltre il giudicato. Il giudice deve poter valutare per la prima volta in sede di esecuzione se sono abusive le clausole del contratto, benché il debitore non abbia proposto opposizione contro il decreto ingiuntivo, che dunque è divenuto definitivo. E ciò perché al contraente debole va garantita una «tutela effettiva», mentre risulta euro-incompatibile la normativa italiana laddove preclude al giudice dell’esecuzione di pronunciarsi perché l’ingiunzione è passata in giudicato. Lo stabilisce la Grande sezione della Corte di giustizia europea con la sentenza depositata il 17 maggio nelle cause riunite C-693/19 e C-831/19. La decisione può avere conseguenze sull’intero processo civile e non soltanto nei procedimenti di esecuzione: il rapporto fra le parti va riequilibrato anche davanti al giudice, è il messaggio che arriva da Lussemburgo, che considera il giudicato «implicito» formatosi senza motivazione ad hoc sulla natura abusiva o no della clausola.

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