di Paola Valentini
A fine marzo il patrimonio gestito dalle reti era pari a 768,2 miliardi di euro, con una flessione del 2,3% rispetto a fine 2021 riconducibile all’instabilità dei mercati finanziari originata dal conflitto russo-ucraino. Il patrimonio complessivo dei prodotti del risparmio gestito è sceso a 533,1 miliardi, con una contrazione congiunturale del 3,8%. In calo anche la componente finanziaria del risparmio amministrato (-2,3%), ora pari a 107,1 miliardi, mentre aumenta la componente di liquidità (+4,2%), e raggiunge i 128 miliardi.

Il patrimonio dei fondi e delle sicav, sottoscritti direttamente, è pari a 240,8 miliardi, risultando la componente che maggiormente ha risentito delle tensioni dei mercati finanziari; la flessione congiunturale è del 5,2% e l’incidenza complessiva sul portafoglio totale scende al 31,3%. Nel primo trimestre la classifica delle reti con le masse maggiori vede sul podio Intesa Sanpaolo Private Banking con 146,9 miliardi, seguita da Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking con 116,7 miliardi e da Banca Mediolanum con 94,9 miliardi. Per quanto riguarda gli altri posti in graduatoria, a seguire si piazzano Finecobank con 93,5 miliardi e Banca Generali con 82,9 miliardi, Allianz Bank Financial Advisors con 61,7 miliardi e Azimut con 48,8 miliardi. (riproduzione riservata)
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