di Andrea Pira
Ammontano a poco più di 88,4 milioni le multe comminate dall’Antitrust a tutela dei consumatori. Di queste oltre un quarto, pari a 27,5 milioni, ha colpito il mondo digitale frutto dei 7 milioni di sanzione a Facebook e delle ammende da 10 milioni contro Google e Apple. Le cifre sono state illustrate alla Camera dal dg per la tutela del consumatore, Giovanni Calabrò. Seguono poi le sanzioni alle aziende di trasporti per un totale di 17 milioni, tra cui quella da 5 milioni contro Autostrade. Tra gli altri settori, le multe irrogate sono state di 10,1 milioni nella grande distribuzione, di 8,1 milioni nei servizi finanziari, di 8 milioni per le assicurazioni, di 6,2 milioni nel settore dei prodotti elettronici, di 4,7 milioni alle aziende di servizi vari, di 2,4 milioni a quelle dell’energia, di 2 milioni per radio e tv e di 1 milione alle attività manifatturiere e ai servizi professionali, più altri importi minori. L’Antitrust è tornato a chiedere l’aumento delle sanzioni in materia di pratiche commerciali scorrette e consumer rights. L’attuale tetto da 5 milioni per infrazione «costituisce spesso una frazione assai modesta dei profitti che gli operatori economici ricavano da talune infrazioni» ha infatti sottolineato. La sanzione diventa «un costo fisso, priva di un «significativo effetto deterrente». Al Senato tuttavia emendamenti alla legge di delegazione Ue hanno limitato la portata della possibilità per l’autorità di portare le multe fino al 4% del fatturato. (riproduzione riservata)
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