di Silvia Valente
Allarme degli agenti assicurativi sulle tariffe Rc auto. Dopo le ripetute riduzioni dei premi «dobbiamo prepararci a un aumento», dichiara Vincenzo Cirasola, presidente (appena riconfermato per altri tre anni) dell’Associazione Nazionale Agenti professionisti di Assicurazione (Anapa), aprendo il congresso del decennale del sindacato. Già nel 2021 l’84% dei premi auto ha transitato per le agenzie e le immatricolazioni nel primo trimestre del 2022 sono calate del 30%, si è aggiunto poi il caro-prezzi acuito dalla guerra in Ucraina. Si parla quindi di un ipotetico aumento dei costi di risarcimento per l’assicurazione obbligatoria fino al 7%, senza neanche tener conto degli impatti del conflitto. La situazione per gli intermediari assicurativi è difficile in diversi aspetti: il modello di business è in forte trasformazione, la direttiva europea sulla distribuzione assicurativa ha aumentato gli oneri di categoria e le «trattative sindacali appaiono in salita». Nelle scorse settimane, infatti, l’Ania ha interrotto le trattative per un nuovo accordo quadro con gli agenti in sostituzione di quello firmato 2003, a causa di «preclusioni pregiudiziali del tutto ideologiche» sulla titolarità autonoma dei dati dei clienti posta dallo Sna, l’altra organizzazione sindacale degli agenti, precisa Cirasola. L’Anapa chiede all’Ania di tornare a negoziare, anche senza lo Sna, perché «le moderne relazioni sindacali tra imprese e agenti non possono essere gestite secondo un’intesa di 20 anni fa». La presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, ha risposto auspicando «un’adeguata riflessione di categoria, per consolidare e rafforzare il legame e gli obiettivi di compagnie e agenti». Il commissario dell’Ivass, Riccardo Cesari, si è invece soffermato sulla «piaga dell’intermediazione abusiva», per cui solo quest’anno sono stati segnalati 219 siti. L’Istituto sta lavorando ad una white list dei siti degli intermediari regolari, ribaltando così l’attuale logica.(riproduzione riservata)
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