Dopo l’attacco ransomware che ha parzialmente paralizzato l’oleodotto Colonial Pipeline, il più grande degli Stati Uniti, spingendo gli automobilisti in preda al panico verso una corsa disperata alla pompa di benzina, le tariffe delle polizze cyber sono destinate a un ulteriore inasprimento, secondo quanto prevedono alcuni esperti del mercato americano. Il rafforzamento dei prezzi delle coperture, strettamente connesso al “pizzo” dei riscatti richiesti dai criminali cyber dopo un attacco ransomware, per sbloccare l’accesso ai sistemi informatici, spingerà gli assicuratori a chiedere agli assicurati di rinforzare le misure di sicurezza informatica, prima di sottoscrivere il rischio.

L’incidente che ha fermato Colonial Pipeline, potrebbe tuttavia essere il primo di una serie di attacchi negli Stati Uniti puntano a colpire un’ampia fascia di pubblico. Per questo motivo il presidente Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo per mettere in sicurezza le infrastrutture critiche statunitensi.

L’obiettivo è quello di riuscire a rafforzare la resilienza di imprese private e autorità federali creando le difese necessarie a fronteggiare le minacce cyber.

L’ordine esecutivo di Biden segue l’annuncio di giovedì scorso con cui Colonial Pipeline ha comunicato di aver ripristinato l’intero sistema di conduttore dell’oleodotto, anche se a oggi la catena di fornitura non sembra essere ancora tornata alla normalità.

Colonial Pipeline