Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Azimut ha avviato il 2021 con un trimestre molto positivo per i conti della società, con un utile netto di 97 milioni che non tiene conto delle performance fees, raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2020. Il gruppo segnala di aver registrato i migliori risultati della sua storia per alcuni aspetti: commissioni ricorrenti (219 milioni, +13%), raccolta netta a fine aprile a 10,3 miliardi (3,4 miliardi se si esclude l’acquisizione dell’americana Sanctuary Wealth) e patrimonio complessivo (72,9 miliardi, +36% rispetto a fine aprile 2020). La pfn consolidata a fine marzo era positiva per 147,8 milioni (30,5 milioni a fine 2020). L’assemblea dei soci ha approvato la distribuzione di un dividendo di 1 euro per azione (yield ai prezzi attuali del 5%), come lo scorso anno, con stacco cedola il 24 maggio.
Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking ha chiuso il primo trimestre riportando un utile netto consolidato in crescita tendenziale dell’82% a 405 milioni di euro. Il risultato si sarebbe attestato a 240 milioni – corrispondenti a un progresso dell’8% – escludendo la componente non ricorrente legata alla plusvalenza netta di 165 milioni dalla cessione del ramo di banca depositaria e fund administration di Fideuram Bank Luxembourg. Dagli aggregati del conto economico emerge poi che le commissioni nette sono salite del 9% anno su anno a 466 milioni, mentre il margine d’interesse ha fatto registrare una flessione del 17% a 40 milioni sotto l’effetto congiunto della minore redditività degli impieghi legata al calo dei rendimenti di mercato e dell’aumento del costo medio della raccolta da clientela.
Inarrestabili green bond: dopo un 2020 da record, arriva la conferma ufficiale che anche il 2021sarà un anno di forte crescita. Nel primo trimestre dell’anno, le obbligazioni verdi, sociali e sostenibili sono aumentate globalmente di oltre 3,5 volte rispetto allo stesso periodo del 2020, per un totale di circa 250 miliardi di dollari, suddiviso in 110 miliardi di dollari di obbligazioni verdi, 90 miliardi di obbligazioni sociali e 50 miliardi di obbligazioni sostenibili. «Questo mercato è ancora molto recente, ma si distingue per dinamismo», commentano Agathe Foussard e Nelson Ribeirinho, Portfolio managers di Mirova (Natixis Im), «Sebbene attualmente rappresenti solo il 2% circa dello stock complessivo del mercato obbligazionario, ha registrato quasi il 17% dei flussi nel 2020, emittenti sovrani esclusi. Oltre al crescente interesse generale per questa tipologia di obbligazioni, ci sono settori nuovi che hanno registrato un significativo aumento, come ad esempio l’industria automobilistica con Daimler, Volvo Cars e Volkswagen».
  • Google non comanda più l’auto
Non passa il Big Tech. Con un’importante decisione per lo sviluppo della mobilità sostenibile italiana l’Antitrust ha comminato una multa da oltre 102 milioni di euro a Google per abuso di posizione dominante. Al centro vi è, tra gli altri, il tema della mappatura della rete di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici presenti in Italia. Secondo quanto accertato dal Garante per la concorrenza e il mercato, Google non ha consentito l’interoperabilità con Android Auto dell’app JuicePass di Enel X, che avrebbe permesso mentre si è alla guida di sfruttare una serie di servizi: dalla ricerca di una colonnina di ricarica alla gestione della sessione ricarica, passando per la prenotazione di una colonnina. Una mossa, secondo l’autorità presieduta da Roberto Rustichelli, con cui Google ha ingiustamente limitato le possibilità per gli utenti di utilizzare la app di Enel X Italia quando sono alla guida di un veicolo elettrico e hanno bisogno di effettuare la ricarica. Tutto perché il colosso di Mountain View voleva favorire la sua app Google Maps, a svantaggio dell’intero sviluppo del comparto in una fase molto delicata.

Intesa Sanpaolo Vita ha registrato nel primo trimestre una produzione lorda vita di 4,282 miliardi di euro, in progresso del 3,5% su base annua. L’incremento va ricondotto al +52,8% del comparto unit linked e al +5,3% dei prodotti previdenziali, che hanno più che compensato il calo del 38,9% dei prodotti tradizionali. La nuova produzione vita è ammontata a 4,181 miliardi, in crescita del 3,2%. I premi del business Protezione sono stati pari a 380,1 milioni, con un miglioramento dell’8,1%. I prodotti non-motor, su cui è focalizzato il piano d’impresa 2018-2021, sono saliti del 17,8%. Intesa Sanpaolo Rbm Salute ha contribuito per il 50,9% del comparto protezione.
Debutterà nel 2025 il primo robot-van targato Volkswagen. Il van del futuro della casa automobilistica tedesca è elettrico e si guida da sé: si chiama ID.Buzz.AD (come autonomous driving) e conterà numerosi sensori, laser, radar e videocamere. Sarà disponibile dal 2025. Già nelle prossime settimane verranno effettuate prove su strada nei pressi dell’aeroporto di Monaco e poi in altre città. La versione tutta elettrica del van era stata già svelata e sarà in vendita a partire dall’anno prossimo.
  • Vittoria assicurazioni
ha nominato i vertici dell’incubatore insurtech Vittoria Hub: Nicolò Soresina è il nuovo a.d. e Gian Franco Baldinotti il presidente.

corsera

  • Attacco hacker, voci di riscatto sull’oleodotto
«Il carburante comincia a fluire, Colonial Pipeline dovrebbe raggiungere la piena operatività mentre sto parlando, la disponibilità di benzina dovrebbe essere normale entro il weekend o la prossima settimana», lo ha detto Joe Biden parlando del cyber attacco all’oleodotto più grande degli Usa avvenuto l’8 maggio. Il presidente ha anche invitato gli automobilisti a evitare il panico. Secondo Bloomberg, Colonial Pipeline avrebbe pagato un riscatto di 5 milioni di dollari agli autori dell’attacco.

  • Scudo penale esteso a tutte le cure erogate nella pandemia

Handelsblatt

 

  • Accuse contro HDI in Vietnam: le autorità ordinano l’annullamento dell’acquisizione
La filiale di Talanx HDI Global sta affrontando una grande battuta d’arresto nei suoi piani di espansione in Asia. In Vietnam, le autorità accusano la compagnia di Hannover di aver ottenuto illegalmente il controllo di uno dei maggiori gruppi assicurativi del paese. Il regolatore locale dei titoli SSC ha quindi ordinato un’inversione dell’acquisizione e ha fissato un termine di metà giugno per questo. HDI intende difendersi contro la decisione. Il caso riguarda una lotta di potere di lunga data presso l’assicuratore vietnamita PVI. HDI ha detenuto una partecipazione nell’ex compagnia statale per un decennio e in passato aveva associato grandi aspettative finanziarie all’investimento. L’ingresso è stato visto ad Hannover come un’opportunità per guadagnare un punto d’appoggio in un importante mercato in crescita – e poi per espandersi dal Vietnam in altri paesi del sud-est asiatico. Ma i regolamenti che permettevano agli investitori stranieri di detenere una quota massima del 49% nella società hanno reso impossibile per HDI ottenere il controllo per anni. Il regolatore dei titoli del Vietnam accusa l’investitore tedesco di aver cercato illegalmente di aggirare queste regole, che da allora sono state revocate.)