Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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La pandemia da Covid-19, che ha colpito così duramente le nostre comunità e il nostro vissuto, ha stravolto e rivoluzionato anche l’ecosistema lavorativo e professionale. Ha accelerato trend già in atto, creato nuove necessità e trasformato città, spazi e modalità di interazione, con alcuni denominatori comuni: spinta verso il digitale, trasformazione proattiva dei processi e attenzione alla sostenibilità.  L’analisi del nuovo contesto rende indispensabile riflettere sulla necessità di un intervento strutturale nel segno dell’equità, della sostenibilità e della flessibilità del nuovo sistema economico, ma anche assistenziale e previdenziale. La crisi ha aumentato la propensione al risparmio (che è gigantesco e vale più del doppio del debito pubblico), tuttavia manca la fiducia nei confronti delle pensioni integrative (solo il 23% degli italiani possiede dei fondi pensione aggiuntivi) e l’adeguatezza della prestazione pensionistica complessiva non può prescindere dalla previdenza complementare. L’emergenza sanitaria (divenuta anche economica e sociale) ha riconfermato la necessità di ripensare ai servizi per la popolazione della terza e quarta età.
Una congiunzione astrale quasi perfetta. È la definizione dell’attuale mercato che ha dato ieri Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, nel corso dell’evento Mediolanum Market Forum-Investiamo sull’Italia. «Tra il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il denaro che inietterà l’Unione europea e il fondo complementare nazionale ci troviamo in una congiunzione astrale quasi perfetta», ha detto il manager. La nostra macchina dell’economia, ha aggiunto, «prima dell’avvento della crisi sanitaria stava funzionando e si è deciso giustamente di spegnerla». La decisione di procedere ai lockdown è stata presa a tavolino viste l’importanza e la delicatezza della crisi sanitaria. Ma ora, sottolinea Doris, «possiamo riaccendere quella macchina e siamo nella condizione perfetta per farla ripartire». Il numero uno della società finanziaria ha ricordato che «ci sono 1.700 miliardi sui conti correnti e una parte di questa liquidità potrebbe essere indirizzata all’economia.
In un mercato finanziario sempre più competitivo e dominato dalla complessità una vendita etica e responsabile è possibile? La consulenza finanziaria oggi ricopre un ruolo fondamentale per gestire i propri risparmi con uno sguardo al futuro, progettare sicurezza per sé e per la propria famiglia. In quest’ottica la figura del consulente finanziario è diventata fondamentale; imprescindibile non è più solo la sua competenza ma anche il suo carattere valoriale, la capacità di gestire i servizi finanziari che propone secondo un’etica. Di tutto questo si è parlato in diretta streaming a un evento organizzato da Assonova, l’associazione promossa dalla Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) che rappresenta i consulenti finanziari iscritti all’albo (Ocf), a cui hanno partecipato Giuliano Xausa (presidente Assonova e segretario nazionale Fabi), Cesare Armellini (presidente Nafop), Gaetano Megale (membro permanente del Centro Studi sulla Normazione Uni), Alessandro Paralupi (direttore generale e segretario generale Ocf) e Pierstefano De Fiores (formatore indipendente).
Anche ad aprile le gestioni collettive hanno guidato la raccolta di risparmio gestito censita da Assogestioni. Confermando il trend in atto dalla seconda metà del 2020, la raccolta netta mensile dell’industria è stata positiva per 5,1 miliardi, 4,3 dei quali derivanti proprio dalla voce delle gestioni collettive. Da inizio anno la raccolta netta è arrivata così a 35 miliardi. Il dato di aprile ha permesso inoltre al patrimonio netto delle società monitorate da assogestioni di raggiungere quota 2.459 miliardi.
Niente proroga. È destinato a chiudersi a fine giugno l’ombrello da 2 miliardi della garanzia pubblica sulle assicurazioni del credito a breve termine che era sta aperto un anno fa dal decreto Rilancio del governo Conte-2. Il provvedimento aveva lo scopo di sostenere le copertura assicurative che proteggono le imprese fornitrici di merci e servizi dal rischio di mancato pagamento da parte dei clienti. Il pericolo, in pratica, era che gli assicuratori (da Euler Hermes a Coface, da Atradius a Sace Bt) nella crisi provocata dalla pandemia avrebbero ridotto le garanzie, con effetti negativi sulla fiducia e sulla stabilità dell’intero sistema. Così il governo italiano, al pari di altri Paesi europei, si era subito mosso per fornire una garanzia pubblica valida in caso di mancati pagamenti stanziando 2 miliardi. Ma ora, a un anno di distanza, è emerso che malgrado il Covid i sinistri sono stati pochi grazie agli altri interventi governativi messi in campo per sostenere imprese e lavoratori, tra garanzie sui finanziamenti e blocco dei licenziamenti.
Ma conviene a Bper acquisire Pop Sondrio con un’operazione sola carta, ossia scambio di azioni? Gli analisti di Bestinver si pongono la domanda dopo la recente operazione di UnipolSai, che ha rilevato il 4% dell’istituto valtellinese salendo al 6,9% (l’obiettivo è arrivare al 9,5%) e diventandone il primo socio. Una mossa con cui Carlo Cimbri, ad di Unipol (la holding), intenderebbe bloccare eventuali appetiti della concorrenza per l’istituto valtellinese in vista di una eventuale fusione di quest’ultimo con Bper, partecipata dal gruppo bolognese al 19%. Bestinver considera che, in un’operazione carta contro carta, gli asset in capo a Bper (7 miliardi) e a Sondrio (3 miliardi) portano a un gruppo che scambierebbe a 0,48 volte il patrimonio, valore considerato «relativamente alto» se si pensa che Unicredit viaggia a 0,35 volte e Banco Bpm a 0,4. Un’eventuale operazione fra i due gruppi milanesi avrebbe un costo inferiore, quindi.
Il blitz di Unipol sulla Popolare di Sondrio può imprimere un’accelerazione a quel consolidamento bancario che il mercato italiano si attende da tempo. Mentre Bologna si avvicinerà al 10% dell’istituto valtellinese, novità significative potrebbero arrivare da un’altra realtà, Carige. Nei mesi scorsi il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha messo sul mercato il suo 80% e gli advisor finanziari Kpmg e Deutsche Bank sono al lavoro per individuare un compratore. Se ad aprile si è svolta la fase di pre-marketing, entro il mese di giugno sono attesi gli info memorandum e l’apertura della data room. Al momento il Fitd non ha ancora in mano manifestazioni di interesse ma, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il dossier può finire nel radar di alcuni fondi di investimento già attivi sul mercato italiano. I nomi sarebbero quelli di Apollo Global Management (che conosce bene la cassa genovese), Centerbridge e Bain, che nelle prossime settimane potrebbero avviare un esame approfondito. Vale peraltro la pena ricordare che Apollo è anche l’unico soggetto nella data room aperta da Mediobanca e Credit Suisse per la privatizzazione del Montepaschi.

Il «Superbonus 110%» non consente anticipazioni dal fondo pensione. Il contribuente che, per ristrutturare la prima casa di abitazione, ricorre ai benefici fiscali dell’Ecobonus mediante lo sconto diretto in fattura, non può richiedere al proprio fondo pensione alcuna anticipazione se non ha sostenuto alcuna «uscita di cassa». Lo precisa la Covid, rispondendo a un quesito.
Scatta lo scudo penale per i medici nell’emergenza Sars-Cov-2 e per il personale che somministra il vaccino: è convertito in legge il dl Covid (44/2021) dopo l’approvazione a Montecitorio con 311 voti favorevoli, 47 contrari e due astenuti. È limitata la punibilità dei reati di omicidio colposo e di lesioni personali colpose per i fatti commessi nell’esercizio di una professione sanitaria durante l’emergenza epidemiologica: grazie alla norma transitoria introdotta al Senato i delitti sono sanzionati soltanto in caso di colpa grave, anche se i casi per i quali si procede non riguardano il nuovo Coronavirus. Benefici analoghi sono introdotti in favore del personale che somministra le dosi durante la campagna vaccinale.
Genertellife e Banca Sella hanno siglato una partnership nella bancassicurazione, lanciando due soluzioni dedicate ai clienti dell’istituto piemontese. Le due linee di prodotto avranno una forte impronta Esg.
  • Giornalisti, pensioni da difendere
«Impegno» nella difesa delle pensioni dei giornalisti, vigilando sul tavolo governativo che affronta le sorti dell’Istituto previdenziale di categoria (Inpgi), che nel 2020 aveva «un disavanzo di circa 240 milioni», la cui crisi è legata a quella dell’editoria. È il presidente della commissione parlamentare di controllo sugli Enti di previdenza, il senatore Tommaso Nannicini (Pd), a tirare le fila, dopo l’audizione di ieri della presidente e del direttore della Cassa privata Marina Macelloni e Mimma Iorio, puntando a «una definizione positiva della situazione». Il numero uno della Bicamerale reclama l’«urgenza di un intervento strutturale per trovare una soluzione alle difficoltà dell’Istituto», che affondano le radici «nell’erosione della platea di iscritti». Perciò, Macelloni ribadisce la necessità di procedere all’ampliamento del bacino degli associati a figure professionali, come quelle dei comunicatori, «non iscritte all’Ordine dei giornalisti». E ritiene si possa «ancora evitare» la «ripubblicizzazione» dell’Inpgi che, così, confluirebbe nell’Inps.
  • Risparmio gestito, Intesa in vetta a 522 miliardi
In aprile il risparmio gestito è stato nel segno dei fondi aperti: con oltre 4 miliardi di euro di sottoscrizioni nette hanno contribuito in misura determinante alla raccolta dell’industria, che ha raggiunto i 5 miliardi grazie anche all’apporto dei mandati (+804 milioni). Assogestioni ha spiegato che da inizio anno il settore ha richiamato circa 35 miliardi di euro di flussi. Intanto è stato toccato un nuovo record storico per gli asset investiti nei fondi aperti, che hanno sfiorato 1.184 miliardi. Il patrimonio gestito dall’industria si è attestato a 2.459 mld. Tra i fondi aperti la raccolta si è concentrata in particolare sui prodotti bilanciati (+2,3 miliardi) e sugli azionari (+1,9 mld), seguiti dagli obbligazionari (+484 milioni) e dai monetari (+447 mln). Intesa Sanpaolo, attraverso le società di asset management Eurizon, Fideuram Investimenti Am e Pramerica, si è collocata al primo posto in classifica con 521,7 miliardi di patrimonio, a fronte di una raccolta netta mensile di 655,6 milioni.
  • I gestori guardano ai Pir
«Tra il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il denaro che inietterà l’Unione europea e il fondo complementare nazionale ci troviamo in una congiunzione astrale quasi perfetta»: lo ha affermato Massimo Doris, a.d. di Banca Mediolanum, nel corso dell’evento Mediolanum Market Forum – Investiamo sull’Italia. «La nostra macchina dell’economia prima dell’avvento della crisi sanitaria stava funzionando e si è deciso giustamente di spegnerla, è stata presa una decisione a tavolino. Ora possiamo riaccenderla e siamo nella condizione perfetta per farla ripartire. Non dimentichiamoci che ci sono 1.700 miliardi sui conti correnti e una parte di questa liquidità potrebbe essere indirizzata all’economia. Gli strumenti ci sono, per esempio i Pir e i Pir alternativi. Lato risparmiatori sarà anche una grande occasione per avere i ritorni».

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  • Imprese e famiglie, balzo della fiducia. La «pancia del Paese» regge il colpo
La rilevazione mensile dell’Istat sulla fiducia ha fatto segnare a maggio risultati nettamente migliori delle aspettative sia per famiglie sia per le imprese. Nel primo caso da 102,3 si è saliti a 110,6 portando così l’indice ai massimi da gennaio 2020. I consumatori si aspettano un clima economico favorevole al punto che, nonostante nel discorso pubblico occupi molto spazio la querelle governo-sindacati sui licenziamenti, le preoccupazioni delle famiglie sulla disoccupazione sono scese ai minimi post-Covid. L’indice di fiducia delle imprese è salito per il sesto mese consecutivo da 97,9 a 106,7 e per trovare un valore più elevato bisogna tornare al 2017. Spiccano per ottimismo le imprese edili con 153,9, nuovo massimo da ottobre 2001. In base a questi riscontri Paolo Mameli, senior economist di Intesa Sanpaolo prevede che un recupero del morale anche a giugno-luglio, «un rimbalzo del Pil dell’ordine di un punto percentuale nel trimestre in corso» e un’accelerazione «anche molto ampia nel trimestre estivo». Intesa Sanpaolo non esclude un leggero rialzo della previsione sul Pil dell’intero 2021 per il momento attestata al 3,7%.
  • Doris (Mediolanum): con il Pnrr si riaccende l’economia, focus sui Piani individuali di risparmio
Molto cauti e poco informati sui temi finanziari per cui, però, dichiarano interesse. Eppure, se si considerano gli ultimi 13 anni, i risparmiatori italiani pessimisti (45%) oggi sono al minimo storico. Alla fine del 2008 il partito di chi vedeva nero era ben più nutrito. Mentre gli ottimisti (39,4%) sono al loro massimo, spiega una ricerca di Euromedia, presentata all’ottava edizione del Mediolanum Market Forum. Un incontro digitale che ha «collegato» in Piazza Affari Massimo Doris, ad di Banca Mediolanum, imprenditori (come Nerio Alessandri di Technogym e Francesco Mutti) ed esperti di mercato (Tommaso Corcos, Assogestioni e Alec Ross). Per parlare di futuro nella «congiunzione astrale» — ha detto Doris — che mette sul tavolo il Pnrr, ma che può essere anche un’opportunità per collegare di più il risparmio e le imprese. I Pir alternativi, gli strumenti esentasse (per chi li tiene almeno 5 anni) che investono anche in aziende non quotate, sono uno dei nuovi strumenti in campo. Per chi può prendersi un rischio calcolato. E spingere l’Italia.
  • Genertellife e Banca Sella
Genertellife e Banca Sella hanno siglato una partnership nel settore della bancassicurazione con due nuove soluzioni per i clienti dell’istituto di credito.

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  • La strategia di Exor passa da auto elettrica e business sostenibili
La sostenibilità è il filo rosso che collega gli investimenti e le attività di Exor, tra operazioni in società “early stage” come Alan, la App francese del settore salute, lo sviluppo di una mobilità a emissioni zero, e la definizione di un comitato Esg nel consiglio della holding della famiglia Agnelli presieduta da John Elkann. Elkan ha poi svelato una novità. Un investimento realizzato nel primo trimestre del 2021: l’ingresso nella startup francese Alan, società che ha creato una App che offre servizi assicurativi nel comparto sanità: «Il settore salute, insieme al fintech e alla mobilità, sono quelli su cui il team di Exor Seeds concentrerà molto il suo lavoro nei prossimi mesi». I semi piantati da Exor sono tanti: 40 società che la holding vuol far crescere. Fondata nel 2016 da Jean-Charles Samuelian-Werve e Charles Gorintin, Alan fornisce piani assicurativi anche alle aziende, offrendo combinazioni di prodotti finanziari e di accesso a cure e informazioni sanitarie. Ha lanciato un piano di finanziamento da 185 milioni di euro, con una valutazione dell’azienda da 1,4 miliardi, grazie al quale sono entrati nel capitale, oltre a Exor, investitori istituzionali come Coatue e Dragoneer.

  • Doris e la svolta di Mediolanum: «È l’ora di prendersi dei rischi»
«È l’ora di rischiare. Il rischio deve essere calcolato, certo, ma oggi è la scelta giusta. A tutti i livelli». Per Banca Mediolanum, che ha costruito la propria identità e le proprie fortune parlando più di opportunità che di rischi, è una specie di rivoluzione. Ma Massimo Doris, che appena due anni fa aveva “lottato” con la sua banca perché la parola d’ordine diventasse “protezione”, non sembra avere dubbi. «È il momento di buttarsi, adesso o mai o più», dice l’ad in questo colloquio con Il Sole 24 Ore. «A livello di sistema-Paese, di banche, ma anche di investitori grandi e piccoli, dobbiamo mettere a fuoco la situazione in cui ci troviamo, che è unica e deve essere colta finché c’è: abbiamo una mole di risorse che non si è mai vista, persone che hanno voglia di tornare a vivere e spendere, un premier che sa farsi ascoltare nel mondo, tassi destinati a rimanere bassi per lungo tempo. Faccio fatica a vedere una situazione migliore».
  • I fondi spingono ancora la raccolta
Sono ancora i fondi comuni a scandire il ritmo di crescita dell’industria del risparmio gestito in Italia. Con una raccolta netta positiva per 4,3 miliardi, questi prodotti hanno portato l’intero settore a chiudere i battenti del mese di aprile con i conti in attivo per oltre 5 miliardi, portando così il risultato da inizio anno a sfiorare i 35 miliardi. Il patrimonio dell’industria si mantiene sui massimi (oltre 2.459 miliardi), mentre quello dei fondi aperti ha toccato un nuovo record storico a 1.184 miliardi. Un progresso che ha incrementato l’incidenza del segmento sul totale delle masse in gestione, portandola al 48,1%, rispetto al 47,5% del mese precedente.

  • Nuova tappa nella cessione di Aviva France
Philippe Sorret succederà a Patrick Dixneuf alla testa della compagnia dopo la conclusione dell’acquisizione da parte di Aéma previsto per fine anno