Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Riassetto in atto per le attività assicurative di Poste Italiane. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Andrea Novelli nei giorni scorsi ha preso il timone dell’intero polo delle polizze, aggiungendo all’incarico di numero uno di Poste Vita anche il comando di Poste Assicura, in conseguenza dell’uscita a sorpresa di Maurizio Cappiello, amministratore delegato della compagnia Danni. Il tutto mentre ieri il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha annunciato il debutto nel mercato della connessione Internet superveloce mediante fibra ottica con il lancio di Poste Casa Ultraveloce.
Si avvia verso la conclusione la vicenda Assimutuo, una particolare forma di prestito utilizzata dal 1997 fino al 2000 da Abbey National, cui è subentrata Unicredit, che combinava il mutuo a un prodotto assicurativo di Commercial Union (divenuta Aviva nel 2006), che a sua volta conteneva una copertura caso morte del debitore e una componente di investimento. Un prodotto sottoscritto da numerosi clienti, coinvolti recentemente in una richiesta di versamento da Unicredit della differenza rispetto a quanto erogato dalla polizza Aviva. Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza il Tribunale di Roma si sarebbe pronunciato esonerando i clienti dal versare tale differenza.
Unipol rompe gli indugi e fa un’altra mossa sullo scacchiere del risiko bancario italiano. Ieri la compagnia bolognese guidata da Carlo Cimbri ha annunciato un reverse accelerated book-building sul 6,62% della Popolare di Sondrio, di cui è attualmente azionista con il 2,9%. Una mossa che il mercato aveva peraltro subodorato da tempo visto che le azioni dell’istituto valtellinese hanno guadagnato il 31,5% nell’ultimo mese e il 228,52% nell’ultimo anno. Per la procedura Unipol si è affidata a Equita (la sim milanese presieduta da Francesco Perilli e già attiva sulle offerte Intesa-Ubi e Crédit Agricole-Creval) che comprerà le azioni a «un premio sul prezzo di chiusura di ieri dell’azione Sondrio compreso tra il 2 e il 4% circa».
  • Per Unicredit-Banco il tempo stringe
Il blitz di Unipol sulla Popolare di Sondrio spariglia le carte del risiko bancario italiano. Se infatti il rastrellamento delle azioni dell’istituto valtellinese apre la strada a un’integrazione con la Bper di Piero Montani, rischia di sfumare l’ipotesi di un merger of equals tra Modena e Banco Bpm. Malgrado la convinzione con cui il ceo di piazza Meda Giuseppe Castagna ha finora difeso l’opzione Bper (da ultimo nel corso della riunione del board dello scorso 11 maggio, come riportato da MF-Milano Finanza), le chance di una virata verso Unicredit sono da oggi in netta crescita. E se è vero che il ceo di piazza Gae Aulenti Andrea Orcel è concentrato sulla redazione del nuovo piano, più di un elemento depone a favore di un’accelerazione sul fronte del m&a. Il decreto Sostegni per esempio prevede che la conversione delle Dta in crediti fiscali scatti solo per le integrazioni approvate dai rispettivi cda entro fine anno. Pur con il tetto al 2%, in caso di nozze tra Unicredit e Banco il bonus fiscale varrebbe diversi miliardi e potrebbe fare la differenza per gli stakeholder dei due istituti. Una buona ragione, si mormora in Unicredit, per rompere gli indugi e far segnare una nuova tappa al risiko bancario italiano.
  • Chiamare Unipol dall’auto? Basta un tasto
UnipolSai, leader per la tecnologia delle black box con oltre 4,2 mln di dispositivi installati e collegati a una polizza R.C. Auto, da maggio offre ai clienti UniboxSafe, un innovativo dispositivo telematico che, tramite una plancetta vivavoce collegata via bluetooth ed alimentata da energia solare, consente al cliente di avere a disposizione i servizi dell’Emergency-Call. I veicoli di nuova omologazione presentano già di serie il tasto per chiamare i soccorsi in caso di necessità, ma purtroppo sono solo il 9,6% del parco circolante italiano. Mentre con UniboxSafe è possibile, anche per le vetture più datate che non hanno questa opportunità, di accedere a un livello di assistenza simile a quello offerto dai veicoli di nuova omologazione. Premendo il tasto SOS, infatti, l’assicurato viene messo in contatto vivavoce con la centrale operativa del Gruppo Unipol che in caso di necessità si attiva verso la Centrale del 112, che coordina e gestisce il soccorso sanitario territoriale. Viene naturalmente confermata tutta la gamma dei servizi telematici di Unibox e il riconoscimento di uno sconto sul premio RCAuto fino al 28% il primo anno e fino al 35% dal secondo anno in poi e inoltre dono previsti sconti significativi anche sull’incendio, furto & kasko. (riproduzione riservata)

Si chiama Green Change ed è il primo prodotto assicurativo in Italia costruito su misura per le auto elettriche. Nobis assicurazioni ha messo a punto, in collaborazione con Fca Bank, la polizza collettiva con l’obiettivo di assicurare tutte le vetture elettriche o ibride di nuova immatricolazione vendute dalle concessionarie ufficiali Stellantis attraverso un piano finanziario Fca Bank da 37, da 49 o 61 mesi. Frutto della collaborazione con Fca Bank, il prodotto di Nobis va a coprire la perdita pecuniaria della concessionaria nel caso in cui il cliente decida di sostituire il veicolo in anticipo rispetto alla scadenza originaria prevista dal contratto.
Zurich punta su Zurich Permare, la soluzione pensata per una protezione completa che tutela la barca da possibili danni allo scafo, motore, impianto elettrico, alberi, mobilio e dotazioni di sicurezza e offre anche l’assistenza completa tramite un numero verde dedicato 24 ore su 24 sia per l’imbarcazione sia per l’assicurato. Inoltre, in caso di sinistri superiori a 50 mila euro, la formula «anticipo indennizzi» dà diritto a ottenere prima della liquidazione, un acconto pari al 50% dell’importo determinato dalla perizia.
  • UnipolSai muove su Bps
UnipolSai muove sulla Banca popolare di Sondrio, di cui detiene il 2,90% circa del capitale, e punta ad arrivare al 9,51%. La compagnia assicurativa bolognese intende acquistare 30 milioni di azioni ordinarie dell’istituto valtellinese, pari al 6,62% del capitale. A questo scopo ha dato mandato a Equita sim, quale intermediario autorizzato e sole bookrunner, di acquistare la partecipazione attraverso una procedura di reverse accelerated bookbuilding, a un premio sul prezzo di chiusura di ieri dell’azione ordinaria Bps compreso tra il 2 e il 4%, da avviare immediatamente e che UnipolSai si riserva di chiudere in qualsiasi momento. Equita si rivolgerà a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri intenzionati a vendere azioni della Sondrio.
  • Generali apre rappresentanza a Bruxelles
Generali ha aperto a Bruxelles un ufficio di rappresentanza incaricato di seguire le attività delle istituzioni dell’Unione europea, per rafforzare le attività di public affairs comunitarie. In particolare, il Leone si pone l’obiettivo di rappresentare al meglio le esigenze di business ed esercitare un ruolo di cittadinanza d’impresa sempre più attivo per dare un contributo alla ripresa sostenibile e al Green deal. L’ufficio ha sede nei locali di Insurance Europe, edificio di proprietà di Generali, e risponderà al Group international affairs sotto la responsabilità di Fabio Marchetti. «Il rafforzamento a Bruxelles permetterà a Generali di presidiare ancora più attivamente i grandi temi strategici dell’Unione», ha affermato l’a.d. Philippe Donnet. «Dalla capitale europea arriveranno le indicazioni per la ripresa e le scelte che determineranno il futuro del settore assicurativo, da Solvency II a tutte le normative sulla sostenibilità, agli standard per i green bond. Vogliamo dare un contributo fattivo alla definizione degli standard che influiranno su una delle più importanti economie mondiali e sulla vita di 500 milioni di cittadini».

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  • Pop Sondrio, Unipol punta al 9,5%
Unipol punta la rotta verso la Valtellina e si lancia alla conquista della posizione di primo azionista di Popolare di Sondrio. Ieri a Borsa chiusa la compagnia assicurativa bolognese guidata da Carlo Cimbri ha annunciato di aver avviato l’acquisto presso investitori istituzionali di 30 milioni di azioni PopSondrio pari al 6,62% del capitale. Sommata alla quota già in mano a Unipol del 2,9%, porterebbe la compagnia al 9,51% nella popolare lombarda, unico istituto che non si è ancora trasformato in spa. L’operazione vale circa 120 milioni, avendo PopSondrio chiuso a 4,01 euro. «L’operazione si inquadra nella strategia di UnipolSai finalizzata a contribuire ai piani di sviluppo della banca, partner industriale del gruppo Unipol dal 2010 nel comparto della bancassicurazione Danni e Vita», spiega il gruppo. Ma è indubitabilmente è destinata a dare un’ulteriore scossa al risiko bancario.
  • Crac Aigis, quei risparmi tedeschi garantiti dagli italiani
Se non fosse stata salvata dal Fitd con 48,8 milioni e il passaggio di attivi e passivi per 1 euro da Banca Ifis, il crac della piccola Aigis Banca, travolta a sua volta dal default del colosso australiano Greensill, avrebbe fatto danni ben più gravi: 400 milioni di depositi garantiti da rimborsare entro sette giorni. Il Fitd ha scelto il male minore: meglio coprire le perdite che pagare i depositanti. In quel caso la beffa sarebbe stata ulteriore: perché due terzi dei 15 mila clienti di Aigis sono tedeschi. Come hanno fatto 10mila tedeschi a diventare clienti di una banca sconosciuta? Grazie a una piattaforma che compara i conti deposito ad alto rendimento nei vari Paesi. E il «turismo finanziario»; e uno dei Paesi più interessanti è l’Italia, dove un conto deposito come nel caso di Aigis, rende lo 0,90%. Senza rischi , perché fino a 100 mila euro a garantire sono le banche italiane. È un fenomeno che — rivelano alcuni banchieri — da due anni sta prendendo piede e che Banca d’Italia sta monitorando. Il meccanismo è legale, data la libertà di circolazione dei capitali in Ue. Ma porta a varie distorsioni. Una, in particolare: essendo vincolati anche a 5 anni, la banca che offre quei conti si assicura una raccolta a medio termine a un costo minimo, quando quella durata andrebbe finanziata con altri strumenti come i bond, a tassi ben più alti, essendo meno garantiti dei conti. Tanto, se va male, a coprire il buco ci pensano gli altri.

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  • Cimbri non si ferma e sale al 9,5% della Pop Sondrio
L’offerta, che si concluderà a breve, porterà UnipolSai a controllare il 9,5% della banca di cui ha già il 2,9%, dopo l’ 1% comprato di recente. Il che pone un paio di interrogativi. Il primo riguarda la Sondrio: chi altri ha comprato negli ultimi tempi, visto che è stato scambiato circa il 15% del capitale? La seconda domanda, più corposa, riguarda Unipol. La compagnia bolognese controlla già poco meno del 20% di Bper: la mossa attuale le serve a giocare da protagonista – e in casa nella prossima partita di aggregazioni, facendo da officiante alle nozze tra le due banche? Per ora Cimbri si è posizionato, quasi raddoppiando la quota che Amber ha nella popolare (secondo fonti di mercato, non sarà il fondo a vendere) e in attesa che anche la Sondrio si trasformi in spa.

  • Generali, parte da Donnet il confronto sul rinnovo
Il confronto sarà lungo ma le posizioni non paiono più inconciliabili. La governance di Generali è nuovamente sul tavolo e il dibattito lo ha aperto Francesco Gaetano Caltagirone con lo strappo del 29 aprile, quando ha deciso di non depositare le azioni in assemblea. Ma la sua voce non è l’unica fuori dal coro. I toni magari sono pacati, le posizioni meno estreme ma diversi azionisti “privati” delle Generali, con quote più o meno rilevanti, a partire da Leonardo Del Vecchio, concordano che lo schema di governo attuale necessiti di un ripensamento. E Mediobanca, dettaglio non banale, non avrebbe alcuna intenzione di ritirarsi sull’Aventino a difesa dello status quo. Anzi. Secondo quanto Il Sole ha ricostruito, quello che preme a Piazzetta Cuccia è che, qualsiasi riflessione si voglia fare, non venga condotta nell’ambito “ristretto” dei soci rilevanti ma faccia parte di un percorso da condividere in cda dove tutti gli azionisti, mercato compreso, sono rappresentanti. I numeri sono lì a testimoniarlo: dal 2016 a oggi il total shareholder return è stato del 91%, contro l’82% di Allianz e il 32% di Axa, e lo share price del 56%, superiore al 50% segnato dal Ftse Mib e al 41% di Zurich.
  • Banca Generali e la ferita mai rimarginata
  • Unipol muove nel risiko bancario: pronta a salire al 9,5% di Sondrio
  • Cattolica, archiviata l’inchiesta sulle assemblee
Il gip Giuliana Franciosi ha deciso di archiviare l’inchiesta su Cattolica Assicurazioni per presunte irregolarità nella gestione del voto nelle assemblee della compagnia. Inchiesta che aveva portato sotto la lente della procura diversi membri dell’ex board, tra cui l’ex presidente Paolo Bedoni (in tutto gli indagati erano 11). Come è noto, la procura aveva proposto al gip di archiviare e la risposta del giudice per le indagini preliminari è stata netta. Almeno stando a quanto è stato possibile ricostruire sulla base di alcuni documenti circolati nella tarda serata di ieri. In particolare, il gip Giuliana Franciosi, letti gli atti, avrebbe pronunciato decreto di archiviazione e questo perchè avrebbe ritenuto condivisibili le argomentazioni sostenute dalla procura. Tanto che, avrebbe concluso il gip, quelle stesse argomentazioni, sarebbero da intendere «recepite e trascritte».
  • Privacy, consenso anche per l’algoritmo
  • L’inerzia della Pa configura responsabilità extracontrattuale

  • Assicuratori: il costo dei cyber attacchi è triplicato in un anno
Una serie di cyber attacchi molto costosi ha fatto volare gli indennizzi versati dagli assicuratori nel mercato francese tra il 2019 e il 2020, secondo uno studio. Secondo quanto rilevato dall’Amrae, l’associazione dei risk manager si tratta di 217 mln di euro