Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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All’Italia serviranno tra 16 e 26 anni per rientrare del debito Covid e tornare ai livelli pre-crisi. Tra le grandi economie dell’Unione europea la Penisola non è però tra quelle che se la passano peggio, se messa a confronto con 67 anni necessari alla Francia o con gli 89 anni della Spagna. La previsione emerge da un’analisi di Euler Hermes, società di assicurazione crediti del gruppo Allianz. Soltanto la Germania, in base alle stime, riuscirebbe a tornare su livelli pre-crisi entro il 2028. Per l’Italia, che quest’anno toccherà il 159,3% di rapporto debito-pil, il ritorno al «business as usual» del saldo primario e della crescita nominale, ossia sui livelli registrati tra il 2000 e il 2019, dovrebbe permettere al fardello che grava sui conti pubblici di ridursi al 145% entro il 2035.
Maersk, Msc, Tirrenia, Fincantieri, Saipem, il gruppo Costa Crociere, la logistica di Geox e ancora Globo. Sono solo alcuni dei nomi illustri del settore logistica & trasporti che di recente hanno sperimentato sulla propria pelle cosa significa subire un attacco informatico e, più in generale, quanto è importante tenere in debita considerazione il delicato tema del risk management. Dell’argomento si è parlato in occasione di un webinar organizzato da Assiteca e da Bonelli Erede da cui è emerso chiaramente come trasporti e logistica in Italia abbiano ancora molta strada da fare in tema di sicurezza informatica e risk management, specie dal punto di vista della percezione e delle contromisure da adottare.
Il risparmio gestito resta in ottima salute. La mappa trimestrale dell’industria censita da Assogestioni mostra una raccolta positiva pari a 29,9 miliardi di euro. Un dato difficilmente confrontabile col trimestre precedente, quando il saldo aveva mostrato afflussi per soli 508 milioni a causa di un dato negativo di 14,4 miliardi delle gestioni di portafoglio, frutto di operazioni straordinarie e non di disinvestimenti. Nel periodo gennaio-marzo la voce di raccolta più importante è stata quella delle gestioni collettive, pari a 20 miliardi, 19,7 dei quali provenienti dai fondi aperti. Afflussi per 10 miliardi anche nelle gestioni di portafoglio. Osservando il patrimonio gestito, alla fine dei tre mesi questo era pari a 2.469 miliardi, in crescita dai 2.422 di dicembre 2020.
H14 punta su Virtuo, applicazione francese per il noleggio di automobili prossima all’esordio anche sul mercato italiano. La holding di Luigi, Eleonora e Barbara Berlusconi ha preso parte al round misto da 96 milioni di dollari chiuso dalla società basata a Parigi. L’aumento di capitale da 60 milioni è stato guidato da Axa Venture Partners e ha coinvolto anche Alpha Intelligence Capital e Bpifrance, la banca d’investimento pubblica francese che figura fra gli azionisti di Stellantis ed EssilorLuxottica. Natixis e il gruppo bancario Bpce hanno invece fornito un finanziamento da 36 milioni finalizzato all’acquisto di asset. Virtuo digitalizza dall’inizio alla fine il noleggio auto a breve, medio e lungo termine, consentendo ai clienti di gestire tutte le procedure tramite app.
Isabella Fumagalli è la nuova responsabile della divisione Bnl Bnp Paribas Private Banking & Wealth Management subentrando a Elena Goitini, che da aprile è ad di Bnl e responsabile del gruppo Bnp Paribas in Italia. Un riassetto interno al gruppo che era stato anticipato da MF-Milano Finanza lo scorso 28 aprile. Fumagalli lascia l’incarico di ceo di Bnp Paribas Cardif, il polo assicurativo del gruppo, dove era in carica dal 2002. A 34 anni è stata la prima donna ad per l’Italia della compagnia. A sostituirla sarà Alessandro Deodato, già presidente e ad di Bnp Paribas Cardif Brasile, entrato nel gruppo Bnl dal 1996.
  • ITAS
Fabrizio Lorenz è il nuovo presidente di Itas Vita al posto Giuseppe Consoli, che nei giorni scorsi è stato nominato presidente di Itas Mutua
  • Centri Bianalisi, esclusiva a Charme con Generali
Asorpresa il fondo Charme Capital Partners spariglia le carte sul dossier dei laboratori Bianalisi, battendo al fotofinish la concorrenza di Triton e F2i. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza Charme Capital Partners, gestore di fondi nato su iniziativa di Luca e Matteo Montezemolo, sarebbe riuscito a spuntare un’esclusiva per entrare in possesso del gruppo di Carate Brianza, alleandosi per l’occasione con Generali Investments. L’offerta da circa 400 milioni, messa sul piatto dal tandem, dovrebbe così consentire di aggiudicarsi un gruppo il cui giro d’affari quest’anno dovrebbe arrivare a toccare quota 100 milioni (65,5 milioni nel 2019), con un ebitda di circa 25 milioni nel 2020

  • Un quarto dei fondi è sostenibile
Per la prima volta la mappa trimestrale di Assogestioni analizza l’universo dei fondi aperti in relazione alla Sustainable finance disclosure regulation (Sfdr). Su un patrimonio promosso dei fondi aperti pari a 1.063 miliardi di euro, 276 miliardi (il 25,9% del totale) considerano le variabili ambientali e sociali nella politica di investimento. Il 90% di tale patrimonio promuove caratteristiche ambientali o sociali, mentre il 10% ha specifici obiettivi di sostenibilità. I fondi aperti sostenibili sono 1.205 e la loro raccolta è ammontata a 18 miliardi fra gennaio e marzo. In generale l’industria del risparmio gestito ha registrato sottoscrizioni nette per 30 miliardi, di cui circa 19 mld nei fondi aperti che hanno messo a segno il miglior dato dall’ultimo trimestre del 2017. Nuovo record per il patrimonio gestito a 2.469 miliardi, con le gestioni collettive (1.242 mld) superiori a quelle di portafoglio (1.226 mld). Tra i fondi aperti, i prodotti favoriti dai risparmiatori sono gli azionari (+13,1 miliardi), i bilanciati (+4,3 mld), gli obbligazionari (+2,8 mld) e i monetari (+1,4 mld).

corsera

  • Agli italiani non piace il rischio, ma la parola polizza è un mistero
Alzi la mano chi sa bene che cosa significano i termini «franchigia», «massimale», «premio» in un contratto assicurativo. Solo un italiano su tre lo sa bene, certifica l’Ivass nel primo rapporto su «conoscenza e comportamento assicurativo degli italiani», il primo realizzato al mondo a livello di nazione. Eppure quasi sette italiani su dieci (il 68,7% del campione di 2.053 persone) pensano di poter fare a meno di un assicuratore che li consigli nella scelta delle polizze e anche sull’opportunità o meno di sottoscriverne una, e non si affida a «fonti informative esterne». In generale gli italiani mostrano un eccesso di fiducia nella proprie conoscenze ma ad essa corrisponde un comportamento slegato dalla percezione del rischio. Se oltre il 76,7% degli italiani ritiene che la salute sia da tutelare, solo il 10,6% si assicura contro malattie e solo il 20,2% contro gli infortuni, come se questi eventi negativi dovessero succedere sempre «agli altri» e non a noi: gli esperti lo chiamano «bias dell’ottimismo». Per il presidente dell’Ivass e dg della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, «l’eccesso di fiducia nelle proprie capacità può indurre l’assicurato a scelte tendenzialmente poco efficaci ed efficienti. Vi è in sostanza una errata percezione del proprio livello di alfabetizzazione assicurativa».
  • «La nuova mobilità unisce l’auto e le due ruote Così anche le assicurazioni stanno cambiando pelle»
Il mondo della mobilità cambia rapidamente e i suoi attori devono adeguarsi. «Infatti noi, oggi, non assicuriamo soltanto la mobilità della vettura di proprietà, ma la mobilità della persona», spiega Alberto Tosti, direttore generale di Sara Assicurazioni. «Gli utenti possono muoversi con la propria auto, ma anche con un’auto a noleggio, in car sharing, in bicicletta o con il monopattino. Dobbiamo trovare formule assicurative di protezione del cittadino valide per ogni forma di mobilità». «Abbiamo una serie di garanzie che possono essere affiancate alla polizza auto. Si chiama MiMuovo ed è la polizza per vivere la mobilità senza confini. Offre la protezione della franchigia di un veicolo in sharing o noleggio, per esempio, la responsabilità civile su mezzi non targati quali bici e perfino skateboard, il rimborso di biglietti ferroviari o navali non utilizzati a causa di imprevisti, ma anche una copertura infortuni sul trasporto pubblico».

  • Italiani poco informati sulle polizze La pagella in media è da cinque

  • Verso polizze complementari malattia più facili da comparare
Le compagnie e le associazioni dei consumatori hanno trovato un compromesso per migliorare la leggibilità dei contratti di assicurazione malattia complementare. Infatti, nemmeno i consumatori più accorti riescono a districarsi tra tabelloni pieni di numeri e formule per sapere se l’acquisto di occhiali o le cure dentistiche sono comprese o meno. Entro maggio 2022 le compagnie dovranno rivedere il modo in cui forniscono esempi di rimborso per renderli facili e comprensibili

Handelsblatt

 

  • Gli esperti di Allianz si aspettano una stagione degli uragani più tranquilla nel 2021
Allianz si sta preparando per una stagione di uragani più benevola intorno all’Atlantico quest’anno, ma che è ancora sopra la media per gli standard a lungo termine. Gli esperti  si aspettano da 15 a 18 tempeste tropicali nel 2021, un po’ più della media degli ultimi 70 anni (14,4). Con 30 tempeste attraverso l’Atlantico così forti che i meteorologi hanno dato loro un nome, il 2020 è stato un anno di disastri naturali insolitamente violenti. La media è di 12. Tredici delle 30 tempeste dell’anno scorso hanno raggiunto velocità di più di 120 chilometri all’ora e sono state quindi classificate come uragani.