Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Si è aperta la stagione delle dichiarazioni dei redditi. MF-Milano Finanza ha chiesto a Flavio de Benedictis, avvocato specializzato sulla fiscalità della previdenza complementare e consulente Mefop, di fare il punto sulla fiscalità dei fondi pensione.
Alberto Minali è pronto a ricominciare da dove era partito. Era un giovane fresco di laurea con lode alla Bocconi e specializzazione a Yale e a Boston quando andrò a Londra a lavorare come underwriter per conto dei Lloyd’s, la più antica e blasonata compagnia di assicurazioni europea. Dal suo ufficio nella City doveva valutare e prezzare il rischio di affari nei Paesi dell’Est Europa. Poi il passaggio in Generali Assicurazioni a capo della finanza e la successiva promozione alla direzione generale, seguiti dal ritorno nella sua Verona come amministratore delegato di Cattolica fino alla rottura con l’ex presidente Paolo Bedoni. Ora la ripartenza con la spac Revo, che vedrà alla presidenza l’ex presidente di Cassa Depositi e Prestiti Claudio Costamagna e che punta a operare proprio nel settore dei rischi speciali con un importante team di underwriter, spingendo però forte sull’innovazione tecnologica e lanciando in Italia la novità delle assicurazioni parametriche. Il progetto ha ricevuto pronte adesioni, visto la credibilità di Minali e di Costamagna sul mercato; tre importanti investitori come Vittoria Assicurazioni, Fondazione Cariverona e i riassicuratori di Scor sulla spac hanno puntato 15 milioni di euro ciascuno e il collocamento che si è aperto lo scorso 11 maggio.
Il futuro di Mediobanca è uno dei temi che appassiona di più banker e analisti finanziari. Non solo perché la merchant è uno dei poli della city milanese, ma anche perché lo stretto legame con le Generali ne fa ancora uno dei centri nevralgici della finanza italiana. Ma a stimolare la curiosità del mercato in tempi recenti sono stati soprattutto i movimenti che si sono registrati nella Galassia, dalla salita di Leonardo Del Vecchio nel capitale di Mediobanca all’ingresso di Francesco Gaetano Caltagirone che, proprio su Generali, ha aperto un confronto serrato con il vertice della merchant. A rinfocolare ancor di più le speculazioni ci ha pensato qualche settimana un report di Morgan Stanley ipotizzando un blitz di Unicredit sulle Generali.
Quando 25 anni fa il Santander cominciò a investire in America Latina l’intenzione del patron Emilio Botin era scommettere su un’area del mondo che vantava tassi di crescita più allettanti rispetto a quelli europei. L’iniziativa ha avuto successo e oggi quasi la metà dei profitti del gruppo spagnolo sono realizzati oltre oceano. Ufficialmente la strategia viene sempre confermata, anche se i tempi sono cambiati e le geografie economiche non sono più quelle di inizio secolo. Soprattutto è difficile prevedere quali potrebbero essere gli effetti della pandemia su un continente dove l’instabilità economica e istituzionale è all’ordine del giorno. Ecco perché da qualche tempo analisti e banker suggeriscono che la strategia di Santander potrebbe cambiare, spostando di nuovo il baricentro verso l’Europa. Sul vecchio continente il gruppo non fa grandi incursioni almeno da quando, nel 2007, partecipò al break up di Abn Amro in cordata con Fortis e Rbs.
Tassi di interesse che salgono, e non da ieri ma almeno da inizio anno, mettendo a segno a oggi un aumento di 50-60 centesimi. E questo per colpa dell’inflazione, ma non solo. Dopo i tanti «al lupo al lupo!» stavolta siamo davvero al fatidico «ultima chiamata per i mutui»? I numeri parlano chiaro: dai minimi di dicembre-gennaio l’Irs30 anni (il parametro cui sono legati i mutui a tasso fisso di pari durata) è passato da un valore appena sotto lo zero (-0,02/-0,03%) al +0,55% del 13 maggio, appena meno dello 0,58% del giorno prima. E movimenti analoghi si sono registrati anche sulle altre scadenze lunghe: allo 0,58% è arrivato l’Irs 25 anni e allo 0,55% il 20 anni partendo dagli stessi livelli. Sempre negativi e stabili sui minimi storici invece i tassi Euribor (intorno al -0,55%), cui sono invece legati i mutui a tasso variabile.
  • L’utile UnipolSai fa +45%
UnipolSai ha chiuso il primo trimestre 2021 con un utile netto consolidato pari a 249 milioni di euro (+45,7%). La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 3,181 miliardi (+2%). La raccolta diretta nel comparto Danni è scesa a 1,919 miliardi (-3%). La diminuzione è attribuibile al comparto Auto, con premi pari a 932 milioni (-8,8%). I premi Non Auto, pari a 987 milioni, sono cresciuti del 3,1%, mentre i premi Danni sono stati pari a 1,605 miliardi(-3,6%). In crescita la raccolta di UniSalute (+7,6%) e di Siat (+8,5%), mentre Arca Assicurazioni ha registrato un incremento del 9,5%.
AZ Galaxy è un contratto finanziario-assicurativo a premio unico di tipo unit linked, attraverso cui è possibile agganciarsi a numerosi sottostanti finanziari riconducibili al gruppo Azimut (Az Life dac). In questa occasione si prende in considerazione l’opzione Active Global Balanced no load, un fondo interno della unit linked AZ Galaxy. Il prodotto deve essere pensato per un investimento di medio-lungo periodo, e al momento della sottoscrizione del contratto è possibile scegliere il regime commissionale: con costi di caricamento iniziali, regime load, o con costi di riscatto, regime no load. Il prodotto non ha una durata prefissata ed è quindi a vita intera. E’ prevista una maggiorazione minima gratuita che termina con l’estinzione del contratto e una maggiorazione standard riconosciuta fino al raggiungimento degli 80 anni dell’assicurato. La prestazione in caso di decesso prevede, oltre al pagamento del controvalore delle quote del fondo, la corresponsione del precedente valore incrementato, a partire dal giorno di conclusione e decorrenza del contratto, di una maggiorazione minima dello 0,05%. Le coperture aggiuntive sono definite Mosaico, selezionabili singolarmente o in maniera multipla ma l’età massima per accedere e sottoscriverle è di 70 anni.

Risarcibile il danno causato da una regione per aver rilasciato con notevole ritardo i titoli autorizzativi ad impianti fotovoltaici; anche quando sia intervenuta una modifica normativa che ne abbia impedito la realizzazione, rendendoli economicamente insostenibili. Lo ha sancito l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, con sentenza n. 7 del 23 aprile 2021.
Pertanto, il diritto al risarcimento del danno causato dal ritardo rispetto al termine di legge previsto per la conclusione del procedimento non viene meno per effetto di un mutamento normativo; del relativo rischio deve infatti rispondere l’amministrazione se il mutamento normativo è divenuto rilevante a causa dell’illegittimo ritardo del procedimento autorizzativo. Poiché è il regime incentivante ad essere fattore chiave per gli investimenti nel settore delle rinnovabili, la quantificazione del danno da ritardo non è circoscritta al danno emergente ma deve comprendere anche il mancato guadagno (almeno in termini di perdita di chance) derivante all’impossibilità di accedere agli incentivi, che ha compromesso la realizzabilità delle iniziative.
Unipol ha chiuso il primo trimestre con un utile netto consolidato di 361 milioni di euro, quasi triplicato rispetto ai 134 mln dello stesso periodo del 2020. Ha inciso positivamente il contributo di 119 milioni derivante dal consolidamento pro-quota del risultato di Bper che riflette, tra l’altro, le componenti economiche straordinarie connesse al badwill rilevato per l’acquisto delle attività ex Ubi. Il risultato al netto di Bper è di 242 milioni. La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 3,18 miliardi (+2%).
L’assemblea di Cattolica assicurazioni ha nominato il nuovo cda per il triennio 2021-2023. È composto da Davide Croff (presidente), Camillo Candia (vicepresidente vicario), Luigi Migliavacca (vicepresidente), Carlo Ferraresi (confermato nell’incarico di amministratore delegato), Stefano Gentili, Roberto Lancellotti, Cristiana Procopio, Daniela Saitta, Giulia Staderini, Elena Vasco, Silvia Arlanch e Laura Santori: sono tratti dalla lista presentata dallo stesso board, che ha ottenuto il maggior numero di voti.

corsera

  • Cattolica vara il nuovo board Davide Croff presidente
Rinnovato il board di Cattolica Assicurazioni con alla presidenza Davide Croff e Carlo Ferraresi confermato ceo. Due i vice presidenti: Camillo Candia (vicario) e Luigi Migliavacca. La lista presentata dal consiglio uscente è stata approvata dal 75% dei soci presenti in assemblea, pari al 48% del capitale sociale. La lista dei fondi ha eletto due consiglieri di minoranza, scalzando la lista «dei territori». Tra i soci principali, Generali e Berkshire Hathaway (oltre il 6%). «Si conferma la solidità e la profittabilità del gruppo con un risultato operativo senza precedenti a 412 milioni di euro», ha detto Ferraresi, «Cattolica dimostra di aver iniziato ad implementare il proprio progetto strategico di lungo periodo». Per Croff saranno «tre i riferimenti principali» del consiglio. La governance procederà «sui cambiamenti avviati, necessari per proiettare la stessa nel futuro, senza disperderne i valori fondanti». Il secondo è «il posizionamento futuro di Cattolica alla luce delle evoluzioni del mercato» e infine, la «sostenibilità».

  • Istat stima l’impatto della denatalità: nel 2050 60mila nascite in meno
  • Unipol triplica l’utile nel trimestre «Pronti a pagare la cedola congelata»
La conferma di voler rispettare il piano in termini di pagamento della cedola, l’allarme sul settore auto che a breve non potrà più permettersi questa dinamica di prezzi in calo, e l’auspicio che con i regolatori al lavoro, Solvency possa essere rivista. Sono questi i passaggi salienti della call tenuta ieri dal ceo di Unipol Gruppo, Carlo Cimbri, a valle della diffusione dei dati del primo trimestre. Numeri che hanno fatto registrare un forte balzo dell’utile (quasi triplicato), hanno confermato la solidità patrimoniale, la migliore raccolta nel vita e un’ulteriore ascesa nella redditività del segmento danni. Cifre, tuttavia, già in parte scontate dal mercato nei giorni scorsi tanto che il titolo della società ha chiuso in leggera discesa.
  • Cattolica, Croff nominato presidente
Il cda di Cattolica, riunitosi ieri al termine dell’assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio, ha attribuito le cariche sociali agli amministratori eletti dalla medesima assise. Davide Croff è stato nominato presidente, Carlo Ferraresi è stato confermato ad, Camillo Candia è stato nominato vice presidente vicario e Luigi Migliavacca vice presidente. «Desidero ringraziare gli azionisti per la fiducia che hanno riposto nel consiglio che oggi è stato eletto», ha dichiarato il numero uno che ha aggiunto come la compagnia rappresenti «un tassello importante nel panorama assicurativo del Paese e un patrimonio culturale del territorio di riferimento».

  • Previdenza giovani Consensi dalle Sgr sulle proposte di Plus24
Aperture e largo consenso non solo da parte delle associazioni di categoria ma anche di compagnie assicurative e di società di gestione di fondi pensione e Pip. Sembrano dunque aver fatto breccia le 10 proposte di Plus24 per agevolare l’adesione dei giovani alla previdenza complementare. Un’iniziativa lanciata la scorsa settimana e che ha l’ambizione di finire sulle scrivanie dei decisori politici poco attenti al futuro previdenziale dei giovani italiani.
  • Cinque negoziali si sono già muniti di polizza per coprire i lavoratori