Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


logoitalia oggi7

Nel 2020 il personale in forze all’Ispettorato nazionale del lavoro ha fatto scattare nuovi controlli nei confronti di 103.857 aziende, di cui 83.421 verifiche concernenti la materia lavoristica, di legislazione sociale e di salute e sicurezza sul lavoro (oltre l’80% del totale), 13.181 sul versante previdenziale (circa il 13%) e 7.255 in materia assicurativa (il 7%), attività portata avanti, nel periodo pandemico, potendo contare su soggetti effettivamente adibiti alla vigilanza complessivamente «pari a circa 3 mila unità (di cui 1.021 ispettori dell’Inps e 246 ispettori dell’Inail)», oltre il 10% delle quali prevalentemente adoperate nelle funzioni di polizia giudiziaria (militari del Comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro). Nell’annualità precedente, dunque, recita il Rapporto, «sono state definite 79.952 ispezioni e sono stati tutelati 267.677 lavoratori interessati da irregolarità», cifra che include 22.366 persone impiegate «in nero» (pari all’8,4% del totale) e 20 mila altre protette «con gli istituti della diffida accertativa e della conciliazione monocratica» (in virtù degli articoli 11 e 12 del decreto legislativo 124/2004).
Il proprietario del terreno affittato a terzi per l’esercizio di una attività di gestione rifiuti può essere, dopo la riconsegna del bene, legittimamente chiamato a rispondere a titolo sia privatistico che pubblicistico dell’inquinamento che ha interessato il sito. Ad offrire il quadro della delicata posizione del titolare del diritto reale sull’immobile alla luce delle norme ambientali è la recente sentenza 8 aprile 2021 n. 2847 con cui il Consiglio di stato, chiamato a esprimersi sulla bontà di un’ordinanza sindacale per la rimozione di alcuni rifiuti, ha incidentalmente fornito una più ampia cornice giuridica entro cui collocare la vicenda.
Il Gdpr ha aperto una voragine privacy: c’è una lunga lista di cose non fatte e gli stati dell’Ue vanno in ordine sparso. È quanto attesta la risoluzione del Parlamento europeo del 25 marzo 2021 sulla relazione di valutazione della commissione concernente l’attuazione del regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) due anni dopo la sua applicazione (www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2021-0111_IT.html). Il documento mette in fila lacune della normativa, prassi disordinate e settori senza regole. Vediamo quali sono le criticità appuntate dal parlamento Ue.
Pubbliche amministrazioni in affanno con la privacy. Norme privacy oscure mettono all’angolo gli enti pubblici. Ma anche il settore privato non può fare festa. Dal 2020 al primo quadrimestre 2021 oltre il 71% (per numero) delle sanzioni per violazioni della privacy è stata irrogata a enti pubblici e il 28,8% a soggetti privati. Su un totale di 80 ordinanze-ingiunzioni, 57 sono state indirizzate a pubbliche amministrazioni e 23 a privati. Se quelle imposte a soggetti privati arrivano, in singoli casi, a importi milionari, quelle rivolte agli enti pubblici preoccupano per la loro capillare diffusione, sia tra amministrazioni centrali sia tra enti locali.
I carrelli digitali si stanno svuotando. Ma non per effetto del testa a testa tra commercio fisico ed elettronico: in questa sfida, anzi, l’e-commerce sta reggendo il colpo della crisi pandemica. Si tratta, invece, di una conseguenza degli adempimenti richiesti dalla Sca, la cosiddetta Strong customer authentication, prevista dalla direttiva europea sui servizi di pagamento (Psd2), entrata in vigore dal 1° gennaio scorso, anche se, per i primi tre mesi dell’anno, con una applicazione soft. Stando a un’analisi di Axerve, società specializzata in pagamenti digitali, effettuata su dati di scenario forniti da Mastercard, infatti, il mercato sta perdendo circa il 43,9% delle transazioni con 3DS2, ossia il protocollo di sicurezza a 2 fattori di identificazione su cui si basa la Sca e che consiste nella verifica di almeno due elementi differenti che attestino l’identità del consumatore che fa acquisti online con carte di credito, o la validità dello strumento stesso di pagamento (per esempio, tramite informazioni quali l’impronta digitale o una password temporanea usa e getta, cosiddetta Otp). Il dato italiano ha superato di molto la media europea, che a marzo si è attestata sul 25,3%.
Il settore della tutela dei dati personali è sempre più spesso influenzato dalla pandemia. Dopo l’esplosione del Covid, e l’introduzione di tutte le misure volte a contenere il virus, sono infatti emersi numerosi aspetti legali alla tutela e alla gestione dei dati personali, soprattutto in ambito sanitario. Temi sui quali gli studi legali che si occupano del settore sono da tempo con le antenne alzate.

aflogo_mini

 

  • Generali, la lista della discordia. A un anno dal voto è già battaglia
Mediobanca è riuscita a estendere al Leone di Trieste il metodo della scelta dai consiglieri uscenti. L’imprenditore romano vorrebbe un board dove contino di più anche gli altri grandi azionisti italiani. Già dall’inizio dell’estate Galateri aprirà ufficialmente in consiglio le procedure per la selezione dei nomi e allora si capirà anche quale sarà la posizione di Leonardo Del Vecchio
  • I palazzi, il cemento e i giornali poi l’attacco ai templi della finanza
Francesco Gaetano Caltagirone. In 55 anni ha costruito 80mila appartamenti nella capitale. Ma da almeno 20 anni è uno dei protagonisti delle grandi manovre sullo scacchiere bancario e assicurativo

corsera

  • Hacker «assaltano» mega oleodotto Usa
Attacco alla «giugulare» della distribuzione del petrolio e dei carburanti negli Stati Uniti. Venerdì 7 maggio un commando di hacker ha messo fuori uso alcuni server della Colonial Pipeline, la società proprietaria di 8.850 chilometri di tubi che trasportano più di 378 milioni di litri al giorno tra greggio, diesel, gas per uso domestico, combustibile per le basi militari e per gli aeroporti civili, a cominciare da quelli di Atlanta e di Charlotte. L’incursione ha bloccato un network informatico laterale, ma l’azienda ha deciso di fermare tutta l’attività, a «titolo precauzionale». In un comunicato, ha fatto sapere di aver già accertato che «si tratta di un’intrusione per ottenere un riscatto». È un fenomeno criminale in rapida espansione. I «pirati» inquinano il software delle vittime, oscurano i dati o disabilitano le funzioni principali di un sistema. Poi offrono i codici per riportare tutto alla normalità a fronte di un consistente pagamento. La Colonial Pipeline fornisce circa il 45% del carburante e dei suoi derivati consumati sulla Costa Est, al termine di un lungo percorso che inizia nelle raffinerie di Houston, in Texas, attraversa tutto il Sud degli Stati Uniti, passando per l’Alabama e la Georgia, sfiorando la capitale, Washington, fino a Linden, nel New Jersey. La società fa capo a 5 dei principali gruppi petroliferi presenti nel Paese, tra i quali Shell e Koch Industries.

  • Fondi esg, il 70% non sa cosa sono. Banche e reti: spiegateli meglio
L’ industria italiana del risparmio gestito sta accelerando sugli investimenti Esg, ma nella competizione globale resta nella parte bassa della classifica. Più in alto degli Stati Uniti, però, che negli ultimi quattro anni, guidati dal disinteresse del presidente Donald Trump, hanno battuto il passo, anche se adesso stanno risalendo velocemente la china. La conferma che c’è ancora molto da fare viene dal basso: il 70% dei possessori di prodotti di investimento o accumulo non conosce l’argomento. E tra chi vorrebbe investire «verde» in futuro, al netto dell’indifferenza generata dal non sapere, spicca una minoranza qualificata che vorrebbe una maggior attività degli intermediari nella selezione di prodotti sostenibili adeguati alle sue necessità. Ma anche sapere di più sull’impatto che potrebbe avere un portafoglio più sostenibile sul clima e sulla conservazione delle risorse naturali.

  • Più mediazione nelle cause civili: nuove chance per i professionisti
Nuovi spazi per i professionisti della mediazione. Ad aprirli potrebbero essere gli interventi pensati dalla commissione per la riforma del processo civile, voluta dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia, per potenziare questo strumento di risoluzione stragiudiziale delle controversie: incentivi economici e fiscali per le parti, aumento delle liti per cui è obbligatorio tenere un primo incontro di mediazione prima di andare in giudizio e spinta alla mediazione delegata dal giudice. Un pacchetto di proposte che saranno trasfuse negli emendamenti governativi al disegno di legge delega sul processo civile attesi nei prossimi giorni al Senato (atto 1662).
  • Dati di collaboratori e clienti da cancellare se inutili o scaduti
I professionisti hanno un peculiare rapporto con le informazioni, una relazione quasi possessiva che induce ad accumulare tutto, possibilmente a portata di mano. In questo modo, fascicoli e faldoni si affastellano, spesso senza alcun presidio di sicurezza. Per il professionista, in generale, l’informazione va tenuta a tempo indeterminato, finché non cessa l’attività, “perché può sempre servire”. Eppure, uno dei principi fondamentali della disciplina sui dati personali è quello della limitazione della conservazione. Secondo il regolamento europeo, il dato personale è come un alimento, dopo un certo lasso di tempo, scade e va cancellato.
  • Intelligenza artificiale e governo d’impresa, un indirizzo europeo sulla responsabilità