di Carlo Giuro
Il sistema italiano di previdenza complementare è in profonda evoluzione sia per una crescita fisiologica che per gli impatti prodotti dalle normative (da Iorp 2 alla nuova disciplina del Pepp). Nell’ambito del salto di paradigma auspicato dalla Covip, un ruolo importante e poco conosciuto è interpretato dal service amministrativo. MF-Milano Finanza ne ha parlato con Alessio Garbin, direttore di Previnet, società di rilevanza nel mercato italiano della previdenza complementare e attiva anche in ambito europeo.

Domanda. Qual è il biglietto da visita di Previnet?

Risposta. Si tratta di una Tpa indipendente – Third Party Administrator – costituita nel 1995 e specializzata nell’offerta in outsourcing di servizi amministrativi e soluzioni It dedicate agli operatori della previdenza complementare.

D. Qual è il ruolo del service amministrativo nella previdenza complementare?

R. Il service amministrativo deve essere un partner del fondo pensione, capace di innovare e anticipare, sintetizzare e proporre soluzioni che, attraverso un dialogo continuo con il fondo, devono tradursi in risposte concrete a precise necessità operative e di processo, migliorandone l’efficienza senza traumi, adattandosi in modo flessibile, fluido e naturale all’operatività quotidiana propria di ciascuna realtà.

D. Quali gli impatti sulla vostra attività prodotti dalla pandemia?

R. Abbiamo beneficiato degli investimenti fatti negli anni su piani di digitalizzazione con nuove tecnologie, modelli organizzativi e operativi innovativi, sulla prevenzione in termini di cybersecurity, sullo sviluppo di un piano di emergenza, e curando l’organizzazione e lo sviluppo delle competenze professionali delle risorse umane a ogni livello.
D. Come si stanno attrezzando i fondi in Italia per adattarsi all’evoluzione normativa?

R. L’insieme delle novità introdotte da Iorp 2 hanno indotto diversi fondi pensione a valutare l’opportunità di avviare processi di concentrazione con realtà previdenziali maggiormente strutturate e che presentano particolari affinità. Previnet ha concentrato i propri sforzi per garantire ai propri clienti una gestione trasparente e una razionalizzazione della gestione amministrativa delle singole pratiche puntando a un’ operatività sempre più green, portando in modo virtuale gli uffici del fondo a casa dell’iscritto con portali web e App con accesso online.

D. Che differenze notate tra i sistemi di previdenza complementare esteri e quello italiano?

R. Il sistema della previdenza complementare italiana è molto, troppo complesso, se paragonato alle soluzioni offerte in altri paesi dell’Ue. Un chiaro esempio di ciò è la fiscalità applicabile alle prestazioni finali: un rebus per chiunque o quasi. La complessità può non essere un ostacolo per gli operatori professionisti del settore come Previnet, ma lo è invece per aderenti e potenziali aderenti. In tal senso, una semplificazione delle regole farebbe certamente da volano per una crescita delle nuove adesioni.

D. Come vi state attrezzando in vista della mobilità transfrontaliera introdotta dal nuovo Pepp?

R. Previnet già offre soluzioni amministrative e tecnologiche per gli Iorp suoi clienti, e punta a fare lo stesso per i Pepp. Pur confidando che il Pepp potrà essere un prodotto davvero semplice e portabile di Paese in Paese, riteniamo che l’esperienza da noi maturata in termini di ring-fencing sarà fondamentale. (riproduzione riservata)

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