di Anna Messia
Non solo la partecipazione (finanziaria) in Cattolica Assicurazioni. La Berkshire Hathaway che fa capo a Warren Buffett vuole fare business diretto nelle assicurazioni in Italia, a partire dalle polizze per la responsabilità civile medica e da quelle infortuni. L’occasione per riorganizzare la presenza nel Paese è stata la Brexit. La Berkshire Hathaway International Insurance ltd, che ha sede a Londra, già da anni operava in Italia con una sua branch (vigilata dall’autorità inglese) e in libera prestazione di servizio. Ma dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea la compagnia inglese ha dovuto chiedere all’Ivass l’autorizzazione per operare in regime di stabilimento. La procedura è partita a giugno 2020 ed è durata diversi mesi. Del resto il regime di stabilimento per una compagnia extra-Ue richiede di fatto una struttura molto simile a quella di una compagnia assicurativa in termini organizzativi, ma il gruppo è andato avanti rispondendo a tutte le richieste dell’autorità e nei giorni scorsi ha incassato il via libera dell’Ivass a lavorare in diversi settori del ramo Danni, dagli infortuni alla Rc auto passando l’incendio e la Rc generale. L’intenzione della compagnia, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è spingere soprattutto sulla crescita di due rami di attività, gli infortuni e la Rc medica. Per quanto riguarda la prima tipologia di polizze, quelle infortuni, la compagnia aveva programmato di svilupparsi nel ramo nel 2020. Poi la pandemia ha scombussolato i piani, ma ora, incassato il via libera dell’Ivass, la Berkshire Hathaway International Insurance sarebbe intenzionata a riprendere in mano il dossier delle polizze infortuni e a spingere anche sulla crescita della Rc medica, dove la compagnia ha già una buona posizione di mercato in Italia in un settore che le assicurazioni tradizionali hanno preferito lasciare. Non a caso leader del mercato malpractice in Italia è oggi l’americana AmTrust, ma anche Berkshire Hathaway International Insurance sembra evidentemente vedere occasioni di affari anche se la pandemia ha obbligato il settore a rivedere il business. Non solo; il gruppo sarebbe pronto a cogliere altre occasioni di crescita che si presentassero in Italia, mentre la partecipazione in Cattolica, che fa sempre capo a Buffett, resta finanziaria. Dopo che Generali ha sottoscritto l’aumento di capitale di 300 milioni, la General Reinsurance Ag, che fa capo sempre a Buffett, ha visto diluire la propria quota dal 9,047% a poco più del 6% e ora resta da vedere se deciderà di aderire alla seconda tranche da 200 milioni che Cattolica dovrà chiudere entro luglio, in base agli impegni presi con l’Ivass. (riproduzione riservata)

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