La penetrazione dell’utilizzo di internet fra la popolazione italiana a marzo 2021 è pari al 74%, dato in crescita di 4 punti percentuali rispetto a dodici mesi fa. La conferma che la pandemia da Covid-19 ha agito come acceleratore su questo fronte arriva dai dati di Comscore che mostrano anche come si sono mosse le singole categorie in termini di utenti a un anno dal suo inizio. I siti di news a marzo hanno mantenuto stabile la propria audience rispetto allo scorso anno, mantenendo finora l’incremento che si era registrato e passando da 38,1 milioni di visitatori unici di marzo 2020 ai 38,2 milioni dello stesso mese di quest’anno con una penetrazione pari al 95% del totale navigatori. Le audience del mondo dell’intrattenimento registrano invece una crescita del 3% con 38,8 milioni di visitatori unici (erano 37,7 a marzo 2020), raggiungendo il 97% della popolazione digitale italiana.

In maniera analoga anche i social network e l’instant messaging vedono una penetrazione sostanzialmente stabile (+1%) rispetto allo scorso anno, rispettivamente con 37 e 34 milioni di visitatori unici mensili, nonostante all’interno della categoria ci sia da sottolineare la significativa crescita di TikTok, oggi sopra i 10 milioni di visitatori unici (+59%), e quarto social in Italia per utenti.

La variazione anno su anno del +2%, che ha portato la categoria retail a raggiungere un’audience pari a 37,3 milioni di visitatori (93% di reach), le ha permesso anche di superare proprio a marzo 2021 i social network. Apprezzabili inoltre le crescite dei siti di sport, che rispetto a marzo 2020 (all’inizio del quale si fermò il campionato il calcio) registrano una crescita dell’8% in termini di visitatori unici, oggi pari a 31 milioni, ossia il 77% della popolazione digitale italiana. Penetrazione simile a quella dei siti dedicati alla salute, il cui numero di visitatori si attesta sui 31,4 milioni (+1%), mentre rimane invariato il dato dei siti government che confermano i 21,4 milioni di visitatori unici mensili.

Il tempo speso totale (importante indicatore per comprendere il cambiamento del comportamento degli Italiani online) è cresciuto del 3% rispetto a marzo 2020 (quando si era comunque registrato un considerevole +36% rispetto all’anno precedente), e diventa del +7% se si guarda alla sola componente mobile.

Se allo scoppio della pandemia quella delle news era stata una delle categorie che più di tutte aveva beneficiato del maggior tempo speso online dagli italiani (+129% rispetto a marzo 2019), a dodici mesi di distanza si assiste a una fase di assestamento con un 26% del tempo in meno rispetto a dodici mesi fa. In maniera analoga, instant messaging e social network non hanno vissuto nuovi picchi dopo marzo 2020, perdendo come nel caso dell’instant messaging l’8% del tempo speso totale, o al massimo replicando i livelli di dodici mesi fa, come nel caso dei social network, dove comunque si osserva uno shift di engagement verso i social più giovanili come Instagram (+89%) e soprattutto TikTok (+149%).

Chi invece è riuscito a capitalizzare nel lungo periodo l’attenzione degli italiani online sono i player dello streaming video e audio e l’e-commerce, che soprattutto dopo l’estate vedono crescere costantemente il tempo speso fino ad arrivare alle variazioni positive anno su anno del 26% per l’entertainment e del 19% per il retail di marzo 2021. Fra le performance, Comscore sottolinea quella di Spotify (+105%), Sky Italia (+32%) e PrimeVideo (+310%) da un lato, e dall’altro di Shein (+717%), Zalando (+89%) e di nuovi operatori come Vinted, oggi prima mobile app retail in Italia per tempo speso medio per visitatore.

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