Il numero di reclami da parte dei consumatori verso gli intermediari assicurativi  (presentati all’ombudsman delle assicurazioni) in Germania è aumentato leggermente l’anno scorso. Tuttavia, con meno di 300, rimane ad un livello sorprendentemente basso. Circa due denunce su tre erano “non ammissibili”. Il pomo della discordia più frequente è stata l’assicurazione sulla vita.

Nel dettaglio il Versicherungsombudsmann ha ricevuto 298 (2019: 261; 2018: 283) reclami contro un intermediario assicurativo lo scorso anno. Questo corrisponde ancora a una quota inferiore allo 0,2% del numero totale di reclami ricevuti. Ancora una volta, ben oltre la metà delle richieste contro un intermediario è stata respinta come inammissibile.

E’ quanto emerge dal rapporto annuale 2020 dell’organo di conciliazione.

Alla fine del 2020, circa 197.400 intermediari assicurativi erano elencati nel registro corrispondente dell’Associazione delle Camere dell’Industria e del Commercio tedesche e.V. (DIHK).

Nel complesso, tuttavia, è da notare che la maggior parte dei reclami contro gli agenti sono attribuiti alle compagnie di assicurazione. Inoltre, secondo il rapporto, “bisogna tener conto che il numero di reclami contro gli agenti di assicurazione è troppo piccolo per una valutazione statistica dettagliata.

Dei 283  reclami verso gli intermediari trattati nell’anno in esame, nemmeno uno su tre era ammissibile. In circa un caso su 26, il denunciante non ha portato avanti il caso.

L’impossibilità di portare avanti il procedimento era dovuta alla mancanza di un collegamento con la mediazione contrattuale in più della metà dei casi. Il secondo gruppo di casi più frequenti, con una quota di un terzo, è stata la mancanza di notifica preventiva all’intermediario assicurativo.

Le osservazioni ammissibili riguardavano principalmente l’intermediazione di contratti di assicurazione sulla vita (circa il 43%). Oltre alla categoria “altre assicurazioni”, sono state registrate quote di circa il nove per cento ciascuna anche per i segmenti della protezione giuridica, della mobilia domestica e dei danni auto.

A differenza dei reclami contro le compagnie di assicurazione, l’ombudsman non può prendere decisioni vincolanti per gli intermediari. I consumatori “ricevono comunque in ogni caso un esame giuridico competente con un ragionamento comprensibile”, si legge in una nota del mediatore. Questo permetterebbe loro di avere delle basi per decidere come procedere.

Il rapporto continua dicendo che l’ombudsman ha concluso quasi tre reclami ammissibili su quattro valutandoli. Un accordo è stato raggiunto in circa un caso su 50.

In poco meno di un settimo dei casi, il difensore civico ha fornito una soluzione. Ciò significa che l’intermediario ha rinunciato in tutto o in parte alla linea d’azione che era stata contestata dal denunciante. Per i ritiri, viene riportata una percentuale di circa il tre per cento.

Per il rimanente quindicesimo dei reclami ammissibili, “il procedimento non poteva essere deciso nel merito perché la valutazione finale dipendeva da questioni il cui trattamento avrebbe seriamente compromesso il funzionamento efficace dell’organo di conciliazione”, continua la pubblicazione.

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