La media delle proposte è del 102%, ma si può ottenere di più. Con l’aggiunta di garanzie e servizi
Si moltiplicano le offerte di banche e assicurazioni per la cessione
di Anna Maria Castello

Il Superbonus al 110% consentirà a milioni di famiglie di ristrutturare casa a costo zero o quasi e questo basterebbe a spiegare il perché del successo di questa misura, nata con l’obiettivo di accelerare il percorso di transizione verso una migliore efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano e una riduzione del rischio sismico. La richiesta così elevata, oltre che l’esigenza di gestire un iter burocratico complesso, ha fatto sì sul tema si sia acceso l’interesse di tutti i maggiori istituti bancari e, via via, anche di finanziarie e assicurazioni. La gran parte degli istituti di credito e molti di quelli del panorama assicurativo oggi ha una propria offerta. Come funziona? Il costo dei lavori, che è detraibile al 110%, può essere ceduto e le banche così come le compagnie assicurative si sono subito organizzate per operare in questo senso (o per mettere a disposizione un prestito ponte per chi non ha la necessaria liquidità iniziale). Non solo. Per venire incontro alle famiglie, hanno anche attivato servizi di consulenza ad hoc per tutte le pratiche burocratiche e stretto accordi con partner di rilievo sia per gli aspetti tecnici, sia per quelli fiscali. In estrema sintesi, il proprietario che farà i lavori di riqualificazione, ogni 100 euro di spesa riceverà, al momento della dichiarazione dei redditi, una detrazione pari al 110% del costo dei lavori. Questo significa che otterrà 110 euro che potrà usare come sconto sulle tasse future da pagare (si dice in compensazione con le imposte da pagare). Potrà scontare questo importo sulle tasse in cinque anni e quindi in cinque rate di pari importo. In alternativa potrà chiedere all’impresa che ha fatto i lavori uno sconto in fattura pari al 100% della spesa. Questo però a fronte della cessione del credito fiscale.
Cosa offrono le banche? La gran parte degli istituti riacquista il credito con un prezzo che è inferiore ai 110 euro. La differenza tra una proposta e l’altra è molto ampia. Occorre quindi scegliere con cura. Oggi la media è intorno ai 102 euro per ogni 110 euro di credito d’imposta. È il caso dei grandi istituti come Intesa Sanpaolo, così come di Unicredit. Ci sono poi operatori che hanno predisposto iniziative più allettanti, come il caso di Fineco, che ha una proposta a 105 euro.

Anche Poste Italiane è nella partita. Sul proprio sito offre informazioni su questa opportunità. Non è specificato il «prezzo» preciso ma utilizzando il simulatore messo a disposizione di chi è a caccia della iniziativa migliore emerge che il rimborso (per un periodo di cinque anni a partire dal 2021) è pari a 104.556 euro per un importo di 110 mila euro da cedere.

In ogni caso, la cessione del credito è diventata terreno di sfida. Occorrere quindi tenere gli occhi bene aperti per non farsi sfuggire le occasioni più vantaggiose. Il panorama di proposte è molto ampio. Anche le compagnie assicurative sono impegnate sul Superbonus al 110% con iniziative ad hoc.

Per fare un esempio, Axa offre la possibilità di cedere alla compagnia il credito ed ottenere la disponibilità economica necessaria per effettuare gli interventi edilizi. Axa, a fronte della cessione del credito d’imposta, riconoscerà infatti il 102% dell’importo per gli interventi effettuati in regime di Superbonus 110%. Anche Generali Italia è entrata in questo segmento e offre il 102% di liquidità, oltre a servizi di assistenza con piattaforma ed help desk e soluzioni assicurative dedicate alle coperture catastrofali, agevolazioni per coperture di Responsabilità Civile per le imprese edili e Responsabilità civile professionale per ingegneri, architetti e geometri. Le proposte sono tante e molto spesso si differenziano anche per i servizi extra che aggiungono, primo tra tutti un ampio sostegno di consulenza per riuscire a districarsi nel labirinto di pratiche richieste per accedere a questa agevolazione. (riproduzione riservata)

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