GIURISPRUDENZA IN PILLOLE

Autore:  Bianca Pascotto
ASSINEWS 331 – giugno 2021

Una conferma in merito al valore probatorio che assiste il verbale del pronto soccorso, è giunta dal Supremo Collegio con la recente pronuncia n. 16030 del 28 luglio scorso.

Il verbale e le certificazioni mediche rilasciate dei medici operanti nel presidio del Pronto Soccorso rivestono la natura di atti pubblici e fanno piena prova fino a querela di falso, ai sensi dell’art. 2700 del codice civile, della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti.

IL CASO
Tizio si rivolge al Tribunale di Nola per ottenere il risarcimento del danno provocato da un veicolo che non si è fermato dopo l’urto, dileguandosi nel nulla. Tizio asserisce di essere stato colpito sulla parte sinistra mentre era in sella al proprio motociclo da un veicolo di colore chiaro che gli avrebbe fatto perdere il controllo del mezzo per poi terminare la propria corsa contro un muro di cinta con procurate serie lesioni personali.

Il Tribunale respingeva la domanda non ritendo provata la dinamica e analoga sorte subiva l’appello promosso avanti alla Corte di Napoli con conferma della sentenza di primo grado e delle ivi indicate motivazioni.

LA SOLUZIONE
Anche per la Cassazione non c’è margine per l’accoglimento della domanda risarcitoria. A giudizio del giudice di legittimità, sia la Corte d’Appello che il Tribunale avrebbero fatto buon governo delle norme che attengono alla prova e ai canoni di motivazione della sentenza, posti alla base della decisione assunta.

CONTENUTO A PAGAMENTO
Il contenuto integrale di questo articolo è visualizzabile solo dagli abbonati aMENSILE Non sei abbonato?
Scopri i piani di abbonamento
Sei già abbonato? Effettua il login nel modulo sottostante
Hai dimenticato la Password?
Registrati

© Riproduzione riservata