Il 24 giugno, durante l’Assemblea annuale di AIBA, i broker associati sono chiamati al voto sulle modifiche allo Statuto e al Codice deontologico dell’associazione, come si apprende da una nota dell’associazione.

Le proposte di modifica avanzate dal Gruppo di lavoro e poi discusse e approvate in Giunta e in Consiglio Direttivo, nascono dall’esigenza di seguire i cambiamenti che investono la società e il mercato dell’intermediazione assicurativa, adattando anche le norme che regolamentano l’attività dei broker propri associati, ispirate ad elevati standard di etica e di professionalità.

“Sulla scorta delle segnalazioni che ci sono pervenute dalla base associativa sono intervenuti ulteriori elementi ed emerse alcune criticità per cui risulta indispensabile una parziale rivisitazione delle norme, riformando alcuni punti relativi sia allo statuto che al codice deontologico – commenta il Presidente di AIBA, Luca Franzi de Luca – è un’iniziativa che si inserisce in un percorso di rinnovamento partito con la riforma delle norme sulla nomina delle cariche elettive, garantendone l’alternanza e quindi la rappresentatività, e che sta proseguendo in più direzioni, da un lato, nei rapporti tra associazione e broker, con la transizione della comunicazione verso gli associati a modalità digitali e immediate. È un percorso coerente con la mission dell’associazione, di rappresentanza e tutela di tutti i broker, dalle aziende piccole, a quelle medie, ai grandi gruppi, che costituiscono il patrimonio della nostra associazione.”

Fulcro delle riforme del Codice deontologico saranno le norme dedicate al rapporto tra i broker, in particolar modo quelle sui passaggi di portafoglio, con gli obiettivi di essere più moderni nella relazione con i clienti, di tutelare una leale e sana concorrenza e di ridurre i contenziosi, restituendo all’attività del broker la dignità professionale che le compete. Un’evoluzione dell’autoregolamentazione dei broker Aiba che mira in primis alla salvaguardia della loro attività, soprattutto quella della realtà più bisognose di tutela sul mercato, resa ancora più necessaria dopo l’attuazione della direttiva europea con le norme entrate in vigore lo scorso 31 marzo.

Per quel che riguarda lo Statuto, le riforme insistono in primis sulla valorizzazione del Comitato Tecnico Scientifico, che da sempre ha un valore fondante all’interno dell’Associazione, inquadrandolo come Organo dell’Associazione e definendone l’organizzazione e il funzionamento a livello statutario.

Sulle proposte dovranno esprimersi i broker associati, con votazione unica all’interno dell’Assemblea del 24 giugno. Aiba ha già realizzato la prima sessione informativa sulle proposte di riforma. Sarà possibile approfondire nel dettaglio i testi delle nuove norme disponibili sul sito www.aiba.it nell’area riservata agli associati e partecipando alla prossima sessione webinar organizzata per il 21 maggio dalle 9.30 alle 11.30.