di Giogrio Nicastri
Anche in aprile è proseguita la corsa dei prestiti e dei depositi, mentre in marzo sono diminuite le sofferenze nette, tornando sotto quota 20 miliardi. Sono queste le prime evidenze emerse nel consueto rapporto mensile dell’Abi, nel quale viene messo in evidenza che i prestiti a famiglie e imprese sono pari a 1.314 miliardi di euro (+,4,2%), pur in rallentamento rispetto al mese precedente (+4,6%). In totale, i prestiti a residenti in Italia si colloca a 1.715,6 miliardi, con una variazione annua del +3,1% (in linea con il mese precedente), con i prestiti a residenti in Italia al settore privato in aumento del 3,8% su base annua a 1.454 miliardi. Positivi risultano sia la dinamica annua della raccolta bancaria dalla clientela sia il trend dei depositi, mentre resta negativo l’andamento della raccolta da obbligazioni. La raccolta da clientela del totale delle banche operanti in Italia è di 1.970,6 miliardi, in crescita del 6,4% rispetto a un anno prima. I depositi da clientela residente registrano una crescita tendenziale dell’8,4%, con un aumento in valore assoluto su base annua di oltre 136 miliardi, portando l’ammontare dei depositi a 1.756,6 miliardi. La variazione annua delle obbligazioni è negativa e pari a -7,3% (-7,4% il mese precedente). L’ammontare del controvalore delle obbligazioni è risultato di 214 miliardi. A marzo le sofferenze nette erano di 19,9 miliardi di euro, in calo rispetto ai 20,1 miliardi di febbraio, ai 26,5 miliardi di marzo 2020 e ai 31,7 miliardi di marzo 2019 (-11,8 miliardi pari a -37,1%). Guardando il livello delle sofferenze nette, la riduzione è ammontata a 68,9 miliardi (-77,5%) rispetto al livello massimo raggiunto nel novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette/impieghi si è attestato all’1,15% (1,53% a marzo 2020, 1,84% a marzo 2019 e 4,89% a dicembre 2015).

Sono risultati in calo i tassi d’interesse sulle consistenze dei prestiti a famiglie e imprese, oltre che sulle nuove operazioni. Il tasso sui prestiti in euro a famiglie per l’acquisto di abitazioni era pari a 1,34% (1,36 % nel mese precedente; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui l’85,4% erano mutui a tasso fisso (88% il mese precedente). Il tasso medio sui nuovi prestiti in euro alle società non finanziarie è sceso all’1,18% dall’1,26% del mese precedente (5,48% a fine 2007). Il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è risultato infine del 2,22% (2,23% il mese precedente; 6,16% a fine 2007). (riproduzione riservata)

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