Il rifiuto degli assicuratori britannici di pagare le richieste di risarcimento delle aziende che hanno dovuto chiudere l’attività per i Covid-19 è sempre più un caso. Le pressioni della politica aumentano visto che se non verrà riconosciuta la validità della copertura business interruption al coronavirus, migliaia di piccole aziende che sarebbero sopravvissute alla crisi, dovranno invece chiudere per sempre.

Insomma, la faccenda è molto delicata. Nei giorni scorsi, l’Associazione degli assicuratori britannici (Abi) ha ricevuto una lettera firmata da circa 700 imprenditori che accusano in pratica l’industria assicurativa di scarso senso di responsabilità.

Sono infatti migliaia le piccole aziende tra hotel, ristoranti, dentisti, mondo del turismo e dei viaggi che rivendicano il diritto a veder risarciti i danni subiti dal blocco delle attività. In fondo, avevano sottoscritto una polizza proprio per sentirsi sicuri nei momenti di grande emergenza.

Da parte sua, però l’Abi ha già fatto sapere da settimane che la maggior parte delle polizze sottoscritte non comprendono l’impatto pandemico del Covid-19 e pagare per qualcosa che non è compreso nel contratto farebbe letteralmente esplodere l’intero mondo assicurativo.

Tuttavia, secondo la stampa inglese alcuni esperti del settore sostengono che alcuni potrebbero nutrire qualche speranza di essere risarciti poiché alcune polizze non sarebbero chiarissime sul punto in questione. Questo ha scatenato molti assicurati che hanno minacciato singole azioni legali ma anche anche class action nei confronti di alcune imprese. Hiscox, QBE, Allianz, RSA e Zurich quelle maggiormente nel mirino, poiché i loro contratti di polizza non sarebbero del tutto chiari.

A Londra alcuni commercianti hanno istituito il Covid Claims Group per sensibilizzare sull’argomento le piccole e micro imprese.

Un portavoce dell’Abi ha detto che “gli assicuratori sono consapevoli dell’eccezionalità della situazione e che le aziende stanno vivendo un momento di grande preoccupazione. Nonostante la maggior parte delle coperture non copra il caso della pandemia, le compagnie britanniche stiamo una spesa di oltre 1,2 miliardi di sterline in sinistri relativi a Covid-19. Ciò include circa 900 milioni di sterline di indennizzi per sinistri di polizze business interruption”.

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