Cresce il valore assicurato in agricoltura. I numeri della campagna assicurativa agricola 2019 e pubblicati sul Rapporto Ismea dedicato alla gestione del rischio in agricoltura parlano chiaro. Per il terzo anno consecutivo si conferma infatti il trend di crescita delle assicurazioni nel settore agricolo. Il mercato agevolato ha raggiunto un valore assicurato pari a quasi 8,3 miliardi di euro, per un incremento annuo del 5,1%.

L’Ismea sottolinea come la composizione del portafoglio assicurativo sia fortemente concentrata sulle colture vegetali, la cui quota di mercato si attesta al 72%, contro il 16% della zootecnia e il 12% delle strutture.

Nel dettaglio, cresce di quasi il 20% il valore delle polizze strutture (oltre 1miliardo di euro), si consolida (+4%) la dimensione del mercato assicurativo agevolato delle colture vegetali, a 5,9 miliardi (il secondo miglior risultato dopo quello del 2014), mentre è apparso meno dinamico il segmento delle polizze zootecniche, il cui valore è aumentato solo dello 0,4%, a 1,3 miliardi di euro.

Le aziende agricole che hanno stipulato un contratto assicurativo nel 2019 sono state in tutto 76mila, di cui quasi 64mila nel comparto vegetale, in crescita dell’1,2% sul 2018. Dal punto di vista geografico a fare la parte del leone sono le aziende del Nord Italia, dove si concentra l’81,4% del valore assicurato totale, mentre è sensibilmente cresciuta la partecipazione al mercato assicurativo delle regioni meridionali che ha raggiunto il 10,4% del totale, grazie alla forte crescita del valore sostenuto (+31,8%). Al Sud il numero di aziende agricole assicurate ha raggiunto le 10mila unità (+15,3%).

Il dato significativo è che la “polizza due rischi” autorizzata dal Mipaaf dal 2018 come strumento di transito verso la “multirischi” sta favorendo la diffusione delle assicurazioni agevolate.

Dal Rapporto emerge nel 2019 una maggiore frequenza dei fenomeni meteorologici avversi, con l’ultima annata, la più calda di sempre dopo il record del 2016, che ha mostrato un’intensificazione degli eventi calamitosi.

Secondo l’Ismea “non appare più rinviabile una riforma dell’intervento pubblico, con particolare riferimento ai rischi catastrofali, prevedendo l’istituzione di un Fondo di mutualità Nazionale, a tutela di tutte le aziende agricole italiane, al fine di arginare sperequazioni ancora evidenti nella distribuzione delle risorse finanziarie”.

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