Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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La Commissione Europea vede l’Italia in profonda recessione. Quest’anno, a causa della crisi da Covid-19, la crescita del pil italiano sarà negativa a -9,5%, l’anno prossimo ci sarà una ripresa parziale a +6,5%. Questa la previsione della Commissione europea quando il governo italiano prevede un -8% e un +4,7%. L’anno scorso la crescita del pil è stata dello 0,3%. Anche il tasso di inflazione sarà negativo quest’anno a -0,3% e tornerà a +0,7% nel 2021 (+0,6% nel 2019). Mentre il tasso di disoccupazione salirà all’11,8% nel 2020 per scendere nel 2021 al 10,7% (10% nel 2019). Solo la Grecia avrà una caduta del prodotto annuo lordo più forte di quella italiana: -9,7% quest’anno. Segue la Spagna con un -9,4% e un recupero l’anno prossimo a +7%. In Germania il pil quest’anno è visto a -6,5% e in salita al 5,9% nel 2021; -8,2% e +7,4% in Francia.
Crédit Agricole guarda già alla ripresa. Nel trimestre le varie entità del gruppo francese attive in Italia hanno realizzato un utile di 145 milioni di euro. Sul dato, in calo del 35% rispetto allo stesso periodo del 2019, ha inciso l’aumento degli accantonamenti per perdite sui crediti che a livello di gruppo sono saliti di circa 400 milioni a causa dell’impatto su imprese e famiglie del Covid-19. Ciononostante, l’attività commerciale di Crédit Agricole in Italia è rimasta dinamica. Con 10mila collaboratori in regime di smart working, il totale finanziamenti all’economia è cresciuto del 4,6% a 77 miliardi e la raccolta totale, comprensiva del patrimonio in gestione e dell’attività di banca depositaria, ha superato i 242 miliardi. Il gruppo bancario, in particolare, ha incrementato del 7% le erogazioni rispetto al trimestre precedente, soprattutto a favore delle imprese (+22%). «Stiamo intervenendo con concretezza operativa in tutti gli ambiti, favorendo la programmazione degli investimenti per la ripresa», ha sottolineato Giampiero Maioli, responsabile del Crédit Agricole in Italia, «abbiamo messo in campo non solo liquidità e finanziamenti ma anche la solidità di un gruppo internazionale che in Italia è presente con tutte le linee di business e che offre un servizio veloce a 360 gradi».
Torna a riunirsi oggi il cda di Cattolica Assicurazioni, ma, a quanto sembra, nessuna decisione sarà presa per quanto riguarda la data dell’assemblea, che in sede ordinaria dovrà approvare il bilancio 2019 e in sede straordinaria votare importanti modifiche alla governance. A questo punto tutto sembra rinviato a un nuovo consiglio, già in programma per il 15 maggio, che presumibilmente sfrutterà tutto il tempo a disposizione per la convocazione dell’assemblea, la cui data ultima, secondo la normativa, è il 30 giugno.

La ripresa dell’attività lavorativa obbliga a integrare il Documento di valutazione rischi (Dvr) con le misure di prevenzione del rischio Covid-19 e diffusione della pandemia. Medici in prima linea: anche se l’obbligo ricade sul datore di lavoro «è opportuno» che l’aggiornamento del Dvr avvenga con la collaborazione dei medici «consulenti globali» delle aziende. Tra l’altro, spetta a loro sottoporre a visita medica, al rientro in azienda, i lavoratori guariti dalla malattia al fine di confermare l’idoneità alla mansione (la malattia riduce fino al 30% la funzionalità polmonare). A stabilirlo è la circolare n. 14915/2020 del ministero della salute che, peraltro, autorizza i medici a sospendere fino al 31 luglio le visite periodiche e alla cessazione del lavoro.
Corsa alla sospensione dei mutui prima casa. Il 53% di coloro che hanno un finanziamento per l’acquisto dell’immobile, (circa 3 mln di famiglie) hanno chiesto o chiederanno lo stop al pagamento delle rate a fronte dell’emergenza Covid-19. È quanto emerge da una ricerca effettuata per Facile.it da mUp research e Norstat, che ItaliaOggi è in grado di anticipare. La ricerca si è concentrata non solo su quanti fossero i nuclei che avevano chiesto la sospensione, ma soprattutto quanti fossero quelli che, vista la situazione economica, ci stavano seriamente pensando. Ebbene, dall’indagine emerge che fra quelli che hanno un mutuo per la casa attivo, più di una famiglia italiana su due (ovvero il 53%, pari a quasi 3 milioni di famiglie) ha già sospeso o sta pensando di sospendere il finanziamento.

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  • Bper e Crédit Agricole in calo gli utili del trimestre
Crédit Agricole in Italia nel primo trimestre dell’anno ha registrato un utile netto di 145 milioni (-35%) con un risultato di competenza del gruppo francese di 109 milioni. Il calo è legato ad accantonamenti a fronte della pandemia. Questi accantonamenti hanno impattato anche sulle attività bancarie in Italia (Cariparma) con un risultato netto di 49 milioni, in calo del 21%. La crescita dei finanziamenti all’economia sale a 77 miliardi di euro (+4,6%), con la raccolta a quota 24 miliardi. «Prosegue in maniera forte il nostro sostegno a famiglie e imprese nonostante il momento di grande incertezza » dice Giampiero Maioli, responsabile di Crédit Agricole in Italia. Sotto pressione anche i conti del primo trimestre di Bper. L’utile netto della capogruppo è in calo a 6,1 milioni di euro (-87,32%) con un utile netto consolidato a 10,4 milioni (-79,63%) rispetto ai 51 dello stesso periodo del 2019. L’ad Alessandro Vandelli rileva «la valenza strategica delle operazioni straordinarie completate nel corso del 2019», come il progetto di acquisizione di un ramo d’azienda da Intesa Sanpaolo a valle dell’Ops lanciata da questa su Ubi Banca. «Il gruppo — conclude Vandelli — ha evidenziato una buona capacità di generare ricavi. Abbiamo messo in campo l’impegno costante nei territori presidiati per attuare misure di sostegno a famiglie, operatori economici e imprese ».
  • I giovani morti per Covid lasciano in eredità mini-pensioni da 200 euro
Sono meno del 5% dei morti totali per Covid 19: 1.255 al 4 maggio, le vittime più giovani del coronavirus. Avevano tra 20 e 60 anni. Se erano lavoratori e avevano coniugi e figli a carico, hanno lasciato loro in eredità non solo lo strazio immenso, ma anche una pensione di reversibilità da fame. E questo è tanto più vero per gli under 50: 295 persone decedute per Sars-Cov-2 al 4 maggio, secondo i calcoli dell’Istituto Superiore della Sanità. Molti tra loro, se non tutti, ricadevano per intero nel sistema contributivo di calcolo della pensione. E se muori giovane — con 10-15-20 anni appena di versamenti — lasci a tua moglie o tuo marito il 60% della pensione che ti sarebbe spettata, come prevede la legge per tutti. Ma che in questo caso si traduce in una mini-pensione da 200-300 euro. Tra l’altro neppure integrabile al minimo, come succede a chi ha assegni al di sotto della sussistenza.  L’anzianità convenzionale riguarda solo il trattamento previdenziale, ovvero la pensione che si lascia in eredità. Non ha nulla a che vedere con i contagi da Covid di origine professionale: 28 mila denunciati a Inail fino al 30 aprile, la maggior parte da operatori sanitari, di cui 98 mortali. Casi trattati come infortuni invalidanti o mortali con relative rendite e indennizzi.

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  • L’Europa fa i conti delle chiusure. Italia, debito pubblico oltre il 158%
«L’Europa sta sperimentando uno choc senza precedenti dalla Grande Depressione». Il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, ha presentato le Previsioni economiche di primavera della Commissione europea, che tengono conto dell’impatto del lockdown deciso per contenere il diffondersi del coronavirus: in tutti gli Stati membri c’è un crollo del Pil e un aumento considerevole del debito pubblico, anche se in misura differente da Paese a Paese (l’Italia arriverà al 158,9% del Pil). Ma è soprattutto la velocità della ripresa nel 2021 che sarà diversa, rischiando di mettere in crisi l’unità del mercato interno. Nel 2020 la crescita dell’Eurozona crollerà del 7,7% mentre quella dell’Ue nel suo insieme del 7,4%. La caduta del Pil dell’Italia è stimato per quest’anno del 9,5% (peggio di noi fa solo la Grecia, -9,7%), della Francia dell’8,2%, della Germania del 6,5%. Nel 2021 tutti riprenderanno a correre: il Pil dell’Eurozona +6,3%, dell’Italia +6,5%, della Francia +7,4%, della Germania +5,9%. Entro la fine del 2021 solo l’attività economica di Germania, Austria, Croazia, Slovacchia e Polonia sarà tornata ai livelli pre-coronavirus. Invece il livello della produzione di Italia, Spagna e Olanda resterà, in base alle stime, sotto del 2% rispetto a fine 2019. «Tra i Paesi più grandi — ha spiegato Gentiloni — l’Italia è stata colpita per prima e con più forza, con le misure di contenimento che ora cominciano ad essere rimosse gradualmente, l’economia comincerà la ripresa dalla seconda metà del 2020. Ma si prevede che la ripresa italiana prenderà più tempo che negli altri Paesi».

  • Autostrade, c’è la prima mappa dei grandi rischi sulla rete Aspi
Autostrade per l’Italia (Aspi) inizia la pubblicazione sul proprio sito web dei risultati delle ispezioni trimestrali obbligatorie sui suoi viadotti. In pratica, una versione sintetica dei dati che la società carica nell’Ainop e che a regime dovranno servire all’Ansfisa, concepita dallo stesso decreto come superagenzia di controllo statale ma parzialmente svuotata strada facendo e non ancora operativa (ha accumulato oltre un anno di ritardo), come Il Sole 24 Ore ha denunciato il 3 novembre 2019. Per Aspi sono risultati del cambiamento reso necessario (e ora avviato) dal crollo del Ponte Morandi e delle ispezioni con report della consociata Spea edulcorati di cui si sospetta su tutta la rete, come emerso dalle indagini delle Procure di Genova e Avellino. Ma sono solo i primi risultati: l’Ainop resta largamente incompleto: solo Aspi vi ha caricato i report sulle oltre 4.500 opere (tra ponti, viadotti, gallerie, cavalcavia e sottovia) della propria rete. E anche i dati Aspi sono da perfezionare, cosa che accadrà dal 2021.
  • Azimut, raccolta aprile a 233 milioni
Azimut ha registrato ad aprile una raccolta netta positiva per 233 milioni di euro, raggiungendo così 1,2 miliardi da inizio anno. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine aprile a 53,6 miliardi, di cui 41,4 miliardi fanno riferimento alle masse gestite.
  • Nobis Assicurazioni, solvency ratio a 204%
Le buone performance in termini di raccolta premi nei rami danni (+10%) e vita (+34%) e di ROE (23,5%) trainano la crescita del Solvency Ratio (da 126% a 204%) di Nobis Assicurazioni. La nuova realtà assicurativa nata nel 2018, dopo la fusione con Filo diretto Assicurazioni e l’ingresso nel settore Vita con l’acquisizione di Apulia Previdenza, con l’assemblea del 30 aprile ha approvato i conti del 2019. L’utile netto si assesta a 10,2 milioni, portando il ROE a 23,5%, con un patrimonio netto che passa dai 43,5 milioni del 2018 ai 58,8 milioni del 2019 per una crescita del 35%. La società comunica inoltre che gli utili non verranno distribuiti agli azionisti, ma saranno reinvestiti completamente per consolidare ulteriormente lo sviluppo.

  • Assicurazione contro l’interruzione dell’attività: interviene il regolatore
L’Authority assicurativa vuole vedere più chiaramente il ruolo che gli assicuratori possono svolgere di fronte alle aziende messe fuori mercato dalla crisi della Covid-19. Mercoledì, l’Autorité de contrôle prudentiel et des résolutions (ACPR) ha annunciato che redigerà un “inventario” del mercato delle assicurazioni per l’interruzione dell’attività. L’obiettivo è quello di far luce sul funzionamento di queste coperture. Concepite per aiutare le aziende in caso di crisi o addirittura di cessazione della loro attività, queste assicurazioni sono al centro di aspre polemiche. Dall’inizio della crisi, hanno messo gli assicuratori e le aziende – alcune delle quali hanno deciso di andare in tribunale – l’uno contro l’altro. Concretamente, l’ACPR riesaminerà i principali contratti per comprendere meglio le dimensioni del mercato e il suo funzionamento, tenendo conto dei diversi tipi di copertura offerti e dei sinistri. “Le prime lezioni apprese da questa analisi saranno presentate al Collegio ACPR nelle prossime settimane di giugno e luglio”, ha detto un comunicato stampa rilasciato mercoledì. Il margine di manovra dell’autorità non è infinito. Vorrei chiarire subito che il nostro ruolo non è quello di disciplinare il diritto dei contratti”, ha detto François Villeroy de Galhau, governatore della Banque de France e presidente dell’ACPR, che è comparso davanti ai parlamentari europei mercoledì pomeriggio, “il nostro ruolo è quello di far luce sulla situazione prudenziale [degli assicuratori] e di informare i consumatori dei loro diritti”.

Handelsblatt

 

  • Oliver Bäte (Allianz) vede la crisi coronavirus come un acceleratore
In occasione dell’Assemblea generale virtuale, il CEO promette un rafforzamento del Gruppo dopo la pandemia. Il 2020 sarà comunque un anno difficile.
“La vostra Allianz padroneggerà questa crisi, ma il 2020 non sarà un anno record come il 2019”, ha dichiarato il CEO di Allianz Oliver Bäte ai circa 4.500 azionisti. Mercoledì hanno seguito via Internet la prima assemblea generale virtuale nei 130 anni di storia dell’assicuratore.
Tre membri del Consiglio di amministrazione, il Presidente del Consiglio di sorveglianza Michael Diekmann e il suo vice Herbert Hainer, nonché un notaio, erano le uniche persone presenti nell’auditorium del Gruppo nel seminterrato della sede centrale nella Königinstrasse di Monaco. Dopo il discorso di Bäte, molte delle 158 domande degli azionisti presentate riguardavano le conseguenze della crisi dia Coronavirus
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  • Talanx acquisisce una partecipazione nella società di servizi EWE
Il gruppo con sede ad Hannover intende ampliare il proprio coinvolgimento negli investimenti infrastrutturali e diventerà co-investitore nella società francese Ardian.
Il terzo assicuratore tedesco Talanx ha annunciato l’acquisizione di una partecipazione di tre milioni di euro nella società di servizi regionali della Germania settentrionale EWE. La società quotata in borsa è co-investitore nella società d’investimento francese Ardian, che sta acquisendo il 26% del gruppo di Oldenburg.
Ardian è entrato a far parte di EWE come nuovo investitore di ancoraggio solo alla fine del 2019. L’azienda, con sede a Oldenburg, è la quinta più grande utility tedesca. Gli addetti ai lavori avevano stimato il valore dell’intero pacchetto azionario di Ardian a 1,4 miliardi di euro. L’assicuratore non ha rivelato l’esatta quota che Talanx assumerà. La società intende utilizzare l’acquisizione per ampliare il proprio coinvolgimento negli investimenti infrastrutturali.
  • Perché non tutte le Insurtech vincono nella crisi coronavirus
Il Covid-19 rafforza i modelli di business digitali. Ma non tutte le start-up del settore assicurativo ne beneficiano. Alcune aziende hanno preoccupazioni esistenziali.
Molte start-up del settore assicurativo digitale, in breve insurtech, vogliono posizionarsi come vincitrici nella crisi. La società di Heidelberg Getsafe lancia un’assicurazione digitale contro gli infortuni, il manager assicurativo di Francoforte Clark inizia a operare in Austria e la compagnia di assicurazione sanitaria Ottonova di Monaco di Baviera promuove la sua nuova tariffa Premium Economy per i clienti attenti ai prezzi.
La riduzione della vita pubblica ha dato nuovi impulsi alla scena assicurativa. I servizi digitali sono attualmente accettati più di qualche mese fa. Ma le speranze di alcuni fondatori che il mercato cambiasse radicalmente da un giorno all’altro potrebbero rivelarsi esagerate.
  • Hannover Re accantona 220 milioni di euro per le perdite da coronavirus
Nel primo trimestre il riassicuratore ha guadagnato più di un anno prima. Ma ora c’è la minaccia di oneri derivanti dall’annullamento di eventi importanti.
Hannover Re, il terzo riassicuratore al mondo, non è ancora in grado di produrre una previsione di profitto per il 2020 a causa della crisi della corona. Nel primo trimestre la società ha accantonato circa 220 milioni di euro per le perdite assicurative previste a seguito della pandemia e dell’annullamento di eventi importanti. Lo ha annunciato l’assicuratore mercoledì ad Hannover, dove si terrà l’assemblea generale virtuale.
La lucrativa vendita di investimenti e di un immobile ha fatto sì che l’utile netto sia salito del 2,5% a quasi 301 milioni di euro nel I trimestre.