di Cristina Bartelli

Corsa alla sospensione dei mutui prima casa. Il 53% di coloro che hanno un finanziamento per l’acquisto dell’immobile, (circa 3 mln di famiglie) hanno chiesto o chiederanno lo stop al pagamento delle rate a fronte dell’emergenza Covid-19. È quanto emerge da una ricerca effettuata per Facile.it da mUp research e Norstat, che ItaliaOggi è in grado di anticipare. La ricerca si è concentrata non solo su quanti fossero i nuclei che avevano chiesto la sospensione, ma soprattutto quanti fossero quelli che, vista la situazione economica, ci stavano seriamente pensando. Ebbene, dall’indagine emerge che fra quelli che hanno un mutuo per la casa attivo, più di una famiglia italiana su due (ovvero il 53%, pari a quasi 3 milioni di famiglie) ha già sospeso o sta pensando di sospendere il finanziamento.
Nello specifico hanno già proceduto a compilare la richiesta di sospensione il 17,3% dei nuclei familiari (958.027 famiglie) con mutuo mentre stanno pensando di farlo addirittura il 35,7% (1.977.466 famiglie). «La situazione», si legge nella nota di Facile.it, «diventa ancora più pesante nel Meridione dove la percentuale di chi ha intenzione di ricorrere alla sospensione del mutuo arriva a sfiorare il 40% (39,3%) (761.509 famiglie)». Il decreto cura Italia (legge 27/20) ha previsto la possibilità attraverso un potenziamento del fondo Gasparrini, al ricorrere di determinate condizioni, di vedere applicato lo stop del pagamento delle rate dei mutui fino a 18 mesi. La soglia del valore del mutuo è stata fissata a 400 mila euro e possono accedere anche coloro i quali hanno il mutuo concesso per il tramite del Fondo di garanzia per l’acquisto dei mutui prima casa, gestito da Consap SpA. Inoltre non c’è un limite alla durata del mutuo: Il decreto liquidità (dl 23/2020)ha fissato che, per un periodo di nove mesi dall’entrata in vigore del decreto (fino quindi al 9 gennaio 2021), l’accesso al Fondo è consentito anche nelle ipotesi di mutui in ammortamento da meno di un anno. Lo stop può arrivare a durare fino a 18 mesi e si applica, oltre alle cause originarie (licenziamenti, gravi invalidità e decesso del mutuatario) a chi ha subito riduzioni o sospensioni dell’orario di lavoro nonché partita Iva con il calo del fatturato. Se si guarda all’identikit di coloro i quali stanno chiedendo i mutui emerge che se liberi professionisti, titolari di partita Iva e piccoli imprenditori sono quelli che più di chiunque altro, percentualmente, hanno già fatto ricorso alla sospensione del mutuo (36,5%, 270.213 famiglie in questa categoria professionale contro una media nazionale del 17,3%), la crisi ora sta bussando alla porta dei lavoratori dipendenti. Fra chi lavora con busta paga il dato di chi si accinge a chiedere la sospensione è pari al 35,1% (1.019.439 famiglie) contro 27,9% (208.801 famiglie).

Moratorie per 177 miliardi di euro
Salgono a 1,6 milioni le domande di adesione alle moratorie sui prestiti per 177 miliardi di euro e superano quota 90.000 le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le Pmi. L’aggiornamento arriva da un comunicato congiunto di Abi e Banca di Italia, Mediocredito Centrale e Sace. La Banca d’Italia ha inoltre avviato una rilevazione statistica presso le banche, riguardante sia le misure governative di cui ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, sia le iniziative volontarie. Sulla base di dati preliminari, al 24 aprile sono pervenute oltre 1,6 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti per quasi 177 miliardi. Oltre il 43% delle domande provengono dalle imprese (a fronte di prestiti per 120 miliardi). Le quasi 900.000 domande delle famiglie riguardano prestiti per 54 miliardi di euro. Poco più di 50.000 domande hanno riguardato la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio di circa 89.000 euro. Si può stimare che circa il 71% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche; l’1% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame.
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