di Anna Messia
Cattolica cerca compratori per Berica Vita. Si tratta della joint venture con la Banca Popolare di Vicenza, nel frattempo sottoposta a liquidazione coatta e i cui sportelli sono confluiti in Intesa Sanpaolo. Berica Vita, partecipata al 60% dalla compagnia di Verona e al 40% dalla liquidazione, ha riserve per circa 600 milioni e il suo portafoglio, fatto di polizze Vita prevalentemente tradizionali di ramo I, è destinato a ridursi man mano che i prodotti arrivano a scadenza. Non a caso tra i pretendenti che si sono fatti avanti, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza ci sarebbero operatori specializzati in run off, ovvero nella gestione di portafogli da portare a scadenza. Ma l’interesse maggiore sembra arrivare dal fondo di private equity Cinven, che in Italia controlla Eurovita e in cui ad aprile è approdato Enrico Mattioli, ex cfo di Cattolica che evidentemente conosce bene Berica Vita. La partita è però alle battute iniziali e le prime offerte non vincolanti sono state recapitate a Verona proprio in questi giorni. Si tratta tra l’altro dell’unica operazione di cessione nel mercato assicurativo che prosegue nonostante il rallentamento delle attività causato dal Covid: un altro dossier avviato, ossia la valorizzazione di Amissima da parte da del fondo Apollo, è stato messo in stand by per il virus. Per Cattolica la cessione di Berica Vita sarebbe la terza e ultima razionalizzazione delle joint venture con l’ex Popolare di Vicenza: Cattolica Life è passata a Monumenta Re, mentre per Abc la scelta è stata rilevare le quote di minoranza dalla liquidazione coatta della banca. Berica sarebbe di certo l’affare più corposo, utile magari a far salire di quale punto il Solvency II di Cattolica in questa fase di volatilità.
Intanto a Verona si registra l’uscita di un altro manager. Si tratta di Stefano Semolini, uomo vicino all’ex amministratore delegato Alberto Minali. Semolini, con Minali al timone, ricopriva la carica di responsabile della direzione affari legali e societari. Ma la funzione è stata cancellata con l’obiettivo di efficientare la struttura, hanno fatto sapere da Cattolica. Va ricordato che la tensione tra Minali e la compagnia resta alta: il cda, come noto, ha deciso di proporre all’assemblea del 27 giugno la revoca per giusta causa di Minali anche dal cda, mentre il manager ha annunciato azioni legali. (riproduzione riservata)

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