A marzo è stata del +1,4% la variazione annua dei finanziamenti alle imprese e del +1,7% la dinamica dei prestiti alle famiglie. E’ quanto si legge nel rapporto mensile dell’Abi nel quale si precisa come la dinamica dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultata pari a +1,4% (-1,2% nel mese precedente, -5,9% a novembre 2013, il picco negativo).

Il totale dei prestiti alle famiglie è cresciuto del +1,7% (+2,5% nel mese precedente; -1,5% a novembre 2013). La dinamica dei finanziamenti alle famiglie è in calo rispetto al mese precedente, sia per la componente dei mutui per l’acquisto di abitazioni (+2,1% la variazione annua, +2,5% il mese precedente), quanto per quella del credito al consumo.

L’analisi della distribuzione del credito bancario per branca di attività economica mette in luce come a marzo le attività manifatturiere, quella dell’estrazione di minerali ed i servizi coprano una quota sul totale di circa il 57,2%, la quota delle sole attività manifatturiere è del 26%. I finanziamenti al commercio ed attività di alloggio e ristorazione detengono un’incidenza sul totale di circa il 21,5%, il comparto delle costruzioni l’11,0% mentre quello dell’agricoltura il 5,6%. Le attività residuali circa il 4,7%.

In aumento ad aprile il totale dei finanziamenti bancari a famiglie e imprese. Il totale prestiti a residenti in Italia ad aprile 2020 si colloca a 1.692 miliardi di euro, segnando una variazione annua del +1,4% (+1,2% il mese precedente).

I prestiti a famiglie e società non finanziarie ammontano, nello stesso mese, a 1.281 miliardi di euro, segnando un incremento dell’1,4% e in lieve calo rispetto alla dinamica registrata il mese precedente (+1,6%).