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Il ritorno dell’educazione civica nei programmi scolastici come materia obbligatoria va salutato positivamente trattandosi di un insegnamento fondamentale, a maggior ragione in presenza di un’evoluzione delle norme, delle istituzioni, dei rapporti tra poteri pubblici e società civile. La materia era stata introdotta, con lungimiranza, da Aldo Moro, allora ministro della Pubblica istruzione, nel 1958, poi era stata trasformata in educazione alla cittadinanza e, alla fine, evaporata nell’insegnamento che ora viene formalmente reintrodotto da una legge in corso di approvazione, la quale però prevede solo un’ora di insegnamento settimanale.
Poste Vita detiene il primato italiano nel panorama delle aziende socialmente responsabili. La rivista Capital Finance ha assegnato alla società il premio per la Best Pension Fund Governance per il 2019. La compagnia assicurativa del gruppo Poste, infatti, ha coniugato al meglio le istanze che ispirano i principi Esg (Enviromental, social and governante) con la performance richiesta dagli investitori, spiegano le motivazioni.
«II nostro è un posizionamento sempre più private. Lo dimostrano i numeri: oggi più della metà dei nostri asset è collocata su clienti appartenenti a questo segmento». Queste le parole con cui Fabio Cubelli, condirettore generale area di coordinamento affari Fideuram-Ispb, ha spiegato il nuovo orientamento dell’istituto di credito appartenente al gruppo Intesa Sanpaolo in occasione di «Imprenditori Insieme», una giornata dedicata ai migliori private banker di Fideuram e Sanpaolo Invest.

«Far parte di un network» (28%) è l’elemento più importante, seguito dalla clientela fidelizzata (27%), a testimonianza del valore del passaparola e del legame con il territorio, e dalle attrezzature all’avanguardia (19%). Ecco le tre componenti ritenute fondamentali per chi ripara le auto: le carrozzerie sono state poste al centro di un’indagine di mercato, per capire come è cambiato il loro mondo negli ultimi dieci anni. I risultati di una survey di Carglass (che opera nella riparazione e sostituzione dei vetri auto e di recente entrato nel mercato della carrozzeria) sugli affiliati carrozzeria del network in Italia, fanno emergere che cambia il design dell’auto ma aumenta la complessità degli interventi.
  • Allianz va in buca a Ristogolf
Da metà maggio ritorna Ristogolf 2019, il «circuito più gustoso d’Italia» che unisce l’eccellenza del golf al mondo dell’alta ristorazione. Allianz, giunta al terzo anno di sponsorizzazione, da main sponsor diventa title sponsor del circuito costituito nel 2012 per iniziativa di Enrico Cerea, patron del ristorante «Da Vittorio» e presidente dell’associazione, insieme a Dario Colloi, maestro di golf e direttore esecutivo di Ristogolf. «Siamo lieti anche quest’anno di sostenere Ristogolf», ha detto Giacomo Campora, a.d. di Allianz spa, «un’iniziativa che abbina il golf alla ristorazione d’eccellenza». Il programma si sviluppa in 5 tappe, con la finale prevista all’Acaya Golf Resort & spa di Lecce dal 4 al 6 ottobre. La prima tappa sarà al Circolo Golf Torino La Mandria il 15 maggio, la seconda al Golf Club Monticello il 5 giugno, la terza è prevista al Forte dei Marmi Golf Club il 28 giugno, la quarta a Como al Menaggio e Cadenabbia Golf Club il 17 luglio e l’ultima, sarà al Circolo Golf e Tennis di Rapallo il 6 settembre.

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  • Generali, arriva la tregua sul cda senza Benetton
Sarà un’assemblea chiamata ad approvare un bilancio da incorniciare ma nello stesso tempo con tanti mal di pancia tra i soci, che dovranno eleggere il consiglio Generali per il prossimo triennio. Con un nuovo piano industriale applaudito da tutti e un titolo che in Borsa ha dato soddisfazioni ( ha appena toccato i massimi da 4 anni) ma che rispetto ad un anno fa è in rialzo solo del 2,2%. Cosa prevarrà alla fine tra gli azionisti del Leone alato? Il bel bilancio, con utili per 2,3 miliardi, i dividendi in crescita del 5,9% e un “rendimento” pari al 6,16%, o le polemiche tra i soci? Le scommesse della vigilia dicono che alla fine vincerà l’aplomb, magistralmente interpretato dal presidente uscente Gabriele Galateri. Per il cda del Leone Alato, che oggi verrà quasi integralmente confermato ( ci sono 2 nomi nuovi su 13), il bilancio appena varato è un buon viatico. Il problema è come si è arrivati a quella lista di maggioranza, presentata come di consueto da Mediobanca. Nel 2016 i tre gruppi italiani — Caltagirone, Del Vecchio e Benetton — andarono in assemblea con il 7,1%. Oggi quello stesso schieramento vale il doppio (arrotondando qualche decimale) ma avrà gli stessi rappresentanti in consiglio. Una difesa d’ufficio dei Benetton, passati in tre anni da una presenza in assemblea dello 0,94% ad una quota di un soffio superiore al 4%; e uno sgarbo poco mascherato a Mediobanca, che ha il 13% del Leone Alato. Finora è stato suo compito stilare la lista di maggioranza; in solitudine, ovviamente, altrimenti ci sarebbe stato concerto tra i soci. Questa potrebbe essere l’ultima, se le altre forze in campo si coalizzassero. Anche se difficilmente imbarcheranno il quarto socio privato, il gruppo De Agostini (Lorenzo Pellicioli è stato confermato anche nella lista attuale) con la sua partecipazione finanziaria e stabile all’ 1,7%.

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  • Lago di Garda, milioni di danni per il maltempo
Il peggio pare esser passato. Ma dopo le piogge e il forte vento dei giorni scorsi, i paesi sul Garda più colpiti dall’ondata di maltempo cominciano a fare i conti dei danni (si parla di diverse decine di milioni). Critiche le situazioni a Toscolano Maderno, Salò e Gardone Riviera. In certe zone il vento ha soffiato a più di 100 all’ora con picchi di 130. Un palazzetto è stato scoperchiato a Lonato, mentre a Desenzano è stata distrutta la passeggiata. Centinaia gli ulivi abbattuti; non si contano poi le piante e altri alberi caduti, così come le cantine, i negozi e i ristoranti allagati.
  • Salvano la loro valigia mentre l’aereo sta bruciando «Hanno ostacolato la fuga»
Da ore gli esperti di sicurezza aerea s’interrogano sull’incidente di domenica di un velivolo della compagnia russa Aeroflot nel quale 41 persone sono morte nell’incendio dopo l’atterraggio d’emergenza nell’aeroporto di Mosca-Sheremetyevo. L’aereo brucia e alcuni passeggeri si allontanano con il bagaglio a mano attraverso i due scivoli davanti (sui quattro totali). Tra questi c’è Dimitry Khlebushkin, seduto al posto 10 C. Secondo i giornali russi l’uomo, alto e robusto, avrebbe ostruito il passaggio recuperando lo zaino. Tra quelli che si trovavano dietro sarebbero sopravvissuti in tre.

 


  • Poste Vita premiata da Capital Finance
La rivista britannica Capital Finance International ha assegnato a Poste Vita il premio “Best pension fund governance” per il 2019, sottolineando come la compagnia (che gestisce oltre 123 miliardi di euro per oltre 4 milioni di clienti) abbia meglio coniugato le istanze che ispirano i principi Environmental, social and Governance (Esg) con le performance richieste dagli investitori.
  • Assemblea Generali, fondi presenti con il 22%
Generali si presenta oggi all’assemblea dei soci con quotazioni ai massimi degli ultimi quattro anni. Ieri il titolo, sebbene in discesa dello 0,9%, ha chiuso a 17,15 euro, in prossimità dunque del valore toccato il 6 maggio del 2015 e pari a 17,03 euro. Questo è frutto della cavalcata degli ultimi sei mesi che ha visto le quotazioni crescere di quasi il 20%. Il tutto mentre l’attenzione del mercato resta alta anche su quelli che sono i nuovi equilibri azionari della compagnia. Si sa che il fronte italiano ha recentemente arrotondato la propria presenza. Francesco Gaetano Caltagirone (che su un ulteriore possibile rafforzamento ha detto ieri che «così stiamo bene, poi vediamo») e Leonardo Del Vecchio assieme valgono il 10% del capitale, mentre i Benetton si sono portati al 4%. E gli istituzionali come si sono mossi? Lo scorso anno valevano il 22,91% e l’anno precedente il 24,37% ma se si va a ritroso nel 2012 erano appena al 9,2%. Quest’anno le previsioni sono per una sostanziale conferma della soglia. Probabilmente si viaggerà attorno al 22% con un recupero degli istituzionali italiani, che dovrebbero superare l’1% quando lo scorso anno erano attorno allo 0,2%, e una leggera discesa degli esteri, comunque ancora saldamente sopra il 20% del capitale.
  • Il welfare aziendale non vale per la «parità contrattuale»
Il rispetto degli obblighi previsti da contratti e accordi collettivi deve essere valutato considerando il trattamento economico e normativo effettivamente riconosciuto al dipendente, non fermandosi alla mera applicazione delle norme contrattuali. È questa l’indicazione che l’Ispettorato nazionale del lavoro fornisce ai propri ispettori nella circolare 7 del 6 maggio 2019, esortandoli a entrare nel merito dei trattamenti garantiti ai lavoratori, anziché limitarsi alla verifica formale della puntuale applicazione dei contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionali.
  • Attenuanti senza limiti se la colpa è minima
Sì al blocco delle attenuanti, no alla revoca automatica della patente. Ma anche vita breve per gli indiscriminati divieti temporali che impediscono il rilascio della nuova licenza di guida e ruolo centrale della scienza nella ricostruzione delle responsabilità individuali negli incidenti stradali con morti o feriti gravi. Sono le riflessioni stimolate dalle motivazioni della sentenza 88/2019 della Corte costituzionale, che ha esaminato per la prima volta alcuni inasprimenti introdotti con l’omicidio stradale (legge 41/2016). La Consulta ha dichiarato non fondata la questione, spiegando che, già in passato, la tecnica legislativa del divieto di prevalenza o equivalenza delle attenuanti su specifiche aggravanti, per contrastare condotte particolarmente lesive dell’integrità personale, è stata ritenuta legittima, a patto che non abbia determinato sperequazioni punitive irragionevoli: non è questo il caso, perché il concorso di colpa non identifica una condotta meno offensiva, ma riguarda il rapporto di causalità, dove opera il principio di equivalenza delle concause dell’evento.
  • Ambulanza in regola se l’auto va troppo forte
Non ha colpa il conducente di un’ambulanza che passa con il rosso a sirene spiegate e si scontra con un’auto che procede sui 100 all’ora su un viale cittadino. La sentenza 19/533 del gip di Milano, depositata l’11 marzo, sembra scontata, ma non è così: con la legge sull’omicidio stradale (la 41/2016), si è scatenata la caccia al concorso di colpa. La norma, per calibrare l’inasprimento delle pene che ha portato, ne prevede un taglio fino alla metà, se c’è anche responsabilità di terzi.
  • Canna fumaria e danni, risarcimento a metà
Una canna fumaria condominiale, ma il discorso può essere esteso a ogni impianto comune, non è correttamente funzionante e determina condense e infiltrazioni nella proprietà di un condomino. Il condominio riconosce il problema e, con i tempi tipici della situazione, procede al rifacimento della canna fumaria eliminando la causa delle infiltrazioni. Ma il condomino interessato promuove un’azione risarcitoria affermando che la sua unità è stata inagibile per molti mesi a causa delle infiltrazioni e chiede il rimborso delle spese condominiali versate durante il periodo di inagibilità, delle spese di risistemazione dell’unità e il pagamento dei danni per il mancato utilizzo del bene, indicando questi ultimi nel valore di locazione. Il Tribunale di Milano, con la sentenza 2356 pubblicata l’8 marzo 2019, decide sulle tre richieste respingendo la prima, accogliendo la seconda e solo parzialmente la terza.

L’Amministratore Delegato di Generali Investments fornisce un aggiornamento sull’andamento della piattaforma di asset manager, controllata dall’assicuratore italiano Generali.
Dallo scorso ottobre è in atto la riorganizzazione. Da un lato, Generali Insurance Asset Management, dedicata alla gestione del patrimonio delle compagnie assicurative del gruppo. Generali Investments Partners, invece, vuole diventare il motore della crescita del gruppo nella gestione attiva “senza vincoli” (senza riferimento agli indici di mercato) e nel patrimonio reale. A poco più di un anno dalla creazione della prima boutique legata a Generali Investments Partners, il gruppo ha ormai otto affiliate e non si fermerà qui, dice Carlo Trabattoni, Amministratore Delegato di Generali Investment Partners.

Handelsblatt

 

  • Intervista con Achim Kassow (ERGO):  “Il rinnovamento è un duro lavoro”.
L’assicuratore tedesco vuole sviluppare un nuovo concetto entro il 2020. In un’intervista, il ceo tedesco Achim Kassow spiega cosa significa la ristrutturazione per Ergo.
  • Il prezzo dell’azione determina lo stipendio del Consiglio di gestione di Allianz.
Il sistema di remunerazione dei membri del consiglio di amministrazione di Allianz è destinato a diventare meno complesso. Tuttavia, a partire da quest’anno si prevede un aumento significativo della loro retribuzione.
  • Perché il ceo di Allianz Bäte deve offrire agli investitori più di prima
Il più grande assicuratore europeo è considerato un rifugio sicuro per gli investitori. Ma il Gruppo deve dimostrare che la sua nuova strategia sta dando i suoi frutti. Quando il CEO del Gruppo Oliver Bäte si presenterà agli azionisti mercoledì nella Sala Olimpica di Monaco di Baviera, gli investitori avranno poco da lamentarsi della maggior parte delle cifre chiave. Anche nel 2018 Allianz ha realizzato un utile record di miliardi di euro. Anche il dividendo è salito a nuove vette.
Tuttavia, l’euforia degli investitori è destinata ad essere limitata: nel 2018, i successi operativi del gruppo non si sono riflessi sul valore dell’azione. A fine dicembre la quotazione dell’azione Allianz era di ben il 10% inferiore al suo valore di inizio di gennaio
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