Secondo i dati ANIA, i premi contabilizzati del ramo cauzione sono stati nel 2018 pari a 523,7 milioni, in aumento dell’1,5% rispetto al 2017, quando erano pari a 516,4 milioni e in calo del 3,6%.

Nel 2018, delle 44 imprese che operano nel ramo, le prime cinque del mercato hanno contabilizzato il 45,2% dei premi totali (circa 237 milioni di euro), in diminuzione rispetto a quanto si era registrato nel 2017, quando rappresentavano il 45,8%. In aumento, invece, il market share delle imprese “medio-grandi” (dal 6° al 10° posto) che hanno raccolto il 27,6% (144,4 milioni). In aumento anche la quota di mercato delle imprese medio-piccole (dall’11° al 15° posto) che hanno raccolto il 14,4% (i premi contabilizzati ammontano a 75,7 milioni). In diminuzione, invece, la raccolta premi delle restanti imprese che complessivamente hanno sottoscritto premi per quasi 67 milioni (il 12,7% del totale). Complessivamente il 52% delle imprese (rappresentative del 61% dei premi raccolti) hanno registrato un incremento dei premi contabilizzati (in media +10,4%) mentre la restante parte mostra una variazione negativa del volume di affari (mediamente del 10,3%).

Anche nel 2018 la maggior parte dei premi contabilizzati (il 65,5%) del ramo cauzione è concentrato in due tipologie di rischio principali: gli “appalti” (in prevalenza cauzioni a garanzia dei contratti per appalti pubblici) e “assimilate agli appalti” (principalmente polizze per concessioni edilizie) che insieme hanno raccolto circa 343 milioni (nel 2017 i premi erano 334 milioni, pari al 64,8% del totale).

Si incrementano sia i premi totali dei rischi collegati agli appalti (+2,8%) sia quelli inerenti a polizze assimilate agli appalti (+2,1%). Andando ad analizzare le tipologie di garanzie sottoscritte, risulta che sono aumentati i premi contabilizzati per le “polizze a garanzia di contratto per appalti esteri” (+5,5%, da 1,2 a 1,3 milioni), i premi delle “polizze definitive a garanzia dei contratti per pubblici appalti” (+4,8%, da 181 a 190 milioni) e quelli delle garanzie sottoscritte in modo provvisorio per partecipazione a gare di appalto (+4,4%, da 27,7 a 28,9 milioni) che insieme sono rappresentativi dell’85% del settore.

Si riducono, invece, dell’8,2% i premi di altre generiche garanzie non collegate ad appalti pubblici od esteri. Nell’ambito dei rischi assimilati agli appalti, sono risultati in aumento sia i premi collegati alle polizze fideiussorie ex lege 210/04 (+25,7%, da 13,3 a 16,8 milioni) sia quelli relativi ad altre garanzie assimilate (+12,6%, da 14,2 a 16,0 milioni), mentre decrescono quelli relativi alle polizze per concessioni edilizie (-5,7%, da 59,6 a 56,2 milioni) che costituiscono il 68% dei premi della settore. Complessivamente la nuova produzione è risultata in aumento sia per rischi assimilati agli appalti (+12,9%) sia per quelli legati ad appalti (+8,0%). L‘incidenza sui premi contabilizzati è passata da 52,3% nel 2017 a 55,0% nel 2018 per gli “appalti” e da 36,5% a 40,3% per le garanzie “assimilate agli appalti”. Continuano a ridursi rispetto al 2017 i premi contabilizzati riguardanti le tipologie di rischio inerenti alla “gestione rifiuti”: il volume di affari nel 2018 è stato pari a 36,4 milioni (il 7,0% dei premi totali contabilizzati) con una riduzione del 5,0%. Il 20% di questi premi (8,9 milioni di euro, invece in aumento del 14,4% rispetto al 2017) sono stati contabilizzati per garanzie inerenti le spedizioni transfrontaliere di rifiuti che coprono le eventuali spese sostenute per il trasporto, lo smaltimento o il recupero dei rifiuti, nonché i costi per la bonifica dei siti inquinati connesse alle predette operazioni. Anche l’andamento della nuova produzione (30,2 milioni), che costituisce l’82,7% dei premi contabilizzati per questi rischi, è stato negativo e registra un decremento del 3,7% rispetto al 2017.

Risultano in aumento del 25,2% i premi per i rischi inerenti a “contributi” (a garanzia dell’esatta destinazione dei fondi erogati da Organismi Europei, Amministrazioni Statali, Regionali o di altri Enti Locali per la realizzazione di progetti specifici) che si attestano a quasi 30 milioni, contabilizzando il 5,7% di tutti i premi del ramo (erano il 5,2% nel 2017). In crescita del 45,7% anche la nuova produzione dei premi che costituisce il 72,7% della raccolta dell’anno.

In lieve aumento invece il volume di premi per le tipologie di rischio classificate come “doganali” (cauzioni per il pagamento periodico differito dei dazi doganali, per temporanee importazioni, per altre operazioni doganali) che nel 2018 hanno raccolto 26,5 milioni (+1,6%). Diminuiscono invece dell’8,6% rispetto al 2017 i premi di nuova produzione che si attestano a 11,6 milioni.

Le garanzie per “rimborso di imposte” (prestate a favore dell’Amministrazione Finanziaria per l’eventuale restituzione delle somme risultate indebitamente erogate a seguito di avviso di rettifica da parte delle Autorità competenti relative alle dichiarazioni fiscali) hanno raccolto il 4,0% dei premi contabilizzati nell’anno (erano il 4,8% nel 2017), pari a 21,0 milioni, in diminuzione rispetto al 2017 (-14,5%). Tale andamento è stato determinato principalmente dalla contrazione di 3,2 milioni che hanno fatto registrare i premi legati a garanzie per rimborsi IVA e altre imposte
(-13,9%), che costituiscono il 93% dei premi di queste garanzie. Anche la nuova produzione segue lo stesso andamento e risulta in diminuzione (-14,1%).

Nel 2018 il volume dei premi per le coperture relative a “garanzie di pagamento” si è lievemente ridotto: tali contratti hanno raccolto infatti 16,7 milioni (erano 17,2 nel 2017) con un decremento del 2,8%. La nuova produzione ha mostrato invece un incremento del 14,0%, passando da 8,3 milioni di euro del 2017 a 9,4 del 2018.

Sono aumentati del 16,0% i premi contabilizzati per le garanzie “Agea – regolamenti CEE” (11,1 milioni, pari al 2,1% di tutti i premi del ramo). In crescita del 24,0% i premi della nuova produzione che nel 2018 si attesta a quasi 7 milioni (era 5,6 nel 2017).

I premi contabilizzati relativi alle tipologie di rischio non rientranti in quelle già menzionate (Ingresso stranieri, Generiche dirette, Giudiziali, Rapporti di collaborazione non subordinati, Rapporti di collaborazione subordinati, Esattoriali società Coop, Esattoriali S.p.A., Esattorie per istituti di credito) risultano in riduzione (-8,1%), attestandosi a 38,7 milioni (il 7,4% dei premi del ramo – erano l’8,6% nel 2017), di cui il 67,3% dovuti alla nuova produzione dell’anno anch’essa in contrazione del 17,6% rispetto al 2017.

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Fonte: ANIA