La raccolta sulle polizze classiche sale del 43,1% a 2,22 miliardi
di Nicola Carosielli

Si è chiuso con una crescita della raccolta sui prodotti tradizionali e nel business previdenziale il primo trimestre 2019 di Intesa Sanpaolo Vita. In particolare sui prodotti tradizionali l’ampliamento dell’offerta ha portato a un incremento della raccolta del 43,1%, arrivata a 2,22 miliardi contro 1,55 miliardi di fine marzo 2018, così come in crescita è risultato anche il business previdenziale (+8,1%) arrivato a 185,8 milioni. Di contro, alla luce della grande incertezza dei mercati finanziari, nei primi tre mesi dell’anno il gruppo ha registrato una flessione della raccolta sui prodotti unit linked del 63,4% per una raccolta lorda di 1,4 miliardi, portando così la produzione lorda vita complessiva a 3,81 miliardi. L’utile di periodo si è invece attestato a 160 milioni, in calo del 21% ma da attribuire in prevalenza a componenti di natura finanziaria realizzate nel primo trimestre dello scorso anno, «contribuendo per circa il 10% al risultato del gruppo Intesa Sanpaolo e con un Solvency Ratio del 195%», ha spiegato l’amministratore delegato Nicola Maria Fioravanti, sottolineando l’impegno per focalizzare la divisione insurance «sul welfare, sia nella componente previdenziale sia in quella della protezione per soddisfare la crescente attenzione e le nuove esigenze di clienti retail e imprese». E infatti a fine marzo i premi del business Protezione sono stati pari a 156,8 milioni (+36%) con un a particolare crescita per i prodotti non-motor, in linea con le linee guida evidenziate nel piano d’impresa 2018-2021.
Buoni risultati anche per le masse in gestione, cresciute del 3,3% a 153,67 miliardi dai 148,8 miliardi di dicembre 2018. Come sottolineato dalla società, si è registrata una crescita del 4,6% sulle passività finanziarie riferite ai prodotti unit linked a 71,15 miliardi con un aumento dell’incidenza delle passività finanziarie, prevalentemente rappresentate dai prodotti unit linked, rispetto al totale degli asset under management, passando dal 45,7% di fine 2018 al 46,3% al marzo 2019. Quanto al patrimonio netto, questo si è attestato a 5,52 miliardi, in aumento di 187,4 milioni (+3,5%) rispetto alla chiusura dell’esercizio 2018, che aveva evidenziato un patrimonio netto pari a 5,34 miliardi. Il Solvency Ratio regolamentare trimestrale al 31 marzo 2019 è pari al 195%, mentre l’ammontare complessivo del debito subordinato si è attestato a 1,55 miliardi rispetto a 1,53 miliardi rilevati alla fine del 2018. «L’elevata redditività e la solidità patrimoniale», ha concluso Fioravanti, «si accompagnano al costante impegno sia delle 800 persone della divisione, sia delle reti distributive nell’offrire prodotti e servizi di qualità alla nostra clientela, consentendole di affrontare con maggior serenità l’attuale periodo di incertezza». (riproduzione riservata)

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