Eurizon, la società di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo, ha chiuso il trimestre con un patrimonio gestito di 314,5 miliardi di euro, in crescita del 6,5% su base annua. L’utile netto consolidato è salito del 4,2% a 123,2 milioni. Il margine da commissioni ha raggiunto i 184,8 mln (+18%) e il cost-income si è attestato al 20%, «a dimostrazione degli eccezionali livelli di efficienza operativa», ha osservato la società. La raccolta totale è ammontata a 3,3 miliardi, grazie soprattutto ai fondi aperti (2,7 mld), che hanno beneficiato di forti afflussi nella categoria dei flessibili. Il contributo delle gestioni di portafoglio per la clientela istituzionale è stato pari a 1,5 mld.
Prosegue il trend di crescita dei fondi Pir, che hanno superato i 2 miliardi di Aum (Asset under management), con una raccolta da inizio anno pari a 354 milioni, cui si aggiungono i 480 mln di patrimonio su soluzioni per clientela istituzionale. Il patrimonio di Penghua, società con sede in Cina partecipata al 49%, è salito a 78,6 miliardi di euro, portando il patrimonio complessivo di Eurizon a 393 miliardi.
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