Nel mese di marzo la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è risultata in lieve calo (-3,7%, per un importo di € 7,9 mld) rispetto allo stesso mese del 2017 ma in progressivo aumento da inizio anno.

E’ quanto emerge dalla statistica mensile dell’ANIA.

Nel I trimestre 2018 i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 22,4 mld, il 3,1% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il 54% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 52% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2017 e il 50% delle imprese (per una quota premi pari al 44%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+3,1%).

Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 1,2 mld, che sono invece in forte calo (-30,9%) rispetto a marzo 2017, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 9,2 mld, in diminuzione dell’8,6% rispetto allo stesso mese del 2017, mentre nel I trimestre 2018 hanno raggiunto € 26,3 mld, sostanzialmente stabili rispetto all’analogo periodo del 2017.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di marzo i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 5,1 mld, il 65% dell’intera nuova produzione vita (61% a marzo 2017), registrando, per il terzo mese consecutivo, una variazione annua positiva (+1,8% rispetto allo stesso mese del 2017). Da gennaio i premi sono ammontati a € 14,5 mld, l’1,6% in più rispetto all’analogo periodo del 2017, quando la contrazione annua era di circa il 30%.

Negativo invece l’andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V che nel mese di marzo sono ammontati a € 185 mln (il 2% dell’intera nuova produzione), in calo del 18,6% rispetto allo stesso mese del 2017, dopo la variazione positiva del mese precedente; nei primi tre mesi dell’anno il volume di nuovi premi ha raggiunto un importo pari a € 449 mln, in linea con quanto raccolto nell’analogo periodo dell’anno precedente.

La restante quota della nuova produzione vita emessa nel mese di marzo ha riguardato quasi esclusivamente il ramo III (nella forma unit-linked), con un ammontare pari a € 2,6 mld (un terzo dell’intero new business), in calo, per la prima volta da inizio anno (-12,0% rispetto a marzo 2017, quando si registrò il volume mensile di nuovi affari più alto dell’intero anno); da gennaio la raccolta di nuova produzione è ammontata a € 7,5 mld, in crescita del 6,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

La raccolta di nuovi premi relativi a polizze di malattia di lunga durata (ramo IV) è stata anche nel mese di marzo molto contenuta, raggiungendo nei primi tre mesi dell’anno un volume pari ad appena € 3,6 mln, ma in aumento del 54,2% rispetto al corrispondente periodo del 2017. Nel mese di marzo i nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti hanno registrato un incremento del 19,1% rispetto all’analogo mese del 2017, a fronte di un ammontare pari a € 10 mln. Nei primi tre mesi dell’anno il volume dei contributi è stato pari a € 33 mln, il 12,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Da gennaio il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 948 mila, in diminuzione del 9,5% rispetto al I trimestre del 2017.

In riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, nel mese di marzo i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultano pressoché in linea (+0,8%) rispetto allo stesso mese del 2017, raggiungendo da inizio anno un volume di € 334 mln, in aumento del 2,8% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente; il 10% di tale importo è afferente ai nuovi premi/contributi di ramo VI mentre un terzo è rappresentato da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), per un ammontare pari a € 110 mln e un incremento annuo del 15,5%.

Nel mese di marzo i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono risultati invece in diminuzione (-6,2%) rispetto allo stesso mese del 2017 e da gennaio hanno contabilizzato un importo di € 170 mln, l’1,7% in meno rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente; il 33% di questo ammontare, pari a € 57 mln, è costituito da polizze non abbinate a mutui e credito al consumo, in aumento del 21,9% rispetto al corrispondente periodo del 2017.

I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), hanno registrato, per la prima volta da inizio anno, un calo (-5,2%) rispetto allo stesso mese del 2017, seppur in progressiva crescita da gennaio; nei primi tre mesi dell’anno hanno raggiunto un importo pari a € 7,4 mld, il 33% dell’intera nuova produzione vita, con un incremento dell’11,0% rispetto a quanto collocato nello stesso periodo del 2017. Concentrandosi sulla composizione, si osserva che la raccolta premi da inizio anno dei prodotti multiramo è sostanzialmente equidistribuita tra ramo I (52%) e ramo III (48%), mentre quella dei prodotti “mono-ramo” era costituita per il 73% da premi di ramo I. Inoltre, la quota di premi di ramo III, raccolta mediante prodotti multiramo, costituisce il 47% dei premi di ramo III complessivi della nuova produzione, mentre l’analoga quota di premi di ramo I rappresenta il 27% della nuova produzione complessiva di tale ramo I.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., da gennaio la modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi e al 63% in termini di numero di polizze (Tab. 3); sempre da inizio anno, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 35.200, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 900 e € 6.400.

Da gennaio la maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali afferisce l’86% dei nuovi premi emessi, valore stazionario rispetto a quello calcolato nei primi tre mesi del 2017

Fonte: ANIA