I prezzi dei ricambi originali salgono, per alcuni modelli in maniera costante per altri a picchi alternati, ma ormai è difficile scendere sotto i 100 euro per un componente, solitamente ce ne vogliono almeno il doppio.

Un’indagine di DAT-Italia ha messo sotto osservazione i ricambi originali più soggetti a danneggiamenti dei modelli più venduti nel 2017, confrontando i prezzi dell’ultimo triennio ed evidenziando un aumento generale. I riparatori preferiscono cambiare un pezzo piuttosto che ripararlo, le assicurazioni vanno incontro a spese maggiori, ladri e contraffattori hanno l’opportunità di guadagnare di più: alla fine a rimetterci è sempre il consumatore.

Le vetture prese in esame sono le dieci più vendute del 2017 in Italia secondo i dati UNRAE, normale quindi una massiccia presenza del gruppo FCA (qui puoi trovare gli ultimi dati di mercato).

Mediamente i prezzi dei ricambi di Fiat Panda, Fiat 500X, Jeep Renegade e Alfa Romeo Giulietta hanno subito un aumento di circa il 3% nell’ultimo anno, completamente diverso il trend delle “straniere”. Per la Volkswagen Golf la media è stata di poco superiore all’1%, eccezion fatta per il 13,5% dei fari, mentre sulla Ford Fiesta l’aumento è andato poco oltre il 2%, ma salta all’occhio il +66% che fa schizzare il prezzo di un faro posteriore sinistro esterno dai 109,88 euro del 2017 ai 187,53 euro di oggi. Nessun aumento in assoluto nell’ultimo anno sui ricambi di Renault Clio, Toyota Yaris, Peugeot 208 e Opel Corsa; anzi addirittura due casi di calo: -0,2% per il parabrezza di Opel Corsa, e un bel -8,83% per il parafango posteriore destro della Renault Clio. L’inghippo emerge se ampliamo la panoramica sugli ultimi tre anni: chi non ha aumentato il prezzo nel 2018, lo ha fatto in precedenza. I ricambi di Renault Clio, Toyota Yaris, Peugeot 208 e Opel Corsa sono incrementati tra il 3% e il 5%, con picchi del 25%, nel 2016 e nel 2017, mentre FCA si è mantenuta sempre sul suo 3%.

L’aumento costante porta una lunga serie di svantaggi per l’automobilista, il consumatore finale. Si stima che le assicurazioni paghino ogni anno circa 4 miliardi di euro per danni alle cose causati dai circa 2 milioni di sinistri ma che questi ultimi siano rimasti stabili negli ultimi anni.

Non solo, dei ricambi più costosi rischiano di trasformarsi in incentivo per due categorie: i ladri d’auto, che spesso rubano un veicolo per smontarlo e rivendere i pezzi; e gli autoriparatori, più propensi a sostituire un pezzo piuttosto che ripararlo, favorendo il mercato dei ricambi non originali. Componenti non omologate e di importazione cinese costano molto meno dei ricambi proposti dalle Case, ma attenzione perché sono anche meno resistenti e più pericolose(come potete vedere nel nostro approfondimento).