A 45 milioni di euro (+4%) nel trimestre. I premi salgono a 1,33 mld

Buffett non ha chiesto di diventare socio
Cattolica assicurazioni ha chiuso il primo trimestre con una raccolta premi in crescita dell’1,1% su base annua a 1,332 miliardi di euro. In miglioramento sia il ramo danni sia quello vita. L’utile netto è invece sceso del 20% a 24 milioni, principalmente a causa degli interessi del bond emesso per chiudere l’operazione di bancassicurazione con Banco Bpm e per i minori realizzi nel comparto danni dopo la fine della partnership con l’ex Popolare di Vicenza. In miglioramento del 4% il risultato operativo a 45 milioni.
Il vicedirettore generale e responsabile finanziario, Enrico Mattioli, ha parlato di «premi e risultato operativo in crescita, evidenziando un avvio di anno positivo, in linea con gli obiettivi del piano industriale». La compagnia veronese «presenta ottimi livelli di solidità patrimoniale e conferma la sua eccellenza tecnica, anche grazie alla capacità assuntiva della rete agenziale». Mattioli ha aggiunto che l’avvio del piano conferma la valenza delle azioni strategiche per raggiungere i target al 2020 di un roe operativo di almeno il 10% e di un dividendo superiore di 0,50 euro, in crescita di circa il 50% rispetto agli attuali livelli.
Intanto Cariverona ha inoltrato la richiesta per diventare socio, mentre Berkshire Hathaway, la società di Warren Buffett che detiene poco meno del 10% del capitale di Cattolica, non l’ha ancora fatto. La Fondazione Banca del Monte di Lombardia è già socia da tempo. Cattolica, nell’assemblea dei soci svoltasi il mese scorso, ha introdotto nel suo statuto un meccanismo per favorire la presentazione di liste da parte dei soci portatori di quote di capitale, senza però eliminare il voto capitario tipico delle cooperative.
I possessori di azioni Cattolica si possono suddividere in azionisti e soci: i primi sono detentore di diritti patrimoniali, quali la riscossione dei dividendi e la partecipazione agli aumenti di capitale, mentre la qualifica di socio attribuisce i diritti personali, in particolare il diritto di partecipazione all’assemblea. Ogni socio può detenere una partecipazione massima pari allo 0,5% del capitale se persona fisica, al 5% se persona giuridica. In precedenza quest’ultima soglia era al 2,5% ed è stata alzata nel corso della recente assemblea, che ha varato la nuova governance, confermando il modello cooperativo, ma al tempo stesso dando più spazio ai soci nel capitale per favorire l’ingresso degli investitori istituzionali. I soci di capitale potranno concorrere per avere fino a due posti in cda, dopo avere fatto richiesta di essere iscritti nel libro dei soci.
Mattioli si è quindi soffermato sulle trattative con i liquidatori della Popolare di Vicenza per acquistare le quote di minoranza delle precedenti joint venture: «Siamo interessati a farlo, ma il processo sta avanzando abbastanza lentamente. Siamo in contatto con i liquidatori, abbiamo formulato il nostro interesse e attendiamo passi ufficiali da parte loro».
In borsa Cattolica ha perso l’1,45% a 8,49 euro. Banca Akros ha comunque alzato la raccomandazione sul titolo ad accumulate, alla luce del potenziale di rialzo del titolo.
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