Il caso di borsa

di Valerio Testi
Titolo Banca Generali in flessione anche ieri del 6,1% a 20,04 euro, dopo il 6,7% perso il giorno prima, portando il calo dall’inizio dell’anno a superare il 25% (30 euro a gennaio). Il caso di quest’azione è comune a molti titoli dell’industria del risparmio. Ieri per esempio Anima è arrivata a cedere il 10,3% a 4,48 euro pagando anche il giudizio ridotto a neutral deciso da Mediobanca Securities. L’azione non è distante ormai dal valore di 4,17 euro a cui ha condotto il recente aumento di capitale per coprire parte dell’importo necessario per l’acquisizione di Aletti Gestielle. Tornando a Banca Generali , ieri sul titolo si sono mossi ufficialmente i piani alti dell’istituto. L’ad e dg Gian Maria Mossa ha acquistato 2.430 azioni a un prezzo medio di 20,04 euro, mentre il vice dg Andrea Ragaini ne ha comprati mille a 20,42 euro. La banca, che comunque ha raccolto 2 miliardi in quattro mesi nel 2018, sta mettendo a punto una piattaforma trading con Saxo bank e ha tra gli obiettivi l’avvio di collaborazioni sul mercato elvetico.
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