di Manuel Costa
Il collegio arbitrale ha respinto le richieste formulate da Banca Carige confermando la piena validità ed efficacia dell’accordo di distribuzione in vigore con Amissima Vita, sottoscritto al momento della cessione delle due compagnie Amissima Vita e Amissima Assicurazioni, società entrambe rilevate dal fondo Apollo a fine 2015 per 310 milioni di euro. La vertenza parte da lontano, anche se gli arbitri sono già stati nominati solo l’anno scorso. Le ragioni del contendere? La partnership tra i due intermediari è destinata a durare 20 anni e i nuovi vertici della banca presieduta dall’ex presidente della Corte Costituzionale Giuseppe Tesauro considerano inique le condizioni. Proprio come il corrispettivo di 310 milioni pagato dal fondo di private equity americano. Su quest’ultimo aspetto, come noto, è stata intentata una causa dalla banca, che ha chiesto danni al precedente management dell’istituto e ad Apollo per un totale di 1,25 miliardi, di cui 400 milioni riguardano appunto la cessione delle compagnie. Il Gruppo Amissima, ha spiegato ieri una nota, confida che la decisione possa rappresentare un ulteriore stimolo per continuare a lavorare con il nuovo management di Banca Carige con rinnovata energia, consolidando gli ottimi risultati commerciali nei prodotti Vita e Danni registrati in questi primi mesi del 2018. (riproduzione riservata)
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