Secondo lo studio EY presentato al convegno “La mobilità del possibile – proposte per l’Italia”, il 42,4% degli italiani utilizzerebbe l’auto a guida autonoma, il 29,4% ritiene che renderà gli spostamenti più sicuri e il 60% pensa che la utilizzeremo in un futuro ancora lontano. Pesano soprattutto i timori legati alla sicurezza: il 62% ritiene che la sicurezza dell’auto a guida autonoma  sia inferiore rispetto a quella garantita dalla guida umana.

“L’adozione del digitale, l’innovazione tecnologica e la crescente convergenza tra i settori rappresentano un passaggio obbligato di cambiamento per il settore della mobilità – spiega sottolinea l’amministratore delegato di EY in Italia, Donato Iacovone – Aumentano i consumatori che non vogliono un mezzo di trasporto, ma cercano un servizio, quindi aumenta lo sharing non solo dell’auto ma anche delle due ruote. Questo offre la possibilità di inquinare meno nelle città“.

Più in generale gli italiani vogliono una mobilità integrata e innovativa che semplifichi e velocizzi gli spostamenti, a dimostrazione di come la concezione del trasporto sta cambiando e si stia diffondendo sempre di più la mobilità condivisa. I nostri concittadini conoscono i servizi di sharing mobility, soprattutto nelle grandi città: il 76,8% dei romani e il 72,2% dei milanesi conoscono il car sharing, così come il bike sharing (rispettivamente il 62,4% e il 57,9%). Inoltre, il 95% di chi ha utilizzato questi servizi si dichiara soddisfatto.

La mobilità condivisa non sembra avere ancora un impatto importante sulle abitudini degli italiani: il 90,9% non le ha modificate e solo il 4,1% ha rinunciato all’unica auto di famiglia.