Nel primo trimestre PartnerRe, la controllata riassicurativa di Exor, ha registrato un utile netto di 38,2 milioni di dollari, rispetto a 201,4 milioni un anno prima.

L’utile operativo si attesta invariato a 44 milioni e i ricavi complessivi sono scesi a circa 1,18 miliardi, da 1,42 miliardi.

La società con sede alle Bermuda ha spiegato in una nota che il calo dell’utile netto ha rispecchiato principalmente flessioni nei tassi di interesse esenti da rischi in Usa e in Europa.

Il ceo Emmanuel Clarke ha detto che “il Roe annualizzato e depurato, pari al 3,4% nel primo trimestre 2017, riflette sottoscrizioni prudenti, investimenti di portafoglio senza rischi, un calo dello sviluppo delle riserve favorevole dell’anno prima e una riduzione della redditività nel nostro ramo Vita. Nel trimestre abbiamo registrato un combined ratio nel ramo Non-Vita pari al 96,4%”, in rialzo di 2,1 punti, anche a seguito di minori costi operativi.

Nel ramo Non-Vita la raccolta premi è scesa del 14% nel trimestre, mentre nel Vita ha registrato un progresso dell’8%. Il ritorno netto dagli investimenti era pari allo 0,8% ed è stato generato principalmente da strumenti a reddito fisso. PartnerRe ha inoltre accusato nel trimestre perdite nette sui cambi per 38 milioni legate al calo del dollaro americano verso le principali valute.