di Marino Longoni

Il 2016 ha visto una vera e propria esplosione dell’utilizzo del reato di autoriciclaggio da parte della Guardia di finanza: 200 indagini con 540 persone denunciate, principalmente per reati connessi con l’evasione fiscale. Anche le procure della repubblica stanno cominciando a utilizzare questo strumento, introdotto, con la originaria disciplina della voluntary disclosure. Si tratta di uno strumento assai potente, in grado di perseguire anche comportamenti nei quali il reato presupposto è ormai prescritto, è per esempio una evasione commessa molti anni fa collegata con un utilizzo attuale del denaro. È quanto ha detto il generale della Guardia di finanza Stefano Screpanti, nel corso della giornata di dibattito che si è svolta ieri a Roma nella sede del ministero dell’economia. Molti gli spunti interessanti in materia di fiscalità internazionale. Susan Elizabeth Battles, del dipartimento delle finanze ha ricordato che lo scambio automatico di informazioni (common reporting standards) che coinvolgerà 50 paesi Ocse, sarà attivato a partire dal 30 settembre di quest’anno, mentre dal 2018 altri 50 paesi metteranno in circolo le loro informazioni finanziarie: nomi dei contribuenti, codici fiscali, numeri di conto corrente, saldo iniziale e finale e così via. «È la prima volta», ha rilevato il direttore centrale dell’Agenzia delle entrate Aldo Polito, «che 100 paesi diversi si mettono d’accordo per scambiarsi dati nella battaglia contro l’evasione fiscale internazionale». Un assist importante per la volutary disclosure-bis che, secondo quanto da molti rilevato, sembra invece che stia stentando a mettersi in moto. Forse perché sono in vista ulteriori ritocchi normativi (un emendamento al dl 50 è in discussione proprio in questi giorni). Polito ha comunque assicurato che l’attesa circolare esplicativa dell’Agenzia delle entrate, è ormai pronta e sarà diramata nei prossimi giorni, anche perché il software per il calcolo delle sanzioni, diffuso nei giorni scorsi in una versione di prova, non hanno fatto registrare criticità.

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