di Stefano Manzelli

L’operatore di polizia che rimane coinvolto in un grave sinistro alla guida di un veicolo di lavoro rischia di perdere sia la patente civile che quella di servizio. Solo per le violazioni meno gravi la patente speciale potrà infatti fare da scudo. Lo ha ribadito il ministero dell’interno con la circolare del 28/04/2017. A seguito dell’inasprimento punitivo introdotto con la riforma dell’omicidio stradale, il Viminale ha richiesto chiarimenti al Consiglio di stato. Non esiste alcuna forma di automatismo di tipo sospensivo o revocatorio che produca effetti anche in ambito civile quale conseguenza diretta dell’eventuale violazione commessa da un operatore di vigilanza con un veicolo militare o di polizia stradale. Ma questa regola si arresta nel caso in cui il titolare della patente abbia riportato, in esito al giudizio in sede penale, l’irrogazione della sanzione accessoria della sospensione della patente da parte del giudice. Se il magistrato dispone la revoca della patente per danni a persone, con prognosi superiore a 40 giorni, questa misura si applica a entrambe le licenze possedute dall’agente.
Fonte: